Capitolo 2: The truth
Venne risvegliata dai suoi pensieri dalle urla dei prigionieri che erano diretti a giudizio da Odino, nella sala del trono: "Mi fanno quasi pena..." pensò, certa che non avrebbe mai fatto la stessa fine di quei malcapitati.
Perché?
Perché Odino, in fondo, a quella ragazza ci teneva almeno un po'.
Aveva servito molto bene a palazzo in quegl'anni, nonostante il grave lutto della madre adottiva, uccisa da dei briganti che si erano intrufolati nella loro capanna nel cuore della notte solo per rubare dei comuni gioielli e fare un torto alla giovane che, secondo il popolo, non meritava nulla di tutto ciò che possedeva...
Sì, perché volenti o nolenti, le voci girarono e in poco tempo tutti sapevano tutto, non la volevano tra i piedi, era un pericolo per il popolo. Come Loki...
Ah sì, Loki. Quel poveretto scoprì, non molto tempo dopo di Æla, di non essere Asgardiano nemmeno lui e negli ultimi giorni da ancella, fu proprio lei una delle prime persone a sapere dell'identità del principe.
Ricordava tutto di quel pomeriggio tranquillo: stava passeggiando per il palazzo quando una guardia la informò che il principe la voleva nelle sue stanze e che Odino era caduto nel suo sonno.
Raggiunse la camera di Loki in fretta, bussò piano e ricevette una risposta sommessa, più simile ad un mugolio. Entrò lentamente, mentre la veste leggera strofinava silenziosa sul pavimento dorato.
La stanza era immersa nel buio, con le pesanti tende rosse che coprivano le finestre e qualche sedia rovesciata a terra assieme ad un'armatura, notò subito che nella stanza era estremamente più freddo.
Chiamò piano il nome del principe e vide subito una figura scura alzarsi dal letto a baldacchino che troneggiava nella stanza, accese qualche candela per illuminare l'ambiente e rabbrividì quando vide Loki nella sua forma di Gigante di Ghiaccio: la pelle candida era ora di un intenso color azzurro, solcata da segni più chiari e i suoi magnetici occhi smeraldo erano colorati di un inquietante rosso acceso, mentre le sue vesti regali giacevano a terra in brandelli.
Æla si avvicinò di qualche passo osservando meglio il suo compagno di avventure nei giardini del palazzo e si rese conto che nonostante l'aspetto cattivo, Loki aveva paura, più di lei stessa nel vederlo così.
Si sedettero su due sedie che non avevano ancora incontrato la disperazione del dio che, più tranquillo, tornò nella sua forma normale rabbrividendo un po' per la differenza di temperatura.
Non ci fu una grande discussione, semplicemente a Loki serviva vedere qualcuno che non lo avrebbe giudicato e dato che si sentiva tradito anche da sua madre, optò per Æla, principalmente perché Thor era esiliato sulla Terra, ma il principino capì che poteva fidarsi anche di lei ora.
"Ancora, dannazione..." resasi conto di essersi persa nei suoi ricordi ancora una volta, imprecò sottovoce verso se stessa.
Non fu l'unica ad imprecare, solo che chi si era unito a lei stava imprecando davvero molto più rumorosamente, attirando l'attenzione di tutti.
Si alzò curiosa per quella situazione così insolita, avvicinandosi al campo di forza della cella ma non fece in tempo a guardar fuori che una guardia disattivò lo scudo e la fece uscire sotto lo sguardo attento e invidioso degli altri prigionieri.
"Il padre degli dei ha ordinato la tua scarcerazione e ha concesso di farti tornare a lavorare a palazzo." tuonò l'uomo con l'armatura dorata.
"Perché ci sono voluti tanti anni?! Asgard sarà finalmente pronta ad accettarmi e a non vivere con paure infondate?" chiese Æla sarcastica e irritata dal fatto che Odino avesse deciso per la sua scarcerazione così tardi.
"Odino e Asgard non hanno alcun motivo per temerti..." disse una voce proveniente da una cella vuota, fino a pochi minuti prima.
"Odino fa credere al suo popolo che sia per farmi pagare di tutti gli errori che ho fatto qui e sulla Terra, ma no, è perché ha paura. Paura che il trono vada a un Gigante di Ghiaccio... è me che Asgard teme."
Æla fece fatica a riconoscere il proprietario di quella voce così roca e rassegnata, ma che affermava la sua autorità come solo Loki sapeva fare.
Era così diverso da come lo ricordava, ora era più magro, l'incarnato candido contrastava con i segni della stanchezza sul suo viso e i capelli corvini ricadevano più lunghi e curati sulle spalle magre.
Vestiva quello che per lui doveva essere uno straccio, ma che per qualsiasi altro abitante di quelle celle era una preziosa tunica verde smeraldo coi bordi ricamati con fili d'oro.
Scioccata, ma per qualche motivo estremamente felice di vederlo (vivo soprattutto), gli corse incontro appoggiando le mani sulla barriera, facendola sfrigolare un poco.
"Sono felice di vederti vivo. So che non dovrei, visto tutto quello che hai combinato in mia assenza... Sei cosciente del fatto che per quello che hai commesso, la pena dovrebbe essere la morte, vero?" disse Æla con la voce più ferma e rassicurante che la sua gola secca le poté dare.
All'improvviso il volto di lui s'incupì e assunse un'espressione corrucciata, offesa quasi: "Sei venuta a rinfacciarmelo o puoi tornare ai tuoi servigi, ancella?".
Le sue parole furono come un pugno allo stomaco; perché tutt'un tratto le era così ostile? Certo era acido anche prima, ma non sarebbe mai arrivato a tanto... non con lei.
"Cosa...?" sussurrò lei, ferita, come se le avesse davvero tirato un pugno allo stomaco.
"Ho detto che se non hai di meglio da fare che rinfacciarmi i miei errori, puoi tornare a servire il tuo re, Æla."
Æla non ci vide più, accecata da non sapeva nemmeno lei cosa, gli rispose a tono:
"Dopo tutto il tempo che ho passato in prigione perché sapevo della tua identità, della mia natura e per le paure degli Asgardiani, è questo quello che hai da dirmi?!"
Disse stizzita e profondamente delusa dal comportamento di Loki.
"Beh mi sembra che il resto tu lo sappia già..."
Calò il silenzio tra i due e accompagnata dalla guardia, Æla si diresse verso le scale mormorando: "Mi hai delusa Loki, ma mi hai soprattutto ferita. Speravo fosse rimasto qualcosa di noi..."
E con questo, lasciò il dio affogare nei suoi pensieri.
Heyla! Come va? Siccome sono taanto felice, ho postato prima questo mirabolante capitolo, tranquilli, so che può sembrare un po' noioso, ma da adesso le cose si evolveranno notevolmente!
Ditemi cosa ne pensate e lasciate stelline!🌟❤
Pubblicato il 5/03/18
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