Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO VIII.

- Di che si tratta questa volta?- chiedo a Gou.

- Un possibile omicida; state molto attenti- risponde lei, passandomi una pistola.

La osservo: solitamente ci portiamo un'arma a testa dietro, ma questa è la terza che mi dà mia sorella.

Dev'essere una cosa seria.

- Anch'io voglio essere vestito da Gou- si lamenta Momotaro.

Alzo gli occhi al cielo.

- Non sei abbastanza grande da vestirti da solo?- gli chiedo, voltandomi a guardarlo.

- Ma io volevo ricevere le armi direttamente dalle mani di Gouu- continua lui, mentre Sasabe gli passa un coltello.

- Pensa ai medicinali piuttosto- lo rimbecca Sosuke, avvicinandosi a me.

- Tu ti senti pronto?- gli chiedo. Lui annuisce.

- Con l'aiuto di Amakata-sensei e Gou, non abbiamo nulla da temere- risponde lui.

Annuisco; non ha torto.

- Bene; siamo pronti per andare- afferma Makoto, entrando anche lui nella stanza.

L'hanno equipaggiato per primo, in modo da dargli più tempo per studiare le mappe ed organizzare un piano.

Tutti annuiamo ed usciamo dalla stanza.

- State attenti ragazzi; quest'uomo è in gamba, non avrà lasciato le prove in giro tanto facilmente. Non vi aspettate di trovare qualche prova su di lui: probabilmente ha commissionato il lavoro ad altre persone, ma se lo prendiamo possiamo bloccare gli omicidi. Contiamo su di voi-.

Il discorso di Sasabe non è molto incoraggiante... Ma non penso dovesse esserlo.

Dice semplicemente le cose come stanno: dopotutto, questa squadra è nata allo scopo di indagare laddove anche la polizia non riesce a spingersi.

Perciò, è inevitabile che ci troviamo in situazioni difficili; ma come ha detto Sosuke prima, siamo ben supportati.

Con Amakata-sensei pronta ad aiutarci e Gou qui a guidarci, possiamo farcela.

Usciamo tutti dalla stanza. Vedo che Nitori è piuttosto nervoso, per cui mi avvicino a lui.

- Non temere; andrà bene come sempre- affermo.

- Però Matsuoka-senpai... Questa volta sembra molto pericoloso, e senza conoscere ancora a fondo le abilità di Momotaro-kun e Yamazachi-senpai non possiamo organizzarci al meglio...-.

- Se sono stati scelti, è perché sono alla nostra altezza. Non preoccuparti e abbi fiducia nei tuoi compagni- rispondo.

Lui annuisce e chiude gli occhi cercando di rilassarsi.

Vado verso Haru, che è in disparte in un angolo.

- Tu stai bene?- gli chiedo. Lui annuisce.

- Dobbiamo stare attenti stavolta- risponde.

- Non preoccuparti; potrai contare sulla mia protezione. Vengo con te per questo no?- gli ricordo.

- Preoccupati anche per te, Rin- risponde, allontanandosi e andando verso Makoto.

Aggrotto le sopracciglia; cosa intendeva dire?

Be', in ogni caso, è mio compito accompagnare Haru e proteggerlo in caso di attacco, e sarà quello che farò.

- Ragazzi è quasi ora; dovete andare- afferma Sasabe.

Tutti finiamo di armarci ed usciamo dalla stanza.

- In bocca al lupo!- ci urla Gou, mentre la porta si chiude alle nostre spalle.

- Oh, abbiamo la fortuna di Gou-chan dalla nostra! Allora andrà sicuramente tutto bene- afferma Momotaro.

- Momo-kun, cerca di rimanere serio per una volta- lo riprende Nitori, infastidito.

Sorrido; è bello vedere che qualcuno riesce a rimanere calmo, ma deve riuscire a non distrarsi troppo.

Dopotutto lui è il nostro guaritore; anche se ha delle armi con sé, dobbiamo starci particolarmente attenti.

Mi guardo intorno; i migliori a combattere siamo io e Sosuke qui... Meglio evitare lo scontro il più possibile.

Be', sperando ovviamente che nessuno rientri a casa mentre ci siamo noi.

Usciamo dell'edificio e saliamo subito sul camioncino di Amakata-sensei, posizionandoci sul retro.

Mi guardo intorno; c'è un'atmosfera diversa dal solito, ma sono certo non sia solo per questo.

Rei e Nagisa sono strani da stamattina. Il primo ogni tanto sembra provare a parlargli di qualcosa, ma il secondo ignora l'argomento e inizia a conversare di tutt'altro.

Anche se persino lui ha un'aria triste negli occhi...

Nitori sembra nervoso, mentre Momo esaltato come sempre.

Haru e Sosuke mantengono la loro espressione neutra e concentrata. Certo che senza conoscerli fanno veramente paura...

Fortuna che sono loro amico, invece di trovarmeli contro.

La strada è più breve della scorsa volta... ma la villa è molto più grande.

- Questo posto è immenso!- esclama Nagisa, spalancando la bocca.

Annuisco; anche troppo. Dobbiamo fare in fretta.

Scendiamo dal furgone e ci riuniamo a Makoto.

- Mi sentite tutti?- chiede Amakata-sensei.

- Forte e chiaro- rispondiamo.

La sua collaborazione e quella di Gou saranno essenziali in questa missione.

- Molto bene; iniziate come la scorsa volta. Nagisa, tra 12 secondi potrai saltare dentro. Atterra sul vialetto: l'erba è piena di sistemi di sicurezza. Dovremmo averli disattivati, ma è meglio evitare- si raccomanda Amakata-sensei.

Tutti annuiamo, anche se non può vederci, e ci dirigiamo di fronte alla villa.

Allo scadere del tempo, Nagisa spicca un balzo; atterra dall'altra parte ed apre il cancello, poi sparisce insieme a Rei.

- Fate in fretta ad entrare; i sistemi di sicurezza sono molto più avanzati. Spostatevi subito all'interno, noi riattiveremo le telecamere fuori appena sarete al sicuro-.

- Sembra molto serio- mormoro mentre entro insieme agli altri.

Come ordinato dalla professoressa, ignoriamo l'immenso giardino della villa e ci dirigiamo subito all'interno.

- Sembra una stanza da ballo...- mormora Ai. Annuisco; è veramente immensa.

- Iniziamo da qui- ordina Makoto.

- Haru, Rin, partite subito-.

- Sei sicura Gou? Nagisa e Rei non sono ancora tornati- le faccio notare.

- Si, ma dobbiamo risparmiare tempo; seguite la strada opposta alla loro-.

Io e Haru annuiamo, poi ci stacchiamo dagli altri, entrando in un'altra stanza.

- Questa dovrebbe essere la cucina- commento, guardando intorno.

È talmente immensa che potrebbero cucinarci una cinquantina di cuochi tutti insieme... E avere comunque molto spazio a disposizione.

- Sembra ottima per lo sgombro- commenta Haru, senza arrestare la sua camminata.

- Dovevo aspettarmelo...- mormoro, seguendolo.

Osservo fuori dalla finestra: a quanto pare, c'è un altro giardino interno... Con una piscina.

Ripenso alla conversazione di oggi con Kisumi e gli altri: chissà se saremmo rimasti amici, se anche noi avessimo continuato a nuotare.

Avremmo partecipato anche noi alle staffette? O ci saremmo specializzati in altro?

Sono certo che, in ogni caso, avremmo continuato a rimanere in contatto tra di noi, come stiamo facendo ora.

Anche se non saremmo venuti in questa scuola: non ha una squadra di nuoto così famosa.

- Rin. Va tutto bene?- mi chiede Haru.

Mi rendo conto di essermi bloccato a fissare la piscina.

- Si; mi ero un attimo distratto, scusami- rispondo, tornando vicino a lui.

- Qui è tutto a posto; continuiamo-.

Andiamo in un altro paio di stanze prima di ricevere nuove istruzioni.

- Rin, Haru; Nagisa e Rei si sono riuniti agli altri al secondo piano. Finite di controllare il primo-.

- Ricevuto- rispondo, poi mi dirigo con Haru verso la stanza in cui eravamo prima.

Superiamo l'entrata e continuiamo la nostra ispezione nelle altre stanze.

Da tutte, si ha una bella visuale sulla piscina; sembra quasi fatto apposta per noi...

- Cosa ne pensi dell'incontro con Kisumi e gli altri?- chiedo ad un certo punto.

Lui mi osserva per un attimo, prima di tornare a ispezionare le finestre.

- Ti è tornata voglia di nuotare?- mi chiede.

- Non è questo che intendevo. Però mi chiedo come sarebbe andata se avessimo continuato- mormoro.

- Non possiamo esserne sicuri. L'unica cosa che so è... Che non mi sentivo più free a nuotare- risponde.

Annuisco; Haru ha probabilmente subito lo shock peggiore, tra tutti noi.

E quando lui ha deciso di smettere, è crollato tutto.

- Già, probabilmente smettere è stata la scelta migliore- mormoro.

Queste paranoie sono dovute solo all'incontro con loro; nuotare non mi manca.

Sono felice della vita che faccio, e mi va più che bene così.

Anche se forse dovrei trovarmi un hobby più normale, oltre a intrufolarmi nelle case dei ricchi per incriminarli per conto della polizia.

- Ragazzi, state attenti; il collegamento con le telecamere interne si è interrotto-.

La frase di Gou mi mette subito in allarme; non era mai successo prima.

- Non muovetevi da dove siete mentre cerco di ristabilirlo- aggiunge lei.

- All'esterno è tutto a posto, ma comunque non abbassate la guardia- aggiunge Amakata-sensei.

Il suo tono però è tutt'altro che calmo.

- Haru, stiamo attenti- mormoro, portando una mano al fodero della pistola e l'altra dove tengo il coltello.

Ad un tratto sento dei rumori al piano di sopra.

- Haru, li senti anche...- la mia frase viene interrotta da un altro rumore: spari.

Io e Haru ci scambiamo uno sguardo, poi iniziamo a correre.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro