CAPITOLO II.
- Non ci credo, è solo il primo giorno e già ci hanno riempiti di compiti!- si lamenta Nagisa, lasciandosi cadere sul divanetto del tavolo che abbiamo deciso di occupare per pranzo.
- Nagisa-kun, dobbiamo iniziare subito a studiare; altrimenti finirai a fare tutto all'ultimo come l'anno scorso- lo riprende Rei.
- Ma è così noioso! Ai-chan, studia con noi; ci divertiremo di più!-.
Sorrido e mi volto verso Makoto.
- Andiamo a prendere da mangiare?- gli chiedo, dato che siamo rimasti in piedi solamente noi due.
- Certo; ragazzi, cosa vi portiamo?-. Mi annoto mentalmente le ordinazioni, prima di dirigermi con lui verso il bancone delle ordinazioni.
- Haru prende sgombro come sempre eh?- chiedo. Makoto sorride.
- Dopotutto, è sempre il solito Haru- risponde e annuisco.
- Come sta?- gli chiedo, voltandomi leggermente a guardarlo. A prima vista Haru sembra sempre uguale ma...
- Si è ripreso quasi del tutto-.
- Continuerete con il lavoro?-.
- Ha detto che finché ci siamo noi al suo fianco, non intende lasciare- risponde.
- Finché ha te intendi- lo correggo. Lui sembra sorpreso.
- Rin tu...-. Scuoto la testa.
- Non preoccuparti; mi è passata. Sono solo preoccupato per un amico. Ho deciso di lasciarlo alle tue cure- affermo.
Intanto è il nostro turno, quindi ordiniamo.
- Per cui rimani sempre al suo fianco va bene?-. Lui annuisce.
- Non preoccuparti, non lo lascerò solo. Ma penso parlasse davvero di tutti noi, quando l'ha detto- risponde.
Annuisco.
- A proposito... Cosa farete l'anno prossimo?- chiedo. Lui rimane un attimo in silenzio.
- A dirla tutta, non ho ancora trovato qualcosa che mi ispira. Mentre Haru... Non ha neanche guardato- risponde. Scuoto la testa.
- Come immaginavo-.
- E tu? Hai scelto?-.
- Non ne ho la più pallida idea-.
Lui sorride.
- Be', ci verrà in mente qualcosa- afferma.
Intanto, le nostre ordinazioni sono pronte; io e Makoto prendiamo un vassoio a testa e ci dirigiamo verso il tavolo.
- Ricordami perché stiamo mangiando hamburger per il primo giorno di scuola?- gli chiedo.
- Perché Nagisa ci ha portati dentro prima che potessimo accorgercene- mi ricorda. Vero... Le capacità manipolative di quel ragazzo non sono da sottovalutare.
Lo osservo seduto al tavolo, mentre parla allegramente con Rei. Di fianco a lui c'è Nitori, che si guarda intorno con espressione disperata.
Il suo nuovo compagno di stanza ha deciso di aggregarsi a noi, ed ora gli sta appiccicato come una cozza.
- Ricordami come ti chiami- chiedo al ragazzo, appoggiando il vassoio al centro del tavolo.
Lo osservo un attimo. Quei capelli arancioni... Li ho già visti da qualche parte.
- Mikoshiba Momotaro!- esclama lui. Ah, ecco...
- Sei il fratello di Mikoshiba Seijuro?- gli chiedo.
- Esatto! Come fai a conoscerlo?!- esclama.
- Eravamo in camera insieme al mio primo anno- rispondo, sedendomi.
- Ma allora sei Matsuoka! Mio fratello mi ha parlato molto di te e del tuo talento-.
Rimango sorpreso dalla sua affermazione: io e Mikoshiba non avevamo molto in comune a scuola... Che anche lui sappia...
- Uh, cibo!- esclama Nagisa, fiondandosi sul suo panino.
Il biondo fa da esempio per tutti, che afferriamo il nostro meritato pranzo per iniziare a mangiare.
Getto uno sguardo ad Haru, seduto di fianco a me.
- Dovevo aspettarmelo ma... Davvero, chi è che mangia un panino con lo sgombro?- borbotto.
Però ha un'espressione emozionata quando lo mangia, per cui meglio lasciarlo fare.
Ad un tratto, distoglie l'attenzione dal panino e la porta su un punto non troppo lontano dal tavolo.
Seguo il suo sguardo ed i miei occhi entrano in contatto con la figura di Sosuke, con un vassoio in mano, che a sua volta sta fissando Haru.
- Quello non è il tuo compagno di stanza?- mi chiede.
- Ah finalmente parli- commento, continuando a tenere l'attenzione su Sosuke.
Lui sposta lo sguardo da Haru a me, provocandomi qualche brivido in tutto il corpo.
- Non andate d'accordo, Matsuoka-senpai?- mi chiede Nitori.
- Diciamo che la nostra presentazione non è stata delle migliori...- mormoro.
- Pacè noniti magnoi?-.
- Nagisa, non parlare con la bocca piena, non si capisce niente- lo riprende Makoto.
- Nagisa propone di invitarlo a mangiare con noi- traduce Rei. Sospiro.
- Non che l'idea mi entusiasmi, ma dopotutto dovrò starci insieme per un anno... Da qualche parte dovremo pure iniziare ad andare d'accordo- borbotto.
Alzo un braccio, facendo cenno a Sosuke di venire verso di noi.
Lui rimane un attimo fermo al suo posto, prima di raggiungerci.
- Ragazzi, lui è Sosuke, il mio nuovo compagno di stanza. Loro sono i miei amici: Haru, Makoto, Rei, Nagisa e Nitori, che si è portato dietro Mikoshiba-.
- Hey! Perché io sono escluso dagli amici?- si lamenta quest'ultimo.
- Perché ti conosco da cinque minuti? Fatti in là così riesce a sedersi-. Lui borbotta qualcosa d'incomprensibile e riprende a mangiare.
- Eravate tutti nuotatori?-. È proprio fissato con il nuoto...
- Si; anche tu?- chiede Makoto. Lui annuisce.
- In che stile eri specializzato, Sou-chan?- chiede Nagisa.
- Sou-chan?-.
- Ignoralo; mette il Chan ovunque. Anche sui panini tra poco...- mormoro.
- A proposito Nagisa, quanti ne hai mangiati?- chiede Rei.
- Solo 3; ora tocca a quelli dolci!- esclama. Come diavolo fa a mangiare quella roba...
- Quindi che stile nuotavi?-. Rimaniamo tutti sorpresi dal fatto che sia stato Haru a riproporre la domanda di Nagisa.
- Farfalla principalmente, ma anche libero-. Proprio come me...
- Sei al terzo anno anche tu giusto? Cosa andrai a fare l'anno prossimo?- chiede Makoto.
Ah vero... Me lo sono anche ritrovato in classe stamattina. Da quello che hanno detto i professori, si è appena trasferito; in classe sembra non avere legato con nessuno, rimaneva piuttosto isolato.
Sono inciso: dovrei fare leva su questo e cercare di diventare suo amico, o lasciarlo bollire nel suo brodo finché non diventerà più gentile?
- Ancora non ho deciso, ma pensavo di rimanere in ambito sportivo- risponde lui.
- Nuoto o altro?- chiede Rei.
- Il nuoto è sicuramente la mia passione più grande, ma devo ancora decidere se farne un lavoro o meno. Voi invece?-.
Io, Haru e Makoto scuotiamo la testa quasi contemporaneamente. Siamo proprio messi bene...
- Ragazzi, guardate quello schianto!- esclama all'improvviso Mikoshiba.
Alzo lo sguardo sulla persona che sta indicando.
- Wow, è una ragazza veramente bellissima!-.
- Ehm... Mikoshiba...- Nitori cerca di farlo tacere, ma inutilmente. Mi alzo.
- Che ne dite, dovrei provarci? Vorrei proprio uscire con lei!-. Mi porto alle sue spalle.
- Ragazzi io vado, ditemi in bocca al lu...-. Gli tiro una sberla sulla testa, frenando la sua parlantina.
- Se dici un'altra parola su mia sorella, ti troverai tra le mie di fauci- ringhio. Lui si volta, con gli occhi spalancati.
- Tua... Sorella?- chiede, portandosi una mano sul punto che gli ho colpito.
Sospiro, portandomi una mano alla fronte.
- Tu e tuo fratello siete uguali...- borbotto, ricordando come anche il mio ex compagno di stanza fosse stato colpito da Gou.
A lui però non potevo certo rifilare uno scappellotto... Mi avrebbe ribaltato in due secondi.
- Oh Rin, siete qui anche voi?- vedo Gou avvicinarsi insieme ad una sua amica.
- Piacere! Io sono Momotaro Mikoshiba! Il mio hobby è raccogliere cervi volanti e...- il mandarino scatta in piedi, ma un mio pugno lo fa tornare seduto.
- Oh, sei il fratello di Mikoshiba! È un piacere. Come va ragazzi?- chiede Gou, rivolgendosi poi agli altri.
Il suo sguardo si sofferma su Sosuke e vedo la sua bocca aprirsi in una O sorpresa.
- Sosuke-kun! Da quanto tempo!- esclama.
- Vi conoscete?- chiedo, sorpreso.
- Ciao Kou. È da un po' che non ci vediamo- risponde l'altro.
- Andavamo alla stessa scuola media. Sai... Quella che tu non hai voluto frequentare perché troppo vicina a casa- mi ricorda lei.
Sbuffo: Gou non mi perdonerá mai per aver scelto un'altra scuola media... Ma non potevo andare lì: avevo bisogno di allontanarmi da casa, così ho scelto la stessa scuola di Haru e Makoto.
Ho sentito poco anche mia sorella in quel periodo, ma mi aveva detto che nel club di nuoto, di cui faceva la manager, c'era un prodigio, anche se non mi ha mai detto il nome.
- Nuoti ancora, Sosuke?-. Sosuke? Non pensavo fossero così in confidenza...
- Si, anche se non a livello agonistico- risponde lui.
- Ti iscriverai al club della scuola?-.
- Non penso; preferisci concentrarmi su un lavoro part-time che ho trovato. Potrebbe servirmi per l'universitá-.
Mia sorella annuisce, poi sposta lo sguardo su di me. Alza leggermente il sopracciglio, ed io annuisco; si Gou, oggi anche noi andremo a lavorare.
- Gou, ho fame- si lamenta la sua amica.
- Bene; vi lascio al vostro pranzo. Ci vediamo- saluta, per poi allontanarsi.
Torno a sedermi al mio posto.
- Devi assolutamente presentarmela!- esclama Mikoshiba, voltandosi verso Sosuke.
- Non dovresti chiederlo a me?- gli faccio notare.
- Lui sembra esserci più in confidenza-. Serro i pugni e mi trattengo dall'insultarlo.
- Eravamo compagni di club, tutto qui; se vuoi conquistarla, sono l'ultimo a cui dovresti chiedere- risponde il moro, riprendendo a mangiare.
Gli conviene non avere altri tipi di rapporti con mia sorella... Se uno di quei due le si avvicina troppo, lo faccio fuori.
Sento il mio telefono vibrare e lo tiro fuori dalla tasca.
Vedo che, tranne Sosuke e Mikoshiba, anche gli altri fanno lo stesso.
Leggo il messaggio e mi scambio uno sguardo d'intesa con gli altri: è il momento di andare al lavoro.
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