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!!TW: menzione di violenza!!
Osamu teneva Suna fermo al suolo. Gli usciva sangue dal naso e non l'avevo mai visto così arrabbiato, nemmeno verso il suo gemello.
Atsumu mi sorpassò e corse a far alzare nostro fratello.
Suna aveva un sorriso maniacale in volto, ma rimase a terra, alzandosi semplicemente sui gomiti e fissando i miei fratelli come se la situazione fosse estremamente ironica.
Io ero immobile. Cercavo di dare un senso alla scena davanti a me, ma non ci riuscivo.
Osamu non era il tipo da fare a botte, soprattutto con il suo migliore amico. E Suna, per quanto provocatorio, non era il tipo da iniziare un litigio - non uno in cui si arrivasse ad alzare le mani per lo meno.
Atsumu ed Osamu mi passarono affianco entrando in casa.
Mi ribolliva il sangue. Era stato Suna a ferire mio fratello? Chi aveva tirato il primo pugno? Lui non sembrava conciato male, ma quando finalmente si alzò si mise una mano dietro la nuca per massaggiarla, come se avesse battuto la testa. La sua espressione era tornata apatica.
Prima che la mia mente riuscisse ad elaborare un pensiero lucido, il mio corpo si mosse per portarsi di fronte al moro.
«Cos'è successo?» chiesi a denti stretti.
Per guardare in faccia Suna, essendo a pochi centimetri da lui, dovevo piegare indietro la testa quasi del tutto, ma non mi feci intimidire dalla sua altezza.
Lui cercò di sorpassarmi, ma gli sbarrai la strada.
«Levati dai piedi» sibilò.
Un brivido mi percorse la schiena. Avrebbe alzato le mani anche su di me? Dentro di me ero profondamente certa che la risposta fosse no, eppure... Fino a qualche minuto prima non avrei mai pensato che 'Samu e Suna potessero arrivare a... questo.
«Hai picchiato mio fratello?» chiesi, ignorando il modo in cui i suoi occhi guardavano dritto, senza incontrare nemmeno per sbaglio i miei.
Le sue mani mi afferrarono le spalle e mi fece spostare. «Ti ho detto di levarti dai piedi. Non lo ripeterò ancora»
Lo lasciai andare. Aspettai qualche secondo prima di entrare in casa a mia volta, cercando i miei fratelli.
Atsumu stava scendendo le scale e vidi la sua espressione cambiare quando il suo sguardo intercettò qualcosa al di fuori dal mio campo visivo, ma sapevo che si trattava di Suna dalla rabbia che gli leggevo in volto. Corsi verso di lui e lo fermai prima che si cacciasse in qualche guaio. I miei fratelli erano più muscolosi di Suna, ma non avrei saputo su chi puntare in uno scontro tra di loro.
«Dov'è 'Samu?» gli chiesi.
I suoi occhi erano ancora puntati lontano da noi, ma mi rispose, «Di sopra, in bagno. Kumiko si sta occupando del suo naso»
«Andiamo da lui»
«No. Voglio trovare Suna e conciarlo per le feste»
Presi le guance del biondo tra le mani e lo costrinsi a guardarmi. «'Tsumu, no. Andiamo da nostro fratello»
Sentii i muscoli della sua mascella contrarsi per la frustrazione sotto le mie dita, ma annuì e mi fece strada fino al bagno.
Miyagawa era fuori dalla porta aperta che controllava la situazione con un'espressione preoccupata in viso.
Dentro la stanza, Osamu era seduto sul gabinetto con il coperchio abbassato, mentre Kumiko, tra le sue gambe, gli stringeva il mento con una mano per tenerlo fermo e con l'altra tamponava il naso di mio fratello, che sembrava non sanguinare più.
«Sai cos'è successo?» chiesi a bassa voce ad Atsumu.
Lui scosse la testa tenendo gli occhi fissi sul suo gemello. «Non proprio. 'Samu ha solo detto che Suna non è in sé»
Sospirai. «Miyagawa, puoi accompagnarmi a prendere dell'acqua per 'Samu?» chiesi al ragazzo castano.
«Certo», rispose subito, veloce come sempre, e mi precedette per la strada verso la cucina.
La testa iniziava a girarmi. Cercai Suna con lo sguardo, ma non lo trovai.
Miyagawa mi porse un bicchiere di plastica e lo riempì di acqua.
«Grazie» gli dissi.
«Posso fare altro?»
Lo guardai per un momento. «Ti dispiacerebbe controllare se Suna se n'è andato e chiamarmi se lo trovi?»
«Certo. Tieni, dammi il tuo numero» fece porgendomi il telefono.
Composi il mio numero e feci partire una chiamata in modo da rimanere nel registro delle chiamate recenti e da avere il suo numero a mia volta.
Andammo per vie separate. Io tornai al piano superiore e portai il bicchiere con l'acqua a mio fratello, che ora si stava tenendo la testa tra le mani. Kumiko era di fianco a lui e gli accarezzava i capelli come per confortarlo.
«'Samu... Vuoi andare a casa?» chiesi abbassandomi in modo da guardarlo in faccia. Il suo naso era gonfio e rosso e si stavano già formando dei lividi sotto gli occhi.
Lui annuì. Si alzò ed uscì dal bagno.
Presi la manica di Atsumu per fermarlo prima che lo seguisse. «Io vi raggiungo più tardi», dissi.
«No. Non voglio che torni a casa da sola»
«La accompagno io», disse Kumiko. «Può portarci un mio amico in macchina. È astemio, quindi potrà sicuramente guidare»
«Va bene. State attente e chiamami se hai bisogno di qualcosa»
«Sì. Tu scrivimi quando siete a casa, ok?»
Atsumu annuì e se ne andò.
Mi girai verso Kumiko. Si vedeva che era preoccupata ed il suo cervello stava andando a mille all'ora, concentrandosi su chissà quale paranoia.
«Grazie», le dissi.
«Come mai vuoi restare?» mi chiese mentre uscivamo dal bagno e scendevamo le scale.
«Voglio parlare con Suna. Sempre che sia ancora nei paraggi»
Mi sentivo lucida, come se la situazione mi avesse fatta tornare sobria, ma mi girava ancora la testa e la mia vista continuava a sfuocarsi e rifocalizzarsi. Mi aggrappai al corrimano senza essere troppo ovvia per non far preoccupare Kumiko.
«Sei sicura che sia una buona idea?»
Sentivo la preoccupazione nella voce della mia amica.
«Starò attenta a non farlo arrabbiare troppo», promisi
Questo fece poco per tranquillizzarla, ma sapeva quanto fossi testarda su certe cose.
Il mio telefono prese a vibrare nella mia tasca. Lo tirai fuori e risposi.
«[T/n], l'ho trovato. È appena uscito dalla porta d'ingresso», fece la voce di Miyagawa dall'altra parte dello schermo.
«Grazie. Arrivo»
Ciao!
Ecco il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia e che sia valso l'attesa.
Come al solito i commenti sono molto graditi. Anzi, mi piacerebbe sapere secondo voi cos'è successo a Suna per farlo arrabbiare così tanto?
Al prossimo capitolo :)
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