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Era l'ultimo giorno delle qualifiche per i nazionali. La squadra di pallavolo della Inarizaki era arrivata fino in finale e, dopo una partita di cinque set, avevano perso con uno svantaggio di due punti.
I ragazzi avevano il morale a terra, soprattutto Atsumu, che diceva che non sarebbe mai stato reclutato da nessuno se non fosse riuscito a portare la sua squadra ai nazionali.
Quella sera, a cena, erano presenti anche i miei genitori e Kumiko. Non si parlava molto. Eravamo tutti in pensiero per Atsumu, che si era chiuso in camera senza voler parlare con nessuno e senza toccare cibo.
Io ero preoccupata anche per Suna; sebbene non lo esternasse, sapevo quanto ci tenesse a qualificarsi per i nazionali. Anche lui, come mio fratello, sognava di diventare un professionista, e questo era stato un duro colpo per loro.
In un momento di silenzio, Suna disse, «Scusate, vorrei dirvi una cosa.»
Portammo tutti l'attenzione sul moro, quasi sorpresi: Suna non parlava spesso in presenza di adulti, soprattutto se non interpellato.
Ero seduta di fianco a lui e non mi fu indifferente il modo in cui la sua espressione sembrava tormentata o come si torturava le mani sotto il tavolo. Istintivamente, misi una mano sulla sua e feci intrecciare le nostre dita, stando attenta a non farmi notare dagli altri. Per un momento sembrò sorpreso, ma fu veloce a togliersi quell'espressione dal viso. Fece un grande respiro e mi strinse la mano, poi disse. «Signori Miya, vi ringrazio tantissimo per avermi ospitato qui ed avermi dato un posto dove dormire, da mangiare e per tutti i favori che mi avete fatto senza mai chiedermi nulla, nemmeno una spiegazione concreta del perché avessi bisogno di andarmene da casa mia. Mi avete accolto come se fossi un figlio e non mi avete mai fatto sentire come se fossi di troppo. Vi sarò sempre grato per questo, ma ho preso la decisione di tornare a casa dei miei genitori.» Fece una pausa, cercando di leggere le espressioni sulla faccia dei presenti.
Osamu non sembrava sorpreso, ma aveva allentato notevolmente la presa sulle sue bacchette e guardava Suna fisso, senza battere ciglio. I miei genitori sorridevano comprensivi, anche se avevano gli occhi tristi e preoccupati. Kumiko spostava lo sguardo da una persona all'altra come se fosse confusa e non sapesse come reagire. Io ero... triste. Era stupido da parte mia; Suna era sempre in giro già prima che si trasferisse qui, non è che non l'avrei più rivisto ora che se ne stava tornando a casa sua. E poi, sapevo già che questo momento sarebbe arrivato. Eppure...
Accarezzai la mano di Suna con il pollice, cercando di dirgli che andava tutto bene senza parlare.
«Detesto dirvelo proprio stasera, avrei voluto avere più tempo ed un tempismo migliore. Domani porterò via la mia roba. Non credo di poter rimandare ancora questa cosa,» concluse.
Ci fu un attimo di silenzio in cui tutti aspettammo che Suna aggiungesse altro, ma non lo fece.
Mia madre si alzò dalla sua sedia e venne ad abbracciare Suna (cosa che mi fece ritrarre la mano alla velocità della luce). «Sei sempre il benvenuto qui, caro,» gli disse. «Sono felice che tu torni dalla tua famiglia. È la cosa giusta.»
A quella frase, mi si strinse il cuore e non sono ben sicura del perché. Mi sentivo egoista e mi vergognavo dei miei pensieri, ma avrei tanto tanto tanto voluto che Suna rimanesse qui. La sua presenza, nelle ultime settimane, mi aveva fatta sentire meno sola, mi aveva fatta sentire più tranquilla, ma ora...
Anche mio padre si alzò e diede delle pacche sulle spalle a Suna, il suo modo di esprimere affetto.
Rintarou aveva un'espressione indecifrabile in quel momento. Tra le braccia di mia madre, in un abbraccio che non sapeva bene come ricambiare, sembrava spaesato, ma quando mio padre lo colpì, Suna sussultò e qualcosa di molto cupo e familiare si dipinse sul suo volto.

Quando finimmo di mangiare, Suna andò nella camera dei miei fratelli per parlare con Atsumu. Osamu li raggiunse poco dopo e rimasero lì dentro per un bel po' di tempo.
Kumiko restò con noi a guardare un film e poi Osamu la accompagnò fino alla stazione.
Io ero esausta, per qualche motivo. Non avevo giocato nessuna partita di pallavolo, eppure sembravo quella con meno energie di tutti.
Mi feci strada fino alla camera dei gemelli e bussai alla porta prima di entrare. Atsumu ci si era richiuso nuovamente dopo il film, ed io non avevo ancora trovato il momento giusto per parlargli.
«Hey,» lo salutai, chiudendomi la porta alle spalle e sedendomi sul suo letto.
«[T/n], non ho voglia di parlare ora,» mormorò.
«Allora ascoltami e basta. Ci metterò solo un minuto,» promisi. Astumu mi guardò, aspettando. Dissi, «So che sei arrabbiato e triste ora, ma non è la fine. Innanzitutto, avete ancora il torneo primaverile per rifarvi, e poi tu sei un ottimo giocatore, questo lo vedrebbe chiunque. 'Tsumu, hai una grandissima passione dentro ed un talento che non molti posseggono, la gente lo sa, lo nota. Io sono certa che andrai avanti su questa strada, ma non puoi aspettarti di non trovare ostacoli, e questo era uno di quelli. Ora non farti abbattere però, perché hai appena cominciato. Farai grandi cose quando sarai un professionista.»
Atsumu aveva gli occhi lucidi e un broncio da bambino, ma riuscì a dirmi "Grazie", prima di scoppiare a piangere.
Gli diedi un bacio sulla fronte e lo lasciai da solo, perché sapevo che era quello di cui aveva bisogno in quel momento.
Suna ed Osamu erano ancora in sala a giocare ad un videogioco; i miei genitori erano andati a dormire; io scrissi un messaggio a Suna e poi mi rintanai nella mia camera.

[a: Suna Rintarou]: Dopo passa da me se non sei troppo stanco

Dieci minuti dopo, Suna bussò alla mia porta.

Buon Ferragosto!
Non sapevo se sarei riuscita a postare oggi, ma alla fine ce l'ho fatta. Ultimamente non ho molto tempo e ispirazione per scrivere, quindi vi chiedo scusa se non riuscirò ad aggiornare regolarmente come ho fatto fin'ora. Ci tengo tanto a portare avanti questa storia e darle il finale che merita, ma non posso farlo se mi obbligo a scrivere capitoli giusto per pubblicare qualcosa. Valuterò se tornare a postare una sola volta a settimana o se continuare con due, e spero mi capiate indipendentemente dalla mia decisione finale :)
Buona giornata a tutt* e divertitevi!
Al prossimo capitolo <3

P.s.: grazie infinite per le +10k visual! :')

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