I don't wanna follow Death and all his friends
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Quando riaprii gli occhi, ero solo. Erano sparite le stelle, la luna e Sarah.

La luce del faro lampeggiava sul mare buio come petrolio. Nessun rumore di onde infrangersi contro gli scogli, nessuna voce attorno a me.

- é ora di decidere che cosa vuoi fare. -

Mi girai: un'ombra si avvicinò a me silenziosa. Non percepivo nemmeno il rumore dei suoi passi.

- Cosa devo decidere?-

- Se vuoi vivere o morire. -  La figura si avvicinò al lampione. Mi sentii il respiro venir meno: avevo davanti a me il fantasma di me stesso.

Ero io, solo più giovane, i capelli corti, il viso perfetto e trasparente che mi osservava in silenzio. Poi capii: era la proiezione di me stesso prima di quell'incidente.

- Perché dovrei scegliere? -

- Perché questa è la tua ultima possibilità per tornare indietro. -

- Dov'è Sarah? -

- Dall'altra parte. -

- Cazzate - esclamai furibondo - era qui un attimo fa, ho fatto l'amore con lei... -

Il ragazzo scosse la testa. - Era tutta un'illusione. -

Anche lei aveva usato quelle parole. Mi portai istintivamente una mano al petto. Il mio cuore non batteva. Iniziai ad agitarmi, sopraffatto da ciò che mi stava capitando e non riuscivo a comprendere.

- Se rivuoi Sarah e la tua vita, devi saltare. -

- Io rivoglio solo lei. La mia vita è una merda. -

- Beh, è qualcosa per cui vale la pena vivere, non trovi? - domandò abbozzando un sorriso.

Aveva ragione. La mia vita poteva essere migliore con lei al mio fianco.

Scappiamo io e te, costruiamoci una nuova vita, in cui poterci amare ogni giorno, in cui nessuno può impedirci di essere noi stessi. Solo tu e io.

La luce del faro cominciò a lampeggiare freneticamente.

- Datti una mossa, non rimane ancora molto. -

Sapevo cosa dovevo fare. Presi la rincorsa lungo il molo e mi gettai in mare.

Fu un salto infinito, lento. Il contatto con l'acqua gelida non mi infastidì ma appena fui completamente immerso, sentii una forza attirarmi verso il basso.

Cominciai a muovere braccia e gambe per tornare in superficie, mentre bolle di ossigeno uscivano velocemente dalla mia bocca.

Forse era la fine.

Non voglio più combattere, non voglio più rimpianti.

L'aria uscì completamente dalla mia bocca e mi abbandonai all'oscurità. Mi sentivo fluttuare, mentre cadevo sempre più in basso.

Non so dove sarei andato a finire ma sapevo per certo che non avrei mai seguito la Morte e tutti i suoi amici.

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Più chiaro ora?
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Siamo giunti al termine di questo viaggio a metà tra il sogno e la realtà.
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In questi capitoli avete potuto leggere un Prinz più introspettivo: era il suo subconscio a parlare e pertanto i sentimenti espressi erano sinceri e amplificati.
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La vita reale ci attende.
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Stay tuned!