6. Gravity
Can you hear my heart beating?
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Il pomeriggio stava volgendo verso sera.
L'arco del sole si era fatto calante, le nuvole avevano cominciato ad assumere il rossore tipico del tramonto.
Il mare era tranquillo, cristallino: migliaia di diamanti galleggiavano sulla sua superficie.
- Cosa facciamo qui? - mi domandò Sarah, seduta in mezzo alle mie gambe. Potevo sentire il calore della sua schiena contro il mio petto, il battito del suo cuore sotto la mia mano.
- Restiamo. -
- Non voglio andarmene. -
- Nemmeno io. -
- La sera avanza, la notte è a un passo da noi. -
- Freghiamocene del sole e della luna. Viviamo qui. Amiamoci qui. -
Sarah si accoccolò meglio contro di me e mi prese una mano, portandosela alle labbra.
- Sei gelato. Da quanto siamo qui? -
- Da questa mattina, non ricordi? -
Diede un bacio alla punta delle mie dita. - é passato così tanto tempo che ormai non ricordo più -. Il tepore delle sue labbra sulla mia pelle creò un piacevole shock termico.
Le mie mani erano davvero fredde ma non avvertivo la stessa sensazione addosso. Mi sentivo bene.
- Stiamo facendo la cosa giusta? - domandò, portandosi la mia mano al petto.
- Cos'altro possiamo fare? Siamo scappati dal mondo, dalla vita, dalla morte. -
Sarah si girò, mettendosi in ginocchio davanti a me. Il suo viso era solo a qualche millimetro dal mio, potevo percepire il suo respiro caldo sulla mia pelle.
- Stiamo vivendo un'illusione, lo sai? - Il suo sguardo era cambiato, attraversato da una tristezza che non le apparteneva.
- Mi stai guardando come se fossi morto. -
- è così. - disse sfiorandomi una guancia. - Sei gelato. -
- Lo so, ma non ho freddo. é il mio amore per te a tenermi in vita. -
Sarah sorrise.
- Vorrei fosse così. - Avvicinò il suo viso al mio e mi baciò, sfiorando le labbra, trasmettendomi la dolcezza di qualcosa perduto.
Accolsi quel bacio con delicatezza, non volevo spezzare quel fiore. Volevo durasse per sempre, consapevole che finchè il suo cuore fosse vissuto, avrebbe tenuto in vita entrambi.
Arrivò la notte. Tutto cambiò.
Sarah si adagiò a terra e la sua forza di gravità mi attirò a sè, continuando quel bacio che mi stava tenendo in vita. Non sentivo il mio cuore battere, solo il suo batteva per entrambi.
Facemmo l'amore come mai prima mi era capitato di fare, assecondando i suoi movimenti, le sue esigenze. Ci lasciammo andare a quel momento, esseri unici abbandonati in quell'angolo di paradiso, sotto un cielo di stelle.
E quando tutto finì, l'ultima cosa che vidi prima di chiudere gli occhi, fu il suo viso perfetto, i suoi occhi, le sue guance arrossate.
Le mie labbra sussurrarono al vento le mie ultime parole.
- Ti amo. -
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Allora, avete intuito cosa sta succedendo?
~*~
Chi ha già letto i capitoli successivi è avvantaggiato ma spero che percepisca ugualmente il mistero di questa situazione.
~*~
Tra l'altro, ho scoperto per caso questa canzone dei Coldplay, che nemmeno conoscevo: mi è apparsa in playlist in automatico appena ho iniziato a scrivere questo capitolo e ho capito immediatamente che sarebbe diventata la sua canzone.
Voi cosa ne pensate?
~*~
Stay tuned!
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