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28. Because The Night - Parte 1

Because the night belongs to lovers
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- Adesso ci racconti subito del week end! - esclamò Irene fremente di curiosità, appena arrivò a casa di Sonia per le prove.

Il messaggio che avevo inviato la sera prima, aveva sortito il suo effetto. Presi un respiro e iniziai a raccontare, partendo dalla vicenda di Cinzia per finire con l'incontro avuto con Riccardo e l'uscita notturna.

- Ti sei data alla pazza gioia con quello, allora! Povero Stefano. - mi prese in giro Sonia, scuotendo la testa.

- Non ci ho fatto niente, cretina -. Al mio ragazzo non avevo raccontato di lui, temendo di infastidirlo per qualcosa che in realtà non era mai successo.

Quando ci eravamo visti al mio rientro gli avevo accennato che era stata una festa piuttosto noiosa e non aveva dato troppo peso alle mie parole: la sua squadra aveva appena vinto un'importante partita nel campionato scolastico e non aveva fatto che raccontarmi nei minimi particolari le sue azioni.

- Devi esserti divertita tantissimo, ne hai parlato con un gran entusiasmo! - constatò Marika.

- Si, i posti in cui mi ha portata erano fantastici. - risposi.

- Quel ragazzo continua a non convincermi fino in fondo. - osservò Irene. Sin dalla sera prima, sapevo che avrei ricevuto il suo rimprovero per quello che avevo fatto.

- So che dici cosi perché non lo conosci. Dopo la festa ha smesso di provarci in maniera spudorata. - Quasi.

- E cosa avrebbe fatto per cambiare così radicalmente, tra il prima e il dopo? - Sonia intervenne di nuovo: sembrava sapesse che stavo nascondendo qualcosa. In effetti, un segreto c'era: non avevo parlato loro dell'offerta che mi aveva fatto e non avevo intenzione di dirglielo, per non allarmarle e peggiorare la posizione di Riccardo.

- Non so. Forse ha capito che non sono una sciacquetta come le altre. - risposi indifferente.

- O meglio: che ha da lavorare, per arrivare alla meta. Dammi retta - . Sonia si alzò e prese in mano una chitarra, per strimpellare un po'.

- Hai intenzione di parlarne con Stefano, prima che lo faccia Cinzia? - domandò Irene.

- Quella stronza di Cinzia. Correggi. - intervenne Sonia.

- Penso di no, lo allarmerei per niente. E poi, perchè mai Cinzia dovrebbe parlare con Stefano? -

- Per fartela pagare. - aggiunse Irene.

- Di quello non me ne preoccupo. La sorellina è rimasta a Milano e per un po' sarò tranquilla. -

- Fai come vuoi ma non mi convince tutta questa storia. Troppi segreti. - disse Irene scuotendo la testa. Annuii sapendo che le mie amiche non avrebbero mai visto in Riccardo ciò che ero riuscita a vedere io.

- Ok, passiamo alla musica, ora? Abbiamo un concerto da realizzare. - Sonia mise a posto la chitarra e si riunì a noi.

Marika tirò fuori un bloccò dalla borsa e iniziò a decorare il primo foglio con la scritta "Songs for a Night: Black Cat Live from Blake". Realizzai che parlavano dell'esibizione durante la festa d'istituto. Già, dovevamo buttare giù la scaletta.

- Caspita, potremmo dire a Serena che venga appeso uno striscione sul palco con questa scritta. - suggerii.

- Già fatto. - mi rassicurò Marika. Quella ragazza, ormai, non si teneva più.

Iniziammo a buttare giù qualche idea per la tracklist, anche se nulla di convincente o folgorante. Sarebbe stata una strada lunga e avevamo poco tempo.

- Speriamo almeno di riuscire a fare questo concerto. - esclamò Marika.

- Già, con il Contest nei paraggi. - aggiunse Sonia sbuffando.

- Ah, lo faremo! - gridai saltando in piedi. Tutte mi guardarono perplesse senza capire. - il Contest sarà il quindici novembre. -

- Sei andata a vedere la posta? - domandò Irene perplessa.

- No, me lo ha detto Riccardo. Lui ha già ricevuto la mail. -

- Dovevo immaginarlo - commentò Irene alzando gli occhi al cielo.

Al termine dei lavori riguardammo la lista: sembrava ben equilibrata anche se a occhio e croce sembrava superare l'ora abbondante. Registrammo una demo che Marika avrebbe consegnato il giorno dopo a Serena, la quale l'avrebbe valutata e determinato il nostro successo o meno.

***

Un mese e una settimana fa stavamo stilando la scaletta per l'esibizione a scuola: ora, invece, eravamo in treno destinazione Contest. La terza tappa della nostra scala per il paradiso iniziava il giorno dopo negli studi di Cinecittà.

E in un mese erano successe un sacco di cose: l'esibizione a scuola era stata confermata e con essa il ballo e le diverse attività che Marika e Serena avevano proposto; Stefano e la sua squadra continuavano a vincere partite su partite e Sonia si era messa con Bellotti.

Avete capito bene. La mia amica ha raggiunto lo scopo che inseguiva da ormai tre anni: ora facevano coppia fissa e di tanto in tanto ci era capitato di uscire tutti in gruppo. Solo Irene mancava all'appello: Marika invece era alle prese con Alessandro, il chitarrista dei Last Picture.

- Ciao ragazze! - fu lui a vederci al nostro arrivo negli Studios, sotto la tenda d'attesa. Aveva i capelli raccolti in una coda morbida che evidenziava i lineamenti mediterranei, l'espressione silenziosa e misteriosa mentre accennava un sorriso. Marika si caricò appena lo vide e le scappò un sorriso pieno: nel suo sguardo si leggeva la felicità nel vederlo.

Anche Miky ed Enrico ci vennero incontro e ci salutarono con entusiasmo: eravamo contente anche noi di vederli.

- Avete trovato anche voi nel nostro hotel, quindi? - domandò Irene curiosa, dopo aver scambiato i saluti.

- Si, così possiamo uscire insieme questa sera, anche se penso che saremo cotti! - esclamò Miky sorridendo e lanciando un'occhiata a Luca. Anche per lui le cose erano cambiate: aveva mollato definitivamente Marta e ora era tornato single. Per una sorella che trova, un fratello cerca...

- Stasera vediamo! - dissi mentre il mio sguardo andò a perdersi in un punto sopra la spalla di Miky: dietro di lei stavano entrando i Rage&Love capeggiati da Riccardo, nella mise di bello e dannato. Sembrava un'altra persona: qui era un personaggio, a Milano era stato sé stesso. Pensavo di andarlo a salutare ma era talmente preso dai suoi amici e dalla parte che stava recitando, che forse non mi avrebbe nemmeno vista. Irene seguì il mio sguardo assorto.

- C'è anche il tuo nuovo amico, a ben vedere. - Mi girai verso di lei e le sorrisi.

- Quello non è Riccardo ma il leader dei Rage&Love - esclamai.

- Sarah, non dirmi che ci sei cascata anche tu! - Miky mi riprese, mani sui fianchi ed espressione severa con labbra corrucciate. Non era credibile.

- La signorina qui ha avuto un incontro del terzo tipo con il fighetto laggiù. – intervenne Sonia – oh, mi chiama Fabio –. Prese il cellulare dalla tasca e si mise in disparte per rispondere.

- Ecco, rispondi! – puntualizzai.

- Ma tu non stavi con quel ragazzo... - domandò Miky alzando un sopracciglio.

- Si, infatti ci sto ancora. Ti racconterò stasera del mio incontro con Riccardo ma non pensate male! - la tranquillizzai alzando le mani. Enrico scosse la testa mentre Alessandro non sembrava badare troppo all'argomento, perso nelle chiacchiere con Marika.

Pochi minuti dopo, la terza tappa delle selezioni al Contest cominciò.

Dj Dodoo si materializzò all'entrata dell'auditorium e ci diede il benvenuto, spiegando che la struttura della prova sarebbe stata differente rispetto alle precedenti selezioni: si entrava un gruppo alla volta e la durata di ogni esibizione era di circa un quarto d'ora. Il gruppo esibito non tornava in mezzo a noi ma in un gazebo a parte, per evitare contatti con gli altri. Io e le ragazze ci guardammo negli occhi e continuammo a seguire il discorso.

- Non fatevi strane idee, se siete arrivati fin qui è perché avete tutti le carte per andare avanti. O almeno la maggior parte: in questa tappa elimineremo quindici gruppi su trenta. Siamo vicini alla conclusione delle selezioni e dobbiamo scegliere il meglio del meglio - puntualizzò il conduttore. Un brivido mi attraversò: scrollai la testa e mi imposi di rimanere concentrata.

Dj Dodoo salutò e il primo gruppo venne chiamato nel padiglione: l'attesa era cominciata. Ogni quindici minuti circa entrava un gruppo; feci un rapido calcolo e se fosse continuato così, per le sei di sera avremmo finito. I Last Picture furono chiamati tra i primi.

- In bocca al lupo. - disse Marika ad Alessandro.

- Crepi. - rispose il ragazzo con un sorriso. Li salutammo ed entrarono nel padiglione.

Verso mezzogiorno le prospettive che i tempi si allungassero si concretizzarono. I giudici fecero pausa pranzo per quasi due ore e quando arrivarono, fecero attendere un'altra buona mezz'ora prima di chiamare il gruppo successivo.

Guardai il cellulare in attesa di un messaggio o chiamata ma poi ricordai che ero stata costretta a spegnerlo all'entrata. Rinunciai e lo rimisi nello zaino. Anche le altre erano piuttosto annoiate e avevano cominciato a giocare a carte.

- Secondo voi, cosa ci faranno fare? -. Marika mescolò le carte e le divise tra Irene e Sonia.

- Spero di scoprirlo presto, non nego che questa situazione mi mette un po' di agitazione. - intervenni.

Un'ora dopo toccò a noi. Luca ci seguì ed entrammo nell'auditorium. Mi aspettai di vedere gli altri gruppi ma non c'era nessuno a eccezione dei giudici.

- La prova di oggi sarà doppia -. La parola era stata presa da una donna seduta accanto a Dj Dodoo, che faceva lo speaker per la radio promotrice del concorso. Si faceva chiamare Super Vicky e mi ero fatta un'immagine diversa dal timbro di voce sottile e gentile che sfoggiava in radio: capelli corti lisci e rossi, divaricatori ai lobi e una camicia a scacchi piccoli con maniche a tre quarti che copriva parte dei tatuaggi Old School sulle braccia. Ero certa che avesse preso il posto della precedente giudice donna, presente nelle altre tappe. - Vi esibirete con la vostra canzone e poi ne farete un'altra. Ora diamo il via alla prima prova. -

Sistemammo gli strumenti e nel completo silenzio avvicinai la bocca al microfono, intonando una melodia lineare e breve. Al secondo giro della strofa continuai a cantare a cappella inserendo due accordi di chitarra e al terzo le altre mi seguirono nella melodia che si apriva nel ritornello. Il ritmo era tranquillo, scanzonato, allegro; il testo parlava dell'uscita con un ragazzo incominciata male ma poi finita bene ed era una delle prime canzoni che avevo scritto con le ragazze. Quando la suonavamo al Fusion, raccoglieva sempre un grosso numero di applausi.

Nella seconda strofa la mia voce era accompagnata solo dalla mia chitarra mentre Marika dietro continuava a dettare il ritmo. Sonia e Irene irrompevano nel ritornello e avevo lasciato alla mia amica l'assolo di chitarra verso la fine della canzone.

Al termine dell'esibizione le sorprese non erano finite. Dopo un breve commento sulla canzone, tra l'altro positivo, Dj Dodoo prese la parola.

- Bene ragazze, siete carine e brave con le vostre canzoni, ma cosa succede se vi chiediamo di improvvisarne una? Abbiamo scelto per voi una canzone famosa e avete a disposizione cinque minuti per studiarla e riarrangiarla. Non vogliamo una copia perfetta: deve essere una reinterpretazione della canzone. La cantante vedrà il testo sullo schermo. -

Ecco la sorpresa. Guardai le altre: Irene era tranquilla, Sonia diffidente, Marika preoccupata. E io? Lo stomaco in subbuglio e il cuore martellante nel petto. E se non conoscevamo la canzone? Se non saremmo riuscite a suonarla o a cantarla?

- La canzone è un classico che conoscerete sicuramente. Il capolavoro della poetessa del rock Patty Smith. La canzone è "Because the night" -.

Uno stewart ci consegnò lo spartito e i giudici si allontanarono dalla sala per permetterci di prepararci. Le ragazze si unirono attorno a me e studiammo immediatamente come renderla al meglio: decidenmo di farne una cover unplugged. Non importava la perfezione, aveva detto Dodoo, bastava la nostra interpretazione.

Cinque minuti erano davvero pochi: avevo concordato con Marika i gesti convenzionali per il cambio di ritmo, mentre Sonia e Irene avrebbero fatto la struttura portante, permettendomi di concentrarmi sul canto e limitando la mia parte a piccoli accordi di ricamo. Quando i giudici rientrarono, tornammo ai nostri posti e ci preparammo per la sfida.

Irene attaccò per prima, la melodia malinconica mezzotono sotto l'originale, dandogli così un'atmosfera più intima e struggente. Mi inserii subito con la parte cantata, facendo attenzione a dare intonazione e interpretazione alle parole. Sonia si inserì con pochi accordi, misurati e delicati, a dare ritmo alla canzone e Marika seguì i miei gesti, riuscendo a gestire i diversi passaggi. Era una versione completamente diversa dall'originale, più personale e scarica di passione ma ugualmente travolgente. Mentre ci esibivamo, cercai di abbandonarmi alla nuova melodia, dimenticando le differenze con l'originale e trasmettendo qualcosa di mio per renderla unica. Solo nel finale ci intoppammo, Irene continuò con un altro giro ma noi pensavamo fosse finita e, capito al volo l'errore, chiuse da sé con un'ultima serie di accordi.

Dj Dodoo guardò gli altri giudici e prese parola per primo, dopo essersi schiarito la voce.

- Dire che questa è una cover, è limitativo. In pratica è un'altra canzone. Non me lo aspettavo affatto da voi. Per questo mi siete piaciute. - si complimentò con un piccolo applauso.

Cavolo, era piaciuta!

- Io voglio puntualizzare una cosa. - la giurata dai capelli rossi prese la parola. - Io sono cresciuta con questa canzone e vederla reinterpretata così, mi ha meravigliata. Molto intimista, avete tolto la patina rock, fisica, in un certo senso. Questa canzone parla di due amanti che consumano un atto d'amore. Siete ancora giovani e nella vostra versione manca proprio questo. Sono sicura che il problema è solo di età ed esperienze di vita ma nel complesso siete brave. -

Alla faccia della schiettezza! Ci aveva etichettato come ragazzine che giocavano ancora con le bambole... In fondo aveva detto delle verità ma più che giudicare la canzone in sé, aveva dato una sua valutazione sulla base della nostra età, senza conoscerci davvero. Vidi il viso di Sonia farsi cupo: era sul punto di scoppiare e insultarla. La presi per un braccio prima che scattasse in avanti mentre Irene ringraziò a nome di tutte e uscimmo in silenzio dall'auditorium. Luca ci aveva raggiunte sulla porta d'uscita

- Siete state magnifiche. -

- Prova a dirlo con quella rossa. - rispose Sonia indirizzandosi all'antipatica della giuria. Le feci segno di zittirsi e uscimmo in attesa del verdetto.

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Bentornate Rockers!!
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Come avete potuto leggere, siamo tornati a Ferrara ed è già passato più di un mese dai fatti milanesi che hanno coinvolto in nostri protagonisti.
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In questo lasso di tempo ci sono stati diversi cambiamenti e ora ripartiamo con il Contest.
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Un applauso alla nostra fantastica Sonia, Miss Cinismo, che è riuscita a mettersi con il fantomatico Fabio Bellotti.
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Si sta avvicinando sempre di più anche la Festa d'istituto...
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Vi lascio al prossimo capitolo, che potete leggere scorrendo immediatamente (noente attesa!).

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