24. Contagious (parte 1)
It's so contagious, I cannot get it out of my mind
❤️
[Caro Lettore, ti chiedo scusa ma ho dovuto censurare il capitolo in ottemperanza alle nuove linee guida di Wattpad. ]
A ben pensarci ero stata una stupida: avevo accettato senza troppo obiettare di dividere il mio posto con quei gorilla scimuniti dei suoi amici.
Prinz non poteva allontanarsi da loro: era questa l'amara verità che dovevo accettare e sopportare.
Mi ero nascosta dietro le parole "lo amo troppo per perderlo" senza sapere dove tutto ciò mi avrebbe portata. Era una sorta di evasione dalla realtà? Non credo proprio, almeno secondo il mio punto di vista; la sua, forse, lo era.
Non se la sentiva ancora di affrontare quella scelta, se per lui esisteva veramente questo bivio.
Cercai di non pensarci troppo sopra: anche le mie amiche mi avevano detto che le cose sarebbero cambiate in futuro. In fondo stavamo insieme da pochissimo e non potevo certo pretendere di rivoluzionare il suo universo in così poco tempo.
I giorni passarono velocemente ed era ormai un mese che la nostra storia andava avanti. Non riuscivo più a stare senza di lui. Era come una droga: me lo avevano detto e io ci avevo sempre riso sopra ma ora dovevo ricredermi.
Non potevo più fare a meno di lui: a scuola contavo il tempo che ci separava da ricreazione; a casa, le ore che ci separavano dal prossimo incontro. Ormai ero dipendente da Prinz: dipendevo dal suo amore, dalle nuove sensazioni che mi stava facendo vivere. Dipendevo dalla sua voce, dal suo viso, dai suoi baci. Volevo solo lui e non riuscivo a smettere di pensarci.
Il risultato? Più sbadata di prima, testa tra le nuvole e disattenzioni continue; nonostante tentassi di nascondere quello che mi stava succedendo, mia madre decodificò il linguaggio del mio corpo e in meno di una settimana il tormentone "sei innamorata" invase la nostra casa con il ritmo di una canzone dance.
Il mio solito "no" canzonato non bastava più e una sera mi chiese:
- Perché non lo inviti a cena? -
La guardai fingendomi sorpresa. - Ma chi? -
- Quel ragazzo che viene a darti ripetizioni. -
Fui sul punto di gridare: davvero pensavano che io avessi una relazione con Stefano? Oddio, come mi erano caduti in basso. Che fossero i primi segni di demenza senile?
Riflettei sul da farsi: non potevo certo presentargli il mio vero ragazzo o lo avrebbero accolto con tanto di mitra e l'intera arma dei Carabinieri davanti a casa. L'unica soluzione era dire la verità mentendo.
- C'è qualcuno che mi piace, ok? Ma lui non lo sa. E non si tratta del ragazzo che viene qui! - esclamai.
Sul volto di mia madre si dipinse il disappunto. - A me piace e anche a tuo padre. - disse autoritaria.
- A me, no. - esclamai secca.
- Non sarà il teppista? - chiese mamma quasi sconcertata.
- No. - dissi in tono sicuro.
Avevo davanti un avvocato che per di più era mia madre ed era difficile mentirle o almeno rendere credibile quello che dicevo.
- Non voglio più parlare di questa storia, ok? - tagliai corto innervosita.
- Va bene, va bene, - disse mamma offesa dal mio tono - ma calmati! -
Dovevo aspettarmi che pensassero a Stefano come presunto fidanzato: nell'ultimo mese quel ragazzo era tornato a darmi lezioni private in vista di un compito che avevo fatto giusto una settimana prima; questa volta avevo superato me stessa andando a segno con un inimmaginabile otto.
Furono tutti molto entusiasti dei risultati che stavo compiendo grazie a Stefano, Prinz compreso: sapeva che ero tornata a seguire lezioni private e aveva chiuso un occhio sulla compagnia, visti i risultati che portavo a casa.
Mancava meno di un mese e mezzo alla fine della scuola e quello era il periodo più difficile da attraversare, pieno di verifiche e interrogazioni ma non avrei rinunciato per nessuna ragione a Prinz, dato che il tempo passato insieme a lui era effettivamente troppo poco per accontentarmi.
Le cose non erano cambiate: continuava a uscire con i suoi amici a mio discapito ma almeno ora mi diceva in anticipo quando potevamo vederci.
Il nostro ultimo incontro era proprio per quella domenica pomeriggio di fine aprile. I miei dovevano andare a prendere mia sorella in stazione a Bologna, di ritorno da Milano: nell'ultimo mese erano ricominciate le lezioni e aveva deciso di tornare a casa una settimana, per concedersi alcuni giorni di relax e recuperare le vacanze di Pasqua passate invece sui libri.
I miei insistettero perché andassi con loro a prendere mia sorella ma io rifiutai dicendo che avevo le prove. Figuriamoci se mi fossi lasciata perdere un'occasione del genere! Bene, la casa era tutta per noi.
Prinz mi raggiunse dieci minuti dopo la partenza dei miei. Decidemmo di rimanere in divano a guardare la tv ma dopo cinque minuti ci stavamo già baciando e addio film.
- Che sbadata! - esclamai all'improvviso staccandomi da lui - la tua felpa. - Prinz mi guardò senza capire. - Quella che mi hai dato! Non te l'ho ancora ridata -
- Fa lo stesso. - disse riprendendo a baciarmi.
- No, aspetta. - e mi alzai in piedi per andare in camera mia. Prinz mi seguì sbuffando. Tirai fuori la felpa da sotto il cuscino, dove la tenevo nascosta, e gliela porsi. - La metto tutte le sere quando vado a dormire. Non ho fatto in tempo a lavarla. Sorry. -
Prinz abbozzò un sorriso. - La puoi tenere. -
- Dici davvero? - domandai sorpresa.
Lui annuì e ricominciò a baciarmi. Ero tornata a non capire più niente. Mi abbandonai di nuovo ai suoi baci e nel giro di cinque minuti ci ritrovammo entrambi distesi sul mio letto.
Dopo l'ennesimo bacio mi staccai da lui e dissi: - Questa sera sarò ancora più rincretinita del solito. -
Prinz sorrise e si mise sdraiato al mio fianco.
- Mi sembra che non ti dispiaccia. - commentò cominciando a giocare con i miei capelli.
- Affatto. - risposi riprendendo a baciarlo.
Tra un bacio e l'altro gli accennai della novità dei miei.
- Pensa che i miei credono che io sia innamorata del ragazzo che viene a darmi lezioni. -
- Non sanno nulla di noi, quindi? -
- No, e non voglio che lo sappiano. Ho paura che trovino un modo per distruggere tutto. - dissi guardandolo negli occhi.
- Sei pentita? - mi chiese.
- E di cosa? - chiesi attonita.
- Che... beh, non sono il ragazzo modello da presentare ai tuoi. -
Presi il suo viso tra le mie mani. - Ho scelto te e non tornerei indietro per nulla al mondo. Non cancellerei mai i miei passi, non farei niente che possa allontanarmi da te. Io ti voglio con me e non mi importa di quello che pensano gli altri: loro non ti conoscono così bene come me. - Un sorriso si abbozzò sul suo viso. Feci altrettanto. - Sei tutto per me. Voglio rimanere tra le tue braccia per sempre. -
Prinz prese a baciarmi, dapprima un bacio come gli altri poi sempre più coinvolgente, pieno di passione che sfociò presto in desiderio. Mi desiderava tanto quanto io desideravo lui. Era scattato qualcosa in noi, diverso dalle altre volte.
- Sarah! Sei in casa? - Sentii la voce di mia madre al piano di sotto.
I miei erano tornati.
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Ben ritrovati Lettori!
~*~
Finalmente l'ormone adolescenziale di quei due prende il sopravvento e ci concede un po' di spicy!
Peccato che ora non sono più soli in casa...
Verranno scoperti o la faranno franca?
~*~
VI ringrazio per essere arrivati fino a qui e se questo capitolo o la storia in generale vi piace, vi chiedo se potete lasciarmi una stellina! Per me è davvero importante perchè mi aiuta a crescere e farmi conoscere ☺️
Vi aspetto nel prossimo capitolo!
~*~
Stay Tuned!
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