43. Going to Pasalaqua
You and I together hand in hand, we run away (far away)
♾️
Aprii un occhio e poi l'altro. Il sole filtrava dalle tende socchiuse della camera da letto.
Mi stropicciai le palpebre e mi girai: alla mia sinistra, Prinz stava ancora dormendo. Era sfatto come me.
Già, perchè dopo averlo fatto nell'orangerie, a temporale finito, siamo rientrati in Villa e al momento di salutarci... beh, diciamo che una cosa tira l'altra e in quel momento eravamo vestiti solo della nostra pelle.
Sorrisi tra me e me, perdendomi nei suoi lineamenti perfetti: avevo avuto paura d'amare ma ora non più. Quello che mi aveva frenato, era il timore di soffrire ma amore e sofferenza erano due sentimenti inscindibili e complementari.
Prinz aprì gli occhi. La luce che lo colpì fece immediatamente ritrarre le pupille, costringendolo a coprire gli occhi.
- Che ore sono? - domandò sornione.
- Non so, ma che importa? - Sorrisi.
- La tua amica oggi si sposa. -
Vero. E io ero una damigella. - Devo scendere a prepararmi. -
Prinz mi prese per un polso. - Non prima di averti dato il buongiorno. - disse, riprendendo a baciarmi. Non mi tirai indietro.
- Usciti da questa stanza, cosa faremo? - domandai, mettendogli la punta delle dita sulla sua bocca.
- Quello che ci sentiamo di fare. -
Mi persi nei suoi occhi pieni di speranza, colmi di una luce che mi avrebbe riscaldata per sempre. La notte appena passata aveva segnato un nuovo inizio?
- Proviamo a ricominciare? -
- Io sono pronto, e tu? - domandò.
- Una volta ti avevo detto che non avevo paura del per sempre. -
- E allora promettiamocelo ora. - disse, prendendomi con una mano dietro la schiena e facendomi atterrare sul materasso. Scese verso il mio fianco e cominciò a baciare la scia di farfalle tatuata, fino a risalire ai miei seni e continuando a baciarmi la pelle, arrivò a fissarmi il viso.
- Ehi, non vorrai ricominciare sul serio? Devo prepararmi. - obiettai, per nulla credibile.
Prinz fece un sorriso e si mise sopra di me, riprendendo a baciarmi il collo.
- Questo non è valido. - dissi sorridendo, mentre l'eccitazione tornava a salire.
- Ti sto mostrando cosa potrei darti. - rispose e con la bocca scese verso i miei seni, stuzzicandoli con la lingua. Mi strappò un altro gemito.
- Se acconsentissi a rimettermi con te? -
Allargai istintivamente le gambe e lui si infilò dentro di me.
- Non solo. - disse cominciando a penetrarmi.
Le sue spinte erano un dolce andirivieni in cui sentirmi cullata, protetta. Una dolce danza che avrei voluto rivivere all'infinito.
- Non voglio più vivere senza di te. Non voglio più privarmi di un altro giorno senza provare piacere con te. - disse dandomi un bacio.
- é il tuo modo di dirmi ti amo? -
- è il mio modo per chiederti di sposarmi. - esclamò, rubandomi un nuovo gemito improvviso, tanto quanto la sua frase.
Gli misi le mani sulle spalle e lui si fermò, guardandomi accigliato.
- Ho detto... -. Gli misi un dito sulle labbra per zittirlo.
- Dire ti amo o fare proposte di matrimonio mentre si fa l'amore, non è valido. - gli dissi sorridendo.
Prinz mi fissava preoccupato. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai.
- Sceglierei te all'infinito, in ogni mia esistenza, in ogni reincarnazione. é una vita che lo faccio e non mi sono mai pentita. -
Sorrise e contraccambiò il mio bacio, riprendendo le spinte con più vigore, strappandomi gemiti che morivano nella sua bocca.
Sentivo che stavo per raggiungere l'ennesimo orgasmo di quella lunga notte, quando la porta bussò.
- Sarah, svegliati! Sono le 10:45! Irene ha bisogno! - Era la voce di Sonia.
Ma proprio ora?
- Mi fermo... -
- No, ti prego! - sussurrai, soggiogata dal piacere.
- Sarah, ma ci sei? - Anche Marika era fuori dalla porta.
- Vengo, cioè, arrivo! - gridai in maniera innaturale.
- Io entro, secondo me tu non stai bene... ODDIO! - Chloe aprì la porta e si fermò a metà, beccandoci nel momento cruciale.
Marika si coprì istintivamente gli occhi, Sonia era a bocca aperta e Chloe rideva con le lacrime agli occhi.
Prinz scese da me e ci coprimmo velocemente con il lenzuolo.
- Bene, bene! Non si può dire che non hai avuto un ottimo risveglio! - Chloe commentò la nostra performance.
- Che ci fate qui? - domandai arrabbiata.
- Tra meno di un'ora la tua migliore amica si sposa e ha chiesto di te. - rispose Sonia, continuando a lanciare ripetute occhiate a Prinz. - è lui, vero? -
- Si! - esclamai seccata.
- Ah ma allora siete tornati insieme! - Marika aveva gli occhi a cuoricino.
- Potete uscire così noi ci cambiamo e vi raggiungo? -
- Ok, noi usciamo, ti aspettiamo da Irene. Metti solo il vestito che parrucchiera e makeup artist sono ancora da lei. - apostrofò Sonia mentre usciva dietro a Marika.
- Le sveltine rimandatele a dopo la cerimonia, ok? - Chloe si tirò dietro la porta facendo l'occhiolino.
Mi portai una mano alla testa, disperata per la situazione imbarazzante creatasi.
- Scusale, avrei preferito dirglielo dopo la cerimonia... -
Prinz si avvicinò e mi baciò.
- Fa niente. Vuoi riprendere da dove ci siamo fermati? -
Feci una scrollata di spalle. - Tanto, tardi per tardi.... - e tornai a baciarlo.
***
Raggiunsi Irene dopo una doccia veloce.
- Scusate, ho preferito fare anche una doccia. -
- Almeno quella l'hai fatta da sola? - domandò Sonia sulla soglia facendomi entrare.
- Cretina... Wow! -
Irene era davanti a me, nel lungo abito con il bustino stretto e la gonna vaporosa, le maniche ricamate in pizzo e una enorme piuma sulla testa, da cui scendeva il velo.
- Sei bellissima! - Mi commossi nel vederla.
Irene mi sorrise e mi fece segno di andare da lei per abbracciarla.
- Sono così felice! - mi disse ricambiando l'abbraccio.
- Oh anche io! Sognavi questo giorno da tanto! - le dissi, asciugandomi gli occhi.
La mia amica scosse la testa.
- Sono felice soprattutto per te. Le ragazze mi hanno raccontato del tuo risveglio, chiamiamolo così. -
Arrossii e mi girai verso le altre per riprenderle.
- Te l'avevo detto che alzare la temperatura della sua camera era una trovata geniale! - esclamò Sonia.
- E chiuderli fuori? Tempismo perfetto! - si congratulò Chloe dandole un cinque.
- Se io non vi avessi detto dell'orangerie, non si sarebbe fatto nulla! - intervenne Marika. - fortuna che avevo fatto sistemare coperte e cuscini. -
- Beh, ragazze, l'idea di chiamare Lorenzi, però, è stata mia! - Irene si inserì in quella conversazione delirante.
Le guardai basite. Era stato tutto architettato nei minimi dettagli da quelle quattro parche.
- Siete state voi! - esclamai sconvolta. - E io che avevo pensato a un guasto del riscaldamento e che avessero preso la luce per colpa del temporale! E invece, avevate organizzato tutto voi! -
- Si, carina, perchè fosse stato per te e per lui, sareste ancora separati. -
- Lo abbiamo fatto perchè Andrea ci ha raccontato che non si è mai ripreso dalla vostra rottura. E tu, ragazza mia, non eri di certo un fiore. -
- Si capisce che siete fatti per stare insieme. Scopate solo con lo sguardo, voi due! - commentò Chloe.
- Ma... -
- Niente ma. Tu ora ti fai sistemare che tra mezz'ora lei si sposa. Ne riparliamo al termine della cerimonia, ok? - Sonia mi prese per le spalle e mise a sedere davanti allo specchio, dove la parrucchiera e la truccatrice si misero subito all'opera.
- Grazie, amiche. - dissi loro, guardando i loro sorrisi riflessi nello specchio.
***
La cerimonia avvenne nei giardini della villa, sotto un grande arco di fiori costruito per l'occasione. Per fortuna la pioggia della notte prima non aveva fatto danni al prato e, per impedire che la sposa rovinasse il vestito, era stato steso un lungo tappeto bianco.
Irene e Gabriele erano visibilmente emozionati, così come i rispettivi genitori e tutti gli altri invitati.
Dopo aver percorso la finta navata davanti alla sposa, come damigelle di apertura, prendemmo posto in seconda fila, e mi sedetti accanto a Prinz, che per l'occasione mi aveva tenuto il posto.
- Sei bellissima, ti sposerei oggi stesso. -
Sorrisi imbarazzata e appoggiai la testa alla sua spalla.
Per tutta la cerimonia rimanemmo in silenzio, uno accanto all'altro e solo al momento dello scambio delle fedi, sentii la necessità di prendere la sua mano e stringerla.
Lui mi guardò sorpreso e illuminò quel momento con uno dei suoi sorrisi più belli.
E mentre Irene e Gabriele si scambiavano i voti, dentro di me, ripetevo in silenzio quelle stesse promesse, certa che anche lui stesse facendo lo stesso; lo sentivo dal modo in cui mi teneva la mano, stringendo le sue dita alle mie, per paura di perdermi o forse, per trasmettermi i suoi pensieri.
In ultimo, mi diede un bacio.
Saremmo stati io e lui, mano nella mano, nell'eternità di quel momento?
Questa volta sarebbe durata per sempre?
Sì.
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🥲🥲
I matrimoni mi emozionano sempre!
~*~
Vi svelo un segreto: ho concepito la scena dello scambio di promesse tra Sarah e Prinz durante la cerimonia di Irene, proprio mentre partecipavo al matrimonio di una mia cara amica (Jenna sei tu ♥️).
All'epoca avevo terminato la stesura di Love e cominciato Music ma avevo già le idee chiare che ci sarebbe stata questa scena!
Vi darò più dettagli nel "Retro di Copertina" che pubblicherò insieme all'epilogo.
~*~
Vi prendo per mano e vi conduco al penultimo capitolo!!
~*~
Stay tuned!
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