Libro 2: 04) Verde o bianco?
Erano passati un paio di minuti da quando Soul ed il vecchio avevano incominciato a scontrarsi. Soul era stato buttato a terra dal suo avversario una quindicina di volte. Non era riuscito a stendere l'anziano dalla barba bianca nemmeno un volta. Il giovane, però, aveva avuto parecchi problemi durante il combattimento. Non riusciva a muoversi come voleva a causa delle difficoltà poste dal luogo. Incominciava a pensare che l'altitudine in cui si trovava gli rendeva il corpo pesante e la mente annebbiata, sempre a causa della poca quantità d'aria che gli arrivava nei polmoni. Soul, vedendo che nel corpo a corpo era in netta difficoltà, provò anche ad usare i suoi poteri, senza avere successo. Non riusciva a materializzare gli oggetti a suo piacimento, probabilmente a causa del forte mal di testa che aveva. Dopo esser stato steso per l'ennesima volta, si arrese al vecchio, facendo segno di voler smettere di combattere.
« Basta! Sei troppo forte! »
Urlò stremato dalla fatica e dai dolori che aveva in tutto il corpo. Il vecchio gli aveva procurato una marea di lividi, che procuravano un dolore infernale. Nonostante la sua stanchezza, il vecchio non mostrava segni di cedimento. Sembrava più in forma di prima.
« Ma come fai? »
Dopo qualche secondo, l'anziano dalla toga gialla e rossa si sedette sul pavimento, porgendo, nuovamente, le due brodaglie al giovane. Soul, vedendo il liquido verde ed il liquido bianco di fronte a lui, pensò alla lettera di Phoenix.
« Non dirmi che l'unica pietanza che abbiamo è questa brodaglia? »
Non si aspettava una risposta da colui che si trovava di fronte a lui, dato che non gli aveva rivolto parola per tutto il tempo che erano stati insieme a lottare. Facendosi coraggio, e pensando che quello sarebbe stato l'unica pietanza da mangiare per i prossimi giorni, prese la brodaglia meno densa ed incominciò a berla. Decise di bere quella bianca latte.
« Mio Dio! Che schifo! »
Il sapore della brodaglia bianca sapeva di carne macinata e putrida. Non credeva di assaporare un gusto tanto disgustoso. Le sue papille gustative erano state completamente distrutte in pochi sorsi.
« Sarai anche bravo a combattere, ma in cucina fai pena! »
Dopo qualche secondo, incominciò a sentirsi male. Aveva voglia di vomitare e si reggeva a malapena in piedi. Il senso di nausea lo stava letteralmente schiacciando, tanto da farlo cadere per terra. Negli istanti successivi, la nausea sparì di colpo, sostituendo la stanchezza accumulata durante il combattimento con nuove energie. I suoi muscoli acquistarono tonicità ed elasticità.
« Cosa succede? »
La stanchezza ed i dolori fisici erano stati completamente cancellati. Non sentiva nemmeno più il peso dell'aria rarefatta e riusciva a respirare con tranquillità e naturalezza. A quanto pare, la brodaglia che il vecchio gli aveva propinato, era una specie di tonico.
« Non ci credo! »
Soul si stirò i muscoli per poter constatare la scomparsa del dolore nel suo corpo. I lividi erano scomparsi ed aveva l'impressione di essere più leggero. Non credendo ancora alle proprietà miracolose di quella brodaglia, Soul incrociò lo sguardo con il vecchio che, intanto, si era posto nuovamente in posizione di combattimento. Quasi come se non avesse aspettato altro. Il giovane, prima di incominciare un nuovo scontro, volle cercare di materializzare un lupo dal nulla. Ma non riusciva per niente a compattare I filamenti argentati che per delineare il lupo. Appena cercò di sforzarsi maggiormente, per materializzare solo un uccellino, gli uscì il sangue dal naso, provando un forte dolore alla testa. Dopo questo evento, Soul non provò più ad usare la sua abilità. Il tonico, a quanto pare, gli aveva dato nuove energie, ma gli aveva completamente tolto ogni possibilità di usare il suo potere. Ma, tutto ciò, non gli importava, gli bastava avere di nuovo la sua velocità per battere il vecchio.
« Incomincia il secondo round! »
Esclamò il giovane, non sapendo che sarebbe stato messo al tappeto una ventina di minuti dopo da un calcio rotante da parte del vecchio.
Soul si risvegliò nuovamente sul letto della stanza di pietra in cui si era risvegliato la prima volta. Il vecchio l'aveva steso, per l'ennesima volta, e l'aveva riportato a letto per farlo riposare. Nonostante il tonico che aveva bevuto, l'anziano signore era ancora più veloce e più forte di lui. Non faticò molto a scansare tutti gli attacchi del giovane. E faticò ancora di meno per poterlo mettere ko.
« Dannato vecchio! »
Al fianco del suo letto, c'erano una bacinella piena d'acqua fredda ed un vaso da notte.
« Mi sta rendendo questa camera più accogliente dandomi delle comodità in più.. Se pensa che io rimanga in questa topaia a lungo si sbaglia di grosso! »
Dopo essersi lavato il volto, Soul uscì nuovamente dalla stanza per raggiungere il vecchio e per poterlo mettere con il sedere per terra. O almeno lo sperava.
Erano passate una paio d'ore da quando Soul aveva incontrato nuovamente il suo avversario e, come il giorno precedente, avevano incominciato a lottare. L'unico obiettivo di Soul era quello di prendere la chiave che il vecchio portava al collo. Ma non c'era andato nemmeno vicino in tutte quelle ore. Dopo che il vecchio dalla toga giallo-rossa lo stese nuovamente, per la decima volta, gli offrì la brodaglia del giorno prima.
« Ma questa non è bianca.. »
Il giorno precedente, Soul aveva bevuto una brodaglia di color bianco latte, questa, invece, era di uno strano colore verde. Soul, affamato ed affaticato, bevve la brodaglia senza pensarci due volte, sperando che gli potesse dare gli stessi benefici del giorno prima. Qualche istante dopo, il suo palato fu invaso da dolcissimo sapore, così tanto dolce da far disgustare il giovane.
« Qui passiamo dallo schifo da far schifo al dolce da far schifo.. Potrei rischiare il diabete per colpa di una brodaglia del genere! »
Passato il senso di disgusto, Soul incominciò a sentire gli effetti benefici del liquido verde. Riusciva a ragionare con lucentezza e la sua vista non era mai stata così perfetta. Di solito portava gli occhiali da vista, solo quando usciva la sera o era nelle vesti di Soul Silver lasciava gli occhiali a casa. Stando in Tibet, temeva che la sua vista sarebbe solo peggiorata con il tempo. Ma, il liquido verde lo fece ricredere dei suoi pensieri. Nonostante la vista perfetta, Soul si accorse che faceva fatica a reggersi in piedi. Si sentiva i muscoli pesanti e non riusciva a mantenersi in posizione eretta. Il peso era talmente grande che si accasciò a terra per potersi riposare.
« Sono stanco.. »
Dopo pochi secondi, si accorse che non riusciva più a muovere un muscolo, era completamente paralizzato.
« Maledetto.. Che schifo mi hai dato? »
Soul era talmente in collera con il suo avversario, che non si accorse che dietro di lui era apparso un branco di lupi argentati, che ringhiavano contro l'anziano. Il giovane, stupitosi di poter usare nuovamente il suo potere, incominciò a creare dal nulla alberi e pietre enormi argentate intorno a lui, per poter ricoprire l'intera sala. Non era mai riuscito a controllare contemporaneamente così tanti elementi materializzati e cercò di trovare una spiegazione logica a tutto ciò
« Il liquido bianco non mi permetteva di usare il mio potere, ma mi rafforzava il fisico. Il liquido verde mi blocca i muscoli, ma spinge le mie abilità oltre i confini della mia immaginazione.. Se questa mia ipotesi è corretta, forse potrei anche provarci.. »
Soul voleva provare a materializzare qualcosa che non era mai riuscito a creare, perché era troppo debole e perché richiedeva troppa energia da sprecare. Senza troppa fatica, richiamò a se i filamenti argentati e materializzò dal nulla un enorme drago argentato, che si posizionò tra lui ed il vecchio, pronto ad attaccare.
« Ora ci divertiamo! Grazie a tutta questa energia, quella chiave sarà mia! »
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