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Ilaria

Salve a tutti! Oggi sono qui per presentarvi una simpatica ragazza da poco presente su questa piattaforma!
i_stifani, autrice di diverse opere di genere horror!

Se queste a primo impatto vi hanno incuriosito... Beh, altre vi attendono sul suo profilo!

❄️❄️❄️❄️

Rabbrividisco sentendo le punta delle dita e del naso diventare ipersensibili a causa del freddo, traffico con la legna posizionandola nel modo corretto nel camino e usufruendo della diavolina finalmente riesco a far apparire una fiamma, sperando che essa attacchi in fretta al legname, cibandosi ingorda di quei tessuti legnosi. 

Sfregando tra loro i palmi della mani, nel vano tentativo di riscaldarle, torno in cucina dove il timer del forno mi avvisa di aver terminato la cottura dei biscotti

, ultima infornata di un totale di cinque. Lascio volutamente lo sportello del forno spento aperto, così che il tepore al suo interno riscaldi un poco la cucina. Mi sono completamente concentrata nel creare vari tipi di biscotti da essermi dimenticata di aggiungere legna al camino, lasciando gli ambienti facili prede per le rigide temperature. La neve ha finito da poco di danzare nel cielo ed esausta si è appisolata su ogni cosa che circonda lo chalet dove ora mi trovo.

Quando odo bussare alla porta, arraffo gli ultimi vassoi contenenti i biscotti appena sfornati e li porto in salotto per posarli accanto agli altri e, di corsa, raggiungo la porta d'ingresso dove faccio entrare in tutta fretta una giovane tremante. «Vieni vieni, ho appena riacceso il camino» la invito sospingendola in soggiorno facendole cenno di sedere sul divano posto poco distante dal camino col tavolino a tenerli separati. «Eh, ciao Ilaria!» la saluto rendendomi conto di aver dimenticato i convenevoli. 

Tremando un poco mi rivolge un sorriso imbarazzo. «Ciao».

 «Vado subito a preparati una cioccolata calda!» la informo agguantando una coperta dalla poltrona lì accanto per adagiarla sulle sue gambe. «Tu, serviti pure!» la sollecito indicando i vassoi contenenti vari tipi di biscotti. 

Portando la coperta intorno alle spalle fino a rannicchiarsi in un bozzolo, mi ringrazia con un tenue sorriso tendendo una mano, arrossata dal freddo, verso un vassoio di biscotti cookies.

Mi dirigo subito in cucina e, dimenticando di aver lasciato il forno aperto, vado a sbattere contro lo spigolo. Lanciando mentalmente mille madonne, saltellando su un piede e tenendomi la parte lesa con le mani, mi aggiro per qualche attimo come un galletto zoppo. 

«Tutto bene?» mi giunge incerta la voce della mia ospite allarmata da quei rumori insoliti.

«Mmmm, sì» biascico non appena sono certa di non dar fiato a quella sfilza di imprecazioni che mi sono spuntate sulla lingua. «Sono curiosa, per quale motivo vuoi essere intervistata?» le domando chiudendo con stizza il forno, dandomi al col tempo dell'imbecille, affrettandomi a recuperare latte e cacao.

«Per fare una nuova esperienza» giunge prontamente la risposta da Ilaria con la voce un poco camuffata, sorrido certa che tal suono distorto sia opera di qualche biscotto che tiene occupata la sua bocca. 

«Mi sembra giusto, aperta alle novità. Dimmi, come sei approdata su Wattpad ?» chiedo mescolando il composto nel pentolino per evitare che si attacchi al fondo, non mi serve un altro disastro. 

«Mia sorella mi ha consigliato di scaricare Wattpad conoscendo la mia passione per la scrittura e i libri in generale. Più o meno è successo a giugno dell'anno scorso» aggiunge dopo una breve pausa per rimembrarle con esattezza la data del suo arrivo. 

«Oooh quindi non è da molto che sei qui! E fino ad adesso hai avuto buone esperienze su questa piattaforma?» mi premuro di domandare versando la cioccolata fumante in una tazza

, araffando dello zucchero con la mano libera, torno in salotto cercando di non zoppicare. 

«E già! Per fortuna ho avuto sempre buone esperienze» mi sorride sporgendosi per liberarmi dalla tazza, avvolgendo intorno a essa le mani fredde così beneficiando del calore che sprigiona. 

«Mi fa piacere!» esclamo aggiungendo altra legna al fuoco scatenando un piccolo sbuffo di scintille, come se le fiamme mi rivolgessero la loro gratitudine per aver ricevuto altro cibo. «Quando è iniziata la tua passione per la lettura?» proseguo nell'intervista prendendo posto sulla poltrona e dedicando la mia attenzione ad Ilaria. 

«Quando ero bambina mio nonno mi regalò un libro fantasy, il titolo era Il labirinto dei sogni. In quel periodo pensavo che leggere fosse una cosa noiosa, però una sera mi stavo annoiando e decisi di dargli una possibilità. Da allora non ho più smesso di leggere» spiega con un luccichio nelle iridi al ricordo di quel evento passato. 

«E bravo il nonno! E invece quando hai iniziato ad approcciarti alla scrittura?» le chiedo allungandomi verso il tavolino per avvicinarle un vassoio di biscotti visto che si è appallottolata nella coperta. 

Ilaria mi sorride prendendo il vassoio posandoselo accanto così che il contenuto fosse molto più semplice da raggiungere. «Da sempre mi hanno detto che ho molta fantasia, insieme a un mio amico d'infanzia creavamo delle storie abbastanza bizzarre, infatti per questa ragione un bambino mi aveva soprannominata "Creativa". Poi ho iniziato a scrivere fanfiction sulla saga di Harry Potter»aggiunge assaggiano i biscotti al miele. 

«Ed è con queste che hai iniziato su wattpad?» non sarebbe la prima ad avere avuto un inizio così su wattpad. 

«Sì, ma dopo poco tempo ho annullato la pubblicazione perché non mi convincevano, in quello stesso periodo ho iniziato a pubblicare la mia raccolta di storie horror» e a sottolineare le sue parole salta la luce facendomi sobbalzare sulla poltrona.

«Beh, fortuna c'è il camino» biascico con una mano sul petto come a voler placare il battito accelerato del mio organo vitale. «Ho visto che hai diverse opere sul tuo profilo, sono tutte di genere horror?» chiedo con un pizzico di timore. 

«Sì, mi piace tutto ciò che ha a che fare con il paranormale oppure ciò che porta la psiche umana a impazzire» risponde completamente a suo agio, per nulla disturbata dall'assenza improvvisa della corrente elettrica. 

Un brivido mi percorre la spina dorsale e fortuna la penombra aiuta a celare il mio momentaneo disagio. La porta l'ho chiusa a chiave? Scuoto la testa dandomi della sciocca, chi mai potrebbe giungere a mettere fine alle nostre vite? «Interessante... Hai un futuro come psicologa?» domando ricordando il suo diletto per la materia grigia di gente che impazzisce. 

Ilaria scuote la testa stringendosi nelle spalle. «No, anche se alcune volte mi ha sfiorato l'idea. Invece in futuro vorrei essere un'archeologa, sai un'altra mia passione è la storia, soprattutto quella classica» mi informa posando la tazza ormai vuota sul tavolino per assaggiare qualche altro biscotto.  

«Due cose completamente opposte oppure affini? Alla fine lo studio della storia non è un vago tentativo di comprendere la mentalità del passato?» un quesito più che altro retorico a cui però Ilaria da conferma: «In effetti».

Ricordando il suo accenno a un genere per cui stravedo, riporto all'attenzione su quella storia accennata, curiosa di scoprire se tornerà a vergare di mondi inventati. «Però hai detto di aver scritto una storia fantasy un tempo, tornerai a scrivere di questo genere o altri?» 

Ilaria distrugge le mie speranze. «Mh... no, non credo» ribatte scuotendo la testa liberandosi un poco dalla coperta, il camino finalmente riesce ad allontanare il freddo accogliendoci nel suo dolce tempore scaturito dalle fiamme giallo aranciate. 

«E per quanto riguarda la lettura, cosa preferisci?» sicuramente horror e fantasy visto che di quei generi scriveva e scrive. 

«Leggo un po' di tutto, ma preferisco i fantasy, i fantascientifici e gli horror» risponde dando conferma alle mie supposizioni. 

«Concordo appieno con Fantasy, il resto... No» chiedo venia, ma, alla notte mi piace dormire e la fantascienza, beh, non stravedo, ma, qualche storia carina l'ho trovata. «Li leggo solo quando lavoro come giudice. Dicci, se potessi parlare con un tuo scrittore preferito, quale sarebbe e perché?» non dire King, non dire King...

Ilaria corruga la fronte liscia pensando bene a quale nome pronunciare. «Lovecraft o Stephen King per avere dei consigli per scrivere racconti davvero paurosi.» Risponde alla fine dandomi inconsapevolmente una pugnalata. «Oppure Suzanne Collins o la Rowling per chiederle se era davvero necessario uccidere i miei personaggi preferiti delle loro opere» aggiunge storcendo le labbra a rimembrare le perdite subite. 

A quella seconda opzione non riesco a trattenermi da ridere. «Sull'ultima parte io la estenderei ad altre persone di mia conoscenza qui su wattpad... Sono crudeli. Ci fanno affezionare e alla fine li uccidono!» cosa capitatemi di recente e ancora ne soffro.

Ilaria si morde il labbro inferiore facendosi piccina piccina. «Anch'io faccio parte di questa categoria di scrittori» mi confessa un poco impacciata.

«Di quelli che uccido senza pietà alcuna per il lettore?» domando incredula, ma, alla fine ricordo quale genere si diletti a scrivere. «Beh, ovviamente, scrivi horror... Che domande faccio?» mi chiedo dandomi allo stesso tempo della stupida. «Allora come puoi andare a brontolare con loro se lo fai tu stessa?» 

Ilaria inizia a ridacchiare, dovendo ammettere che non poteva poi tanto andare a lamentarsi. «Mi hanno influenzata negativamente» confessa con aria colpevole ma per niente pentita. 

Sospiro pesantemente consapevole che alcune morti sono necessarie per dare un impatto maggiore all'opera. «Io fatico ad ammazzare i miei personaggi, anche se, non sono propriamente tutti al sicuro...» dai qualcuno l'ho accoppato, mi rammento ricordando i miei due Fantasy. «Ma torniamo a te, ma, a te come persona. Dicci chi si nasconde dietro al Nickname !» 

«Come si è potuto capire adoro leggere e scrivere, ma mi piace anche disegnare, me la cavo abbastanza bene,  ascoltare musica e guardare film e documentari.

Sono una ragazza molto timida e solitaria, non ho molti amici perché qualcuno mi considera strana, ma sinceramente a me non importa molto del parere degli altri, anche se fino a qualche anno fa cercavo di essere uguale alle altre persone per cercare di piacere a tutti. Adesso mi rendo conto che è stata una sciocchezza» termina mangiucchiando un biscotto riflettendo su quanto spreco di energie fatte prima di rendersi conto che essere uguali agli altri è noioso. 

«Sì, perché essere uguali alla massa quando si può essere unici?» anche io ci sono arrivata tardi a capirlo, ma meglio tardi che mai no? «Anche io sono stata considerata sempre strana. Stranezza dovuta forse perché rispetto agli altri prendevo più seriamente i fatti della vita, non prendevo nulla con leggerezza, in più preferivo leggere che parlare di gossip. Forse non il modo migliore di farsi amici... Ma ne ho trovati molti qua sopra, e cosa importante, restando me stessa. Sarà così anche per te!» 

Ilaria annuisce con enfasi. «Esatto! Una persona unica è meno noiosa».

«Ben detto! Ed essere uguali ci rende anonimi. Ma torniamo all'intervista : se potessi viaggiare nel tempo dove vorresti andare e perché?» le domando pilotando la conversazione sul motivo principale per cui siamo qui, al buio, dove un serial killer potrebbe farci visita. 

«Antica Grecia!» esclama subito con sicurezza. «Adoro troppo la loro cultura.» 

Non appena odo la parola "Grecia" nella mia mente prende forma l'immagine di un Pita Gyros. «Io adoro la loro cucina» replico passandomi il dorso della mano sulle labbra per sincerarmi di non star sbavando. 

Ilaria notando la mia espressione affamata per qualche piatto greco inizia a ridacchiare. «Anche quella non è male.» 

«Buongustaia! Ora veniamo a qualcosa che molti manda in crisi. Tutti siamo qui per condividere le nostre opere, ricercare pareri o critiche, ma è difficile che qualcuno spunti a caso sul nostro profilo. Quindi, approfitta di questa esperienza per farti pubblicità, dicci perché la gente deve passare sul tuo profilo e leggere le tue storie!» molti sono andati in crisi a questo punto dell'intervista. 

Ilaria, però, pare serena. «Per chiunque ami l' horror, cerco di scrivere storie che facciano parte di ogni sfaccettatura di questo genere. Da storie di fantasmi e streghe a racconti con psicopatici serial killer. Ce n'è per tutti i gusti!» 

Un altro brivido mi fa accapponare la pelle e la sensazione di aver qualcuno alle spalle mi voltare un poco per sincerarmi di non aver ospiti a sorpresa. «Incubi assicurati» aggiungo fingendo una risata tranquilla quando in realtà rimpiango di non avere con me un fucile. «Tra le storie che hai, quale ritieni essere la tua punta di diamante? E perché?» 

«Lo Scrittore» risponde di getto, annuendo alla sua stessa risposta. «Un po' perché è l'ultima che ho iniziato a scrivere e la mia scrittura è in continuo miglioramento, ma anche perché, secondo me, i personaggi di questa storia sono quelli con una psicologia più profonda e complessa.» 

«Speriamo che trovi lettori con una vena da psicologo» così che possano comprendere al meglio le sue opere, ci sono dettagli che se non si è propensi a cogliere rende complesso una ottimale lettura del testo. «Direi di aver concluso. Grazie per la pazienza» 

«Di nulla» replica sorridendo. 

«Tu continua a mangiare, li ho fatti per te, vado a prendere altra cioccolata» mi offro recuperando la tazza dirigendomi in cucina, notando in quel momento il pavimento bagnato sotto la finestra e il coltello messo ad asciugare dopo averlo lavato è sparito. Aah, la mia solita sfortuna! 

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