Tn pov

Era passato un bel po di tempo, io ero tornata a Yokohama cercando di allontanarmi il più possibile da Shoku e Hisa ma facendo così mi ero allontanata anche da Mikey e gli altri

Tuttavia Takemichi mi teneva aggiornata ogni singolo giorno, dicendomi ogni singola mossa o azione

Mi aveva raccontato della morte di Baji, della battaglia contro i black dragon e del fatto che aveva raccontato tutto ad un certo Chifuyu

Inoltre, come se non bastasse, un tipo con una cicatrice e i capelli neri e rasati mi ha urlato contro prendendosi la moto accuasandomi di avergliela rubata e infatti adesso mi tocca tornare a casa a piedi

Tirai fuori il mio telefono mentre continuavo a camminare, guardai l'ora

Sono appena le 20.30

Misi in borsa il telefono e mi fermai ad un semaforo rosso, sentivo un rombo di moto in lontananza, stava accelerando per riuscire a passare col verde ma fu costretto a rallentare e a fermarai perché per i veicoli diventò rosso

Poco dopo per i pedoni arrivò il verde, iniziai ad attraversare la strada ma una vice che disse il mio nome mi fece fermare

X: Tn?

Tn: mh?

Mi voltai ma non c'era nessuno, guardai il motoclista che si stava togliendo il casco rivelando dei capelli viola con delle mesh gialle, oppure il contrario...

I suoi capelli sono come una zebra...

Anche se i capelli erano diversi lui mi era familiare...

Tn: ci conosciamo?

X: certo! Sono Wakasa!

Anche il nome mi è famigliare...però non mi ricordavo affatto di lui

E se lo avessi conosciuto quando la Tn del futuro era qui?
È molto probabile...

Tn: ehi Waka!!!

Feci finta di riconoscerlo, da come mi guardava sembrava che non mi vedesse da anni

Gli andai incontro abbracciandolo, giusto che era sceso dalla moto

Waka: si può sapere dove ti eri cacciata?!

Tn: mi dispiace! Se per caso dovrò andarmene di nuovo te lo farò sapere!

Waka: ti conviene!

Lui mi sorrise ancora preoccupato

Tn: è stato bello rivederti

Waka: già, sei cresciuta! Ricordo quando eri una mocciosa e ti guarsavi comunque un film horror mentre io avevo una fifa!

Tn: già ahahahahah è vero!

Man mano che Wakasa parlava mi ritornarono alla mente delle immagini che non ricordo di aver vissuto ma da quello che ho capito io e lui eravamo come fratello maggiore e sorellina

A farci tornare alla realtà fu un clacson

Waka: forse è meglio spostarci dalla strada

Tn: lo penso anche io

Wakasa mi fece salire sulla sua moto passandomi il suo casco, siccome non ne aveva un altro dietro

Allacciai le mie braccia attorno alla sua vita e lui ripartí

Arrivammo a casa sua e mi fece accomodare sul divano portandomi qualcosa da mangiare e da bere

Rispetto a prima adesso eravamo in silenzio

Mille cose da raccontare ma entrambi stavamo zitti

Tn: ehm adesso quanti anni hai?

Waka: 23, tu?

Tn: adesso ne ho 16

Il mio tentativo di iniziare una conversazione fallí miseramente

Abbassai lo sguardo e ogni tanto lanciavo delle occhiate a Wakasa, poi però decisi anche di guardarmi intorno notando una foto appesa al muro

Mi alzai dal divano andando verso quella foto, avvucinandomi notai meglio i dettagli

Erano quattro ragazzi con una divisa nera, simile a quella della Toman ma al contrario c'era scritto Black Dragon prima generazione

Uno di quei ragazzi lo riconobbi, era Wakasa, aveva i capelli bianchi rispetto ad adesso

Un altro invece aveva i capelli neri tirati all'indietro con una cicatrice sull'occhio sinistro

Il ragazzo accanto era pieno di muscoli e aveva la pelle leggermente scura e l'ultimo ragazzo assomigliava molto a Mikey, di viso, solo che aveva i capelli neri con un'accounciatura schifosa intoltre teneva in braccio una bambina

Waka: da giovane ero un vero figo

Tn: mh?

Wakasa abbassò lo sguardo verso di me osservandomi

Waka: non ti ricordi? L'avevamo scattata un mese dopo che ti abbiamo conosciuta, ci sei pure tu non vedi?

Indicò la bambina che era in braccio al ragazzo dai capelli neri

Waka: sai per Shin eri praticamente sua sorella minore... Lo aiutavi a prendersi cura dei suoi fratellini, Mikey ed Emma, ti voleva un mondo di bene...

Lanciai un'occhiata a Wakasa che continuava a guardare la foto in modo nostalgico

Waka:... Gli è crollato il mondo addosso quando gli ho detto che non eri ancora tornata a casa specialmente quando non ti sei fatta viva il giorno successivo, tanto meno per le settimana che sono seguite dopo che nessuno di noi riusciva a trovarti

La voce di Wakasa si stava facendo man mano più tremolante come se stesse per piangere, l'unica cosa che riuscì a dire era una serie di "scusa" "mi dispiace"

Sentivo che anche i miei occhi stavano pizzicando, le lacrime volevano uscire

Alzai la testa guardando il soffito

Non voglio piangere... Non devo piangere!

Mi ripetei questo in testa ma quando lanciai l'ennesima occhiata a Wakasa notai che stava guardando in basso, i suoi capelli lunghi gli coprivano il volto

Sta... Piangendo?

Asciugai quel poco di lacrime che avevo agli occhi e avvicinai la mano ai capelli di Wakasa mettendoglieli dietro l'orecchio

Lui alzò lo sguardo su di me, aveva gli occhi rossi e alcune lacrime gli rigavano il volto

Non avrei mai pensato di vederlo piangere

Ci guardammo in silenzio per un po' poi lui si asciugò le lacrime e si ricompose come se nulla di tutto ciò fosse mai successo

Adesso era il solito Wakasa

Waka: ti riaccompagno a casa

Si voltò e andò all'ingresso dell'appartamento, si era seduto a terra per mettersi le scarpe, mi stava dando le spalle

Mi inginocchiai dietro di lui e lo abbracciai appoggiando la fronte sulla sua spalla

Lui si irrigidí al contatto ma subito dopo iniziò a rilassarsi

Tn: perdonami per quello che è successo qualche anno fa... Non lo fatto apposta... Mio padre... Lui mi aveva trovata... Ed io... I-io... I-io lo ucciso... Per questo non mi avete visto per anni... Ero in riformatorio

Waka:...

Wakasa mise le sue mani sulle mie scostandosi dall'abbraccio

È arrabbiato perché ho ucciso qualcuno?

È deluso perché pensava che non ero quel tipo di persona?

Wakasa mi guardò con uno sguardo serio negli occhi

È ovvio che è arrabbiato

Chiusi gli occhi abbassando lo sguardo, pronta a beccarmi una sgridata di quelle che non si dimenticano nella vita

Ma tutto ciò che sentí fu una risata