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Storia richiesta da: danxtrr
Tn Flashback ( 5 anni )
Papà: TN VIENI QUI CAZZO
Tn: arrivo!
Uscí di fretta dalla mia stanza e corsi in soggiorno dove c'era il mio papà
Tn: che c'è Papà?
Mio papà mi tirò uno schiaffo che mi fece cadere a terra
Mi tenni la mia mano sulla guancia, guardando mio padre con un po' di lacrime agli occhi
Papà: QUANTE CAZZO DI VOLTE TI HO DETTO CHE DEVI CHIAMARMI PADRE E NON PAPÀ?!
Tn: scusami...
Papà: E DAMMI DEL LEI!
Abbassai lo sguardo... Non mi piaceva far arrabbiare mio Padre
Tn: mi scusi Padre...
Papà: guardami negli occhi quando mi parli! Tsk...
Mio padre se ne andò senza chiedermi che cosa volesse...
Tornai nella mia stanza e risalí sul mio letto abbracciando il mio unico Peluche n/p
Tn: perché pap- mio padre mi tratta così? Io non lo so
(Tn)n/p: "ci sono io con te Tn!"
Tn: grazie N/p
Sorrisi tra me e me... Sapevo che N/p non poteva davvero parlare... Sentivo una senzazione di vuoto dentro di me... Ma facendo finta di parlare con n/p mi passava e tornava tutto normale...
Il mattino seguente mio fratello entrò nella mia stanza
Izo: sveglia sfigata devi andare alla scuola per neonati
Tn: grazie fratellone
Mi alzai dal letto, come sempre preparai la mia colazione, mio padre stava ancora dormendo e Izo stava già andando alla sua scuola, faceva la seconda media mentre io l'ultimo anno di asilo
Dopo aver fatto colazione mi cambiai, sempre da sola, e presi il mio zainetto per poi incamminarmi verso l'asilo
Uscendo di casa notai una cosa... Stava nevicando!!
Alzai il cappuccio della mia giacchina ed iniziai ad incamminarmi
Al contrario dei miei compagni io ero l'unica ad andare a scuola da sola, gli altri erano sempre accompagnati dalla loro madre o dal loro padre
Imboccai una delle vie che percorrevo finché un signore mi avvicinò
Signore: ehi bambina dove sono i tuoi genitori?
Tn: mio padre è casa
Signore: così vai a scuola da sola? Come una bambina grande?
Tn: penso di sì
Signore: se vuoi ti accompagno io
Il signore fece cenno verso una macchina...
Tn: no grazie, faccio in tempo anche a piedi
Signore: sei sicura? Così arrivi prima e avrai più tempo per giocare non pensi?
Tn: effettivamente... Va bene allora
Il signore aprí la portiera della macchina e io stavo per salire
X: ehi ferma!!
Mi voltai verso la voce, era un bambino dai capelli bianchi, gli occhi viola e la carnagione un po' scura
Accanto a lui una bambina bionda, sembrava più piccola, anzi lo era.
Signore: c'è qualche provlema bambino?
X: sì, il mio problema sei tu! È la quinta volta che ti dico di smetterla di attirare delle bambine nella tua lurida macchina
Signore: non so di che parli
Vidi il volto del bambino farsi sempre più arrabbiato, mise dietro di se la bambina bionda e iniziò a correre verso il signore
Anche se era un bambino aveva una forza incredibile...
Che figo
Il signore cadde a terra era semplicemente svenuto
X1: sei stato fortissimo fratellone!
X: ahahah grazie Emma
Il bambino venne verso di me e mi fece scendere dai sedili della macchina
X: non devi mai accettare il passaggio degli sconosciuti... Non te lo hanno detto i tuoi genitori?
Tn: mio padre non me lo ha mai detto
X: ci credo! Ti fa andare pure a scuola da sola!
Tn: grazie per prima
X: di niente, quel tipo ci aveva provato pure con Emma
Emma: già! Ma il fratellone Izana è arrivato subito!
Izana: dovevi stare attenta anche tu Emma... Forza vi accompagno all'asilo
Tn: perché? Tu non vai all'asilo?
Izana: io sono già in prima elementare
Izana accompagnò me e sua sorella all'asilo e poi se ne andò nella sua scuola
Da quel giorno iniziai ad andare all'asilo assieme ad Emma e ad Izana, diventammo anche amici!
Skip time
Oggi iniziavo la seconda elementare mentre Izana la terza ed Emma era all'ultimo anno di asilo
Come sempre aspettai i miei die amici
Emma: Tn-chaaan!
Emma mi abbracciò mi prese per mano
Tn: ehi Emma
Izana afferrò l'altra mano di Emma e l'accompagnammo all'asilo
Successivamente andammo alla mia scuola elementare e poi lui andò alla sua
Finite le lezioni però, dopo essere tornata a casa, mio padre mi tirò uno schiaffo
Padre: FAI GIÀ LA TROIA ALLA TUA ETÀ?! COSA CREDI?! IZO MI HA DETTO CHE UN RAGAZZINO TI HA ACCOMPAGNATO A SCUOLA!
Tn: mi dispiace, non lo farò più
Padre: Sarebbe meglio per te!
Mio padre se ne andò in camera sua assieme ad una bottigli di birra mentre mio fratello si avvicinò per provocarmi e farmi arrabbiare... Stranamente questa volta ebbi da ribattere
Tn: perché glielo hai detto? Erano solo un mio amico
Izo: che?! Tu che mi rispondi? Nonono non va bene
Mi tirò uno schiaffo
Izo: vedi di rimanere al tuo posto bastardina
Un altro schiaffo.... Un altro ancora... E ancora... E ancora e ancora... Eancoraeancoraeancora....
Quando mio fratello se ne andò in camera sua per giocare con i videogiochi notai tutti i lividi che avevo sia sul braccio che sulle gambe ma anche in viso...
Forse finché non passano questi lividi dovrei rimanere a casa...
I giorni passarono finché non arrivai ad un limite... Non riuscivo più a sopportare quando mio padre e la sua amante litigavano per una cavolata... Così uscí di fretta di casa...senza badare se avessi le scarpe o meno, oppure il giubbotto...
Andai in un parco in cui andavo spesso, mi nascosi nella casetta dello scivolo...feci passare il tempo osservando la neve cadere a terra
X: così prenderai freddo scema
Questa voce...
Tn: Izana
Izana: si, quello è il mio nome... Allora perché sei uscita senza scarpe? Vuoi forse ammalarti?
Tn: avevo fretta
Izana: così di fretta da dimenticarti della tua salute?
Tn: tanto a nessuno importa se sto bene
Ecco... L'avevo detto... Ciò che pensavo ma che non volevo accettare... A nessuno importava di me
Izana: se a nessuno importa di te allora perché Emma non vede l'ora che la riaccompagni a scuola?
Tn: quindi importo solo ad Emma
Izana: anche a me, dopotutto sei mia amica... Ora raccontami? Cosa sta succedendo? Cosa sono quei lividi?
Notai che nelle caviglie si intravedevano sei segni violacei... Anche nel polso era così... Dovrei raccontargli tutto...
Angolo autrice:
Izo:
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