Capitolo 20
Bakugō venne portato all'ospedale e appena T/N lo vide si rincuorò del fatto che stesse bene.
D'altro canto Bakugō non è uno che si fa sconfiggere cosí facilmente.
Dopo qualche giorno T/N poté ritornare a casa, dato che l'avevano dimessa dall'ospedale. Ovviamente il preside Nezu aveva fatto in modo che la loro classe non andasse a scuola per un paio di settimane cosí da poter far tranquillizzare gli studenti.
Purtroppo, peró, non tutti lo erano.
Qualche giorno prima della riapertura della scuola per le due classi, gli insegnanti All Might e Eraserhead visitarono di casa in casa tutti i loro alunni per poter chiedere il permesso ai genitori di farli stare nei dormitori scolastici.
T/N non ne sapeva nulla, dato che non poteva più uscire di casa per incontrare qualche suo amico, o Bakugō.
Quindi il giorno in cui arrivarono fu una grande sorpresa per lei. Ma non fu una cosa positiva. Ansia e paura le pervasero il corpo facendo in modo che persino la sua solita espressione gelida cambiasse in una preoccupata.
E si preoccupó ancora di piú quando vide che assieme agli insegnanti c'era anche Rafael.
Appena loro suonarono alla porta lei ci si fiondó senza neanche farselo dire dai suoi genitori.
Aizawa: Ciao T/C. Come ti senti?
T/N: ... sto bene... cosa ci fate voi qui...?
All Might: Siamo venuti qui personalmente per convincere tutti i genitori dei nostri alunni a farli aderire ai dormitori scolastici! È per la sicurezza dei nostri studenti!
T/N: ... oh...
T/N li fece entrare e i suoi genitori, appena li videro, cambiarono completamente espressione. Erano rare le volte in cui T/N li vedeva cosí felici e smaglianti.
Rafael: Scusate se disturbo, ma mentre voi fate il colloquio, potrei parlare da solo con T/N?
Il padre acconsentí lanciando sguardi sospettosi. Quel tizio sapeva fin troppe cose, lo aveva capito.
Cosí, All Might, Eraserhead e i genitori di T/N si sedettero in salotto a parlare, mentre T/N e Rafael uscirono dalla casa facendo due passi. Era da giorni che lei non usciva.
Rafel: Allora. Come sono andati questi giorni?
T/N non rispose, e trattenne un sospiro. Non voleva piú rispondere alle sue domande.
Rafael: So che non mi conosci. Ma ho bisogno di sapere se vuoi una mano!
T/N: chi ti ha detto che io voglio una mano...?
Rafael: Il tuo insegnante. Aizawa. Anche il tuo amico... Kirishima, giusto? E anche gli altri tuoi compagni. Anche una ragazzina invisibile.
T/N: hagakure...
Rafael: proprio lei. Senti, loro vogliono renderti felice. Perché tu non vuoi essere aiutata?
T/N continuava a non rispondere e a tenere la testa bassa. La stava mettendo sotto pressione e in soggezione.
Dopo qualche altro attimo di silenzio Rafael tiró fuori il telefono e digitó qualcosa sopra. Attese un secondo e sorrise verso lo schermo.
Questa sua strana azione insospettí e incuriosí T/N tanto da farla avvicinare per vedere lo schermo.
Rafael giró il telefono e...
C'erano tutti! Tutta la sua classe era presente su un unico cellulare! Appena tutti la videro le sorrisero e la salutarono calorosamente (ovviamente tutti tranne Bakugō).
T/N: ... ma che significa...?
Rafael: Significa che loro ti sostengono, sono tuoi amici. Possono darti loro una mano. Se hai paura di confidarti con me, puoi sempre farlo con loro-
Si sentí un esplosione dall'audio del telefono e Bakugō spuntò fuori come un fungo.
Bakugō: CHE CAZZO DICI?! T/N NON HA PAURA DI NIENTE E DI NESSUNO! IDIOTA!
Kirishima: Bakugō calmati... Comunque sono d'accordo anche io! T/N non ha paura di nulla!
Todoroki: Già. Lei è forte.
T/N guardó il telefono stupefatta. Come potevano essere sicuri che fosse cosí forte? Era molto strano per lei sentire belle parole. Specialmente dopo quella settimana.
In un secondo tutte le facce sullo schermo divennero piene di stupore, persino quella di Rafael. T/N si chiese il perchè di tutte quelle espressioni... e dopo poco capí.
Qualcosa di caldo stava scendendo dai suoi occhi. Erano lacrime. Lacrime amare. Lacrime piene di rabbia, tristezza, malinconia. Finalmente si sentiva al sicuro, si sentiva amata veramente. Finalmente aveva qualcuno di cui poter fidarsi. Finalmente.
Si giró di scatto dando le spalle a tutti cercando di asciugarsi le lacrime, ma loro non volevano cessare. Rimase lí per qualche minuto, continuando ad asciugarsi gli occhi anche se questi, qualche secondo dopo, tornavano bagnati.
Non le scappò neanche un singhiozzo. Piangeva soltanto. Ma bastó a toglierle un grandissimo peso di dosso. Anche se non era ancora tutto.
Rafael ringraziò i compagni e chiese a chi non volesse piú partecipare di disconnettersi. Ma nessuno lo fece. Erano tutti preoccupati e curiosi per lei.
Appena si riprese del tutto, T/N si diede una veloce asciugata con le maniche e si giró verso Rafael.
T/N: di che cosa vuoi parlare...?
Lui sorrise dolcemente e appoggiò il telefono in modo che i compagni potessero vedere. A questo punto si avvicinò a T/N, che indietreggiò.
Rafael: Tranquilla, non ti faró nulla! Ti fidi di me?
T/N: ... sí...
Rafael: prometto di aiutarti a rendere la tua vita migliore!
Nel frattempo...
Aizawa: Ed è per questo motivo che dovreste far venire T/N nel nostro dormitorio che è dotato di sistemi di sicurezza all'avanguardia. È per evitare che i villain-
Il padre lo interruppe sorridendo
Padre: Ma lei è al sicuro qui.
Aizawa: ... Ma nella nostra struttura lo sarebbe ancora di piú... quindi vorremmo che voi firmaste-
Madre: Noi non firmeremo nulla!
Padre: T/N è più al sicuro qui che lí. In più possiamo tenerla d'occhio per la sua malattia.
Aizawa: Malattia? Non me ne ha mai parlato.
Padre: Ah no? Prende delle pastiglie apposite perchè è schizofrenica.
All Might: Lei. Schizofrenica. Mi sembra un po' strano.
Padre: È la veritá! Prende dei medicinali apposta!
Aizawa: Beh, potrei controllarla io, non c'ènproblema.
Padre: Preferisco tenerla io.
Dopo questa frase il padre cercó di invitarli ad uscire dalla loro casa. Sembrava un po' spazientito e preoccupato.
Aizawa: Se lei non firma, tutto il nostro lavoro sará nullo. Basta una sola di persona che dice no per annullare tutto. Sta mettendo in pericolo la vita dei compagni di classe di T/N.
Padre: E chissenefrega!
Aizawa lo guardò un po' disgustato. Si giró verso All Might e gli afferró il braccio trascinandolo fuori.
Aizawa: Andiamocene. Ora capisco di cosa ha paura T/N.
Al padre di T/N mancò il fiato per un attimo. Attese che Aizawa se ne andasse e guardó la madre.
Padre: COME HA POTUTO?!
Da T/N e Rafael
Rafael fece sedere T/N su una panchina mentre i suoi compagni continuavano a guardare.
Rafael: Posso entrarti nella testa?
T/N: ... eh?
Rafael: Vorrei vedere i tuoi ricordi
T/N: ... no.
Rafael: Per piacere! Se non collabori non ti posso aiutare!
T/N: non puoi fare qualcos'altro? ci sono anche cose private...
Rafael: È l'unico modo.
T/N esitó un secondo. Avrebbe davvero lasciato entrare uno sconosciuto nella sua testa? Ma voleva davvero che qualcuno la aiutasse...
Rafael: Allora?
T/N: ... ecco...
<< Sorry, I just try to survive>>
Heylá!!
Anche oggi ho aggiornato... che fatica! Fa troppo caldo ;-;
Datemi una mano per sopravvivere... apriró una petizione per farmi regalare una vasca piena di ghiaccio ogni giorno :D cosí mi ci fiondo dentro... me la immagino giá 🤤...
comunque. Spero che la storia vi stia piacendo! Sta arrivando veramente alla fine (finalmente...) cosa deciderá di fare T/N? Eh?? Voi cosa fareste?
Va beh, ciao.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro