"Voglio che ti metti con me..."
"neanche per sogno!! Ho già ferito Marinette troppe volte!"
"Fammi finire. Approposito di Marinette, dovrai metterti con me e dimenticarla."
"No... No, non lo farò! Le ho promesso che non l'avrei dimenticata MAI!!!"
"Ok, se la metti così... tutta Parigi saprà chi è ChatNoir! Hai poco tempo per decidere. O lei, o la tua identità segreta."
Non sapevo cosa fare. Dimenticare Marinette sarebbe stato lo sbaglio più grande della mia vita... ma se rifiuto sarà la mia rovina. No, non posso farlo.
"V-va bene. Accetterò."
"Perfetto!! Ora andiamo mio piccolo Adrienuccio, abbiamo qualcuno da far ingelosire!"
"No, devo tornare a casa. Mio padre mi aspetta, parleremo domani."
"Va bene"
Perché l'ho fatto... dovevo lasciare che svelasse la mia identità, Marinette per me è piú importante della vita stessa... ma quel che è fatto è fatto, purtroppo. Appena arrivai a casa  non salutai nemmeno mio padre, mi chiusi in camera sbattendo la porta e mi lasciai cadere sul pavimento. Cosa avevo appena fatto? Sono stato un codardo, uno stupido. Plagg uscì dalla mia tasca e mi disse: "una promessa è più importante della tua identità segreta? FAI SUL SERIO?" Non riuscii a rispondere. In quel momento volevo solo tornare indietro e rifiutare la chiamata da Chloe. Mi misi subito sul letto, cercando di dormire senza  ottenere risultati. Quella risposta... ho accettato di dimenticare Mari per una stupida identità segreta... mi sdraiai e miracolosamente mi addormentai. Quando mi svegliai trovai mio padre preoccupato che mi guardava, e appena aprii gli occhi mi chiese: "Adrien, non ti avevo mai visto piangere... qualcosa ti tormenta?"
Stavo piangendo veramente! Non è mai successo!!
"No papà, ho solo fatto un brutto sogno... tutto qui"
Dissi, lui annuì e se ne andò. Appena chiuse la porta scoppiai nuovamente in lacrime, Non riuscivo a crederci ancora. "Oohh e andiamo, da quando Adrien Agreste è così sentimentale? Dovresti ringraziare il cielo perché sei stato intelligente a non rifiutare!" Mi disse Plagg. Non riuscivo più a trattenermi e gli urlai: "PLAGG, COSÌ NON AIUTI! È MEGLIO CHE STAI ZITTO!" Finché non vidi una farfalla nera volare verso di me, era di sicuro un' akuma, così mi calmai e la catturai prima che potesse farmi qualcosa. Fortunatamente me n'ero accorto, non mi sarebbe assolutamente piaciuto essere akumizzato proprio in quel giorno orribile. Quando riappoggiai la testa sul cuscino sognai una cosa che mi ha tenuto sveglio per tutta la notte...
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SLAVE! Piaciuto il plcapitolo? :3 e niente, gudbai :D