Erin pov's

<Possiamo passare in ospedale?> annuì prima di chiedere

<Non ti senti bene?>

<No, stiamo benissimo. Ma vorrei andare a trovare Owen...>

Accese il motore e partimmo, alla radio passarono Locked Away la mia canzone preferita, nella mente la canticchiavo mentre sentivo addosso lo sguardo divertito di Jay.

In ospedale, il mondo mi crollò addosso.

La squadra di Owen era tutta lì, come se mi avessero aspettato, gli occhi gonfi e rossi, abbracciati l'un l'altro. Erano incerti, dovevamo dirmi qualcosa, ma non volevano.

<Forza cosa dovete dirmi?> sbottai.

<Owen...> Alex aveva la voce impastata dal pianto <Owen è morto>

La testa iniziò a girare, le voce diventarono sempre più soffocate, le persone intorno più sfocate e il pavimento sotto di me scomparve.
Delle braccia possenti mi presero in braccio, un letto sotto di me e un liquido freddo e l'ecografo lo sparge su tutta la mia pancia.

Lentamente riaprii gli occhi e mi guardai attorno. Vidi la figura del dottore e quella di Jay che era di fianco a me stringendomi la mano.

<Ehi bimba ti sei svegliata...> mi posò un bacio sulla fronte.

Guardai l'ecografia e lui mi rassicurò sul fatto che la bambina stesse bene e che ra solo un controllo di routine visto che avevo avuto quel mancamento. Poi le parole di Alex riaffiorarono nella mente e gli occhi si appannarono.

<Owen... Owen> dissi con voce spezzata.

<Lo so, bimba. Lo so.> replicò lui stringendomi in un abbraccio.

Il dottore, che era Will, mi pulì la pancia e mi guardò con uno sguardo dispiaciuto, ma al tempo stesso contento.

<Ragazzi, la bambina cresce bene, il mancamento è stato causato dal troppo stress e dalla notizia che avevi appena ricevuto. Voglio che tu sappia che mi dispiace tanto, ma devi assicurarmi che da ora fino alla nascita starai calma al lavoro. Niente interventi sul campo>

Sorrisi con sguardo complice di Jay, mentre quest ultimo rideva di gusto.

In auto rimanemmo in silenzio finché non fu rotto dal mio pianto ininterrotto.