Erin pov's

Non ci credo! Seriamente mi aveva lasciato al distretto?! Capivo che ero incinta, ma incinta non significa essere ammalati!

Che cazzo poteva succedere?! Dovevamo andare a perlustrare una zona, non imbattersi in una sparatoria all'ultimo sangue!

La Platt e Burgess salirono le scale e la prima esclamò vedendomi così:

<Che è successo? Sei nera in volto!>

<Indovinate un po'?! Mi hanno Lasciata di nuovo in panchina. Io non ce la faccio più! Okay che sono incinta, ma per andare a perlustrare un furgoncino... Mica devono imbattersi in una sparatoria!>

<Erin calmati. In volto sei violacea e non fa bene ne a te che alla bambina. Lo so che sei stanca di essere trattata diversamente, ma pensa che fra quattro mesi la terrai sulle braccia.> si intromise Kim

<Sì, hai ragione. Ma che facciamo?>

<Per esempio aiutarci a guardare dei video di una telecamera del luogo dove è la squadra.> Proseguì la Platt

<Perfetto>

Mezz'ora dopo eravamo sedute a tre scrivanie diverse che guardavamo attentamente le riprese, quando una figura femminile mi si piazzò davanti.

<Saresti pregata di rispondere alle telefonate e ai messaggi> iniziò facendo un colpo di tosse finto per richiamare la mia attenzione.

<Sto lavorando>

<Erin Lindsay mi vuoi ascoltare?> alzai lo sguardo <Ci vieni stasera alla solita cena della rimpatriata con le mie amiche?>

<Ci sono anche Silvia e Arianna, vero? Perché se no posso farne anche a meno.>

<Sì, ci saranno. Allora?>

Acconsentii. Le altre due mi guardarono da sopra il computer aspettando una spiegazione che arrivò solo dopo aver avvertito la squadra di un sospettato.

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Qualche ora più tardi

Avevo deciso di indossare una canotta bianca con un paio di pantaloni sportivi

Eravamo in macchina e Jay chiese con un tono abbastanza incazzato:

<Ma non è che potremmo inventare una scusa e starcene a casa tutti e tre insieme? Magari guardare un film?>

<Mi piacerebbe molto, ma ho come la sensazione che se la saltiamo posso ritenermi morta> sorrise e alzò lo sguardo nello specchietto per osservare Adam che sorrideva.

Quando gli avevamo detto che avrebbe avuto una sorellina era corso ad abbracciarci per quello che poteva fare.

<La strada è tranquilla?> chiesi all'auto della scorta davanti