"Positivo. Positivo! Aspetta che era positivo?!" Non potevo crederci. Ero veramente incinta, avremmo avuto un bambino! Non stavo più nella pelle, cercai di ricompormi prima di andare di là da Jay, ma non raggiunsi il mio scopo perché mi era rimasto, stampato in faccia, un sorriso enorme che notò subito. Dovetti inventare una scusa che funzionò senza lasciare sospetti.

<Potete uscire , devo parlare con Erin> era un ordine bello e buono. Assicuratasi che i due uomini fossero abbastanza lontani proseguì <Ti conosco molto bene e quando ti tormenti il dito indice c'è qualcosa. Devi dirmi niente?>
<Beh... Stamattina... Ho fatto il test di gravidanza e risulta positivo.>
<Ma è fantastico!> esclamò <Jay lo sa?>
<Non ancora, non so come dirglielo>
<So per certo che Jay, in qualsiasi modo glielo dirai, sarà contentissimo. Ho visto quando c'erano i tuoi nipotini come ti guardava quando li prendevo in braccio e ho visto anche come li aiutava quando chiedevano aiutino e come gli si illuminavano gli occhi.
Quindi, ripeto, che puoi dirglielo in tutti i modi possibili. Dai ora falli rientrare così vedete tutti il piccolo Jay>
<Grazie> aprii la porta e feci cenno di entrare
<Ma cosa dovevate dirvi i segreti di pulcinella?> domandò Ruzek scherzando
<Cose da donne> rispose la fidanzata rivolgendosi uno sguardo d'intesa. Nella stanza entrò la culla con il piccolo Jay. Era un amore. Kim lo fece prendere in braccio a Ruzek, che dopo averlo contemplato altre quaranta volte dicendo che era la sua fotocopia e facendo roteare gli occhi della moglie per la disperazione, lo passo a me e poi a Jay.
Sì, sarebbe stato un padre perfetto.