C'era il caos più totale. Barelle a destra e a sinistra, macchine della polizia che arrivavano una dietro quell'altra, vigili del fuoco di metà caserme dell'intera città e poi la mia vecchia squadra. L'Intelligence. Da quando ero entrata in questa Task Force dei federali continuavo a chiedermi se avessi fatto la scelta giusta, se la morte della mia amica mi avesse fatto scegliere troppo frettolosamente. Durante tutta la riunione informativa sul caso, lo guardavo.Jay Halstead, il mio vecchio collega, quel magnifico ragazzo con gli occhi azzurri verdastri che amavo tanto, ma che per una regola messa da Voight era proibito. La mia nuova squadra arrivò alla casa di McGregor dopo l'Intelligence che lo aveva già ammanettato. Lo portammo al distretto, quando il Sergente Trudy Platt mi vide venne ad abbracciarmi cosa che era molto strana per lei. Di sopra, fuori dalla sala interrogatori ci fu una grande litigata su chi e come dovevano interrogarlo e se dovevamo concedergli un accordo nell'eventualità lo avesse chiesto. La conclusione arrivò grazie a me quando diedi libero campo a Voight e Antonio Dawson, riuscirono a fargli dire il motivo di quel gesto e più o meno  la posizione dell'altra bomba. Il gesto che aveva compiuto era dato dal fatto che da piccolo era in macchina con i suoi genitori e il fratellino, quando un camion sbandò e tamponò la sua auto che andò fuori strada. I genitori morirono sul colpo, il fratellino in ospedale. Lui rimase lì fino alla mattina successiva perché lo zio paterno stava arrivando. L'altra bomba si trovava in uno dei palazzi vicino al Cloud Gate, come se ce ne fossero pochi e sarebbe esplosa tra meno di un'ora. Il tempo stringeva, ma della bomba nessuna traccia, io e Turner,il mio superiore, salimmo sul tetto del 4° palazzo e c'è la ha trovammo davanti. Avvisammo gli artificieri che la disattivarono appena in tempo facendo sudare freddo tutti i presenti. Con Turner tornati alla nostra sede dove ebbi una discussione sul perché avessi dato libero potere a Voight e ai suoi colleghi. Non sapevo cosa rispondere, lui mi anticipò:
<Te lo dico io. Tu hai lasciato la tua mente, il tuo cuore lì in quel distretto, ma adesso sei in un'altra unità e devi pensare che domani partiamo per il Perù quindi voglio che sia al massimo.> A quel punto non ci vidi più e dissi arriabbiata:
<Hai ragione, ho lasciato me stessa al distretto 21. Trovati qualcun altro perché io torno all'Intelligence> gli porsi pistola, distintivo e uscii dalla porta sollevata per ciò che avevo fatto.