Capitolo 11
La mattina seguente mi svegliai prima del solito. La sveglia segnava un quarto alle tre, mi alzai appoggiandomi al gomito, guardai la sua chioma bionda avvolgere il cuscino, le accarezzai il volto e al contatto la vidi sorridere. Si girò sul fianco destro e capii che si stava svegliando, aprì un occhio e le sussurrai all'orecchio:
<Buongiorno amore>
<Buongiorno>ripetè lei ancora assonnata <Che ore sono?>
<Le 3:55> fece una faccia perplessa e mettendosi le mani sul volto disse qualcosa di incomprensibile <Hai freddo?> si sfregava freneticamente le spalle per riscaldarsi.
<Sì>la portai più vicina a me <Grazie. Hai notizie di Burgess?>
<No, ma ascoltami bene: Kim Burgess non morirà capito?>. L'occhio si puntò su qualcosa che spuntava fuori dalla sua borsa e quando vidi cos'era dovetti sforzarmi per non scoppiare a ridere. <E questo cos'è?>
<È il mio peluche...> tenevo una mano sulla bocca per bloccare la risata <Me lo aveva regalato papà prima di andarsene>
<Guardami> le dissi vedendo che scompariva il sorriso che amavo <È un regalo bellissimo. Sai, io penso che sia contento di dormire con noi...> glielo passai e lo appoggiò di fianco a sé. Rimettendomi a letto li portai entrambi più vicini e iniziando con qualche bacio sul collo ricominciammo a fare l"amore. Prendevamo servizio alle sette quindi se volevamo andare a fare un po'di jogging dovevamo svegliarci alle cinque e mezzo. Così fu. Indossava dei leggins da far paura perché le fasciavano il sedere in un modo sexy, cosa che mi fece perdere completamente la lucidità se poi ci aggiungevamo la grazia della corsa potevo dire che facevo invidia a un drogato. Però dovetti ricompormi perché se mi comportavo così al lavoro potevo considerarmi morto. <Voi due> affermò la Platt appena varcammo la soglia del distretto <questa settimana calmi con i modi di fare perché ci sarà la commissione a controllare l'intero lavoro e ogni singola persona. A e comunque dopo dovete fare la fotografia per il nuovo badge>
<Ok> replicai scocciato. Se c'era una cosa che non sopportavo oltre a dover fingere di non provare niente per Lindsay era dover fare la foto per il badge. La commissione non era ancora arrivata al distretto e quindi potevamo farci tutte le battute che volevamo. Mi sedetti alla scrivania e iniziai a controllare i vecchi fascicoli, pensando alla notte passata e a quanto avrei voluto prenderla e baciarla.
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