Cap. 84 Nausee
Mi controllo allo specchio, di profilo e sbuffo infastidita. La mia pancia non è mai stata piatta, per carità, ma ora è tesa e sporgente in maniera sospetta. Niente di così evidente per chi non lo sa, ma a me sembra già un palloncino e sono costretta a mettere t-shirt e maglioni della mia me precedente, ampi, comodi e provvidenziali.
Dal letto, Connor mi guarda sorridendo ed io lo odio. Sono irritata oltre ogni dire, i jeans mi stringono, ho fame, sonno e mi scappa la pipì.
Mi raggiunge e si abbassa per annusarmi il collo, come al solito, mentre le mani scendono a circondarmi il ventre.
Ci guardiamo attraverso lo specchio e nonostante l'irritazione sorrido felice. Pur rimanendo il Connor di sempre, è diventato più dolce e attento, si è messo a studiare con impegno, dice che è necessario che vada al college e che ne esca bene se vuole mantenere la famiglia.
Famiglia.
Una parola che racchiude un universo.
E di questo universo faremo parte noi e i nostri bambini. Non vedo l'ora e al contempo ho una paura fottuta.
Non siamo tipi da metter su famiglia a diciassette, diciotto anni.
Io sono una secchiona sfigata, che fino a poco tempo fa divideva il suo tempo fra libri e Play Station ed era vergine e imbranata.
Lui è il capitano della squadra di football, che fino a poco tempo fa divideva il suo tempo fra ragazze adoranti e gli allenamenti e non dava nessun significato alla parola famiglia.
Riusciremo a tirare fuori qualcosa di buono da questa situazione? A parte i bambini ovviamente.
I nostri amici sono al settimo cielo, beh non proprio tutti, e stanno già organizzando il matrimonio del secolo. Da una parte mi sento coccolata e protetta dall'altra ho Allyson, Moira e il gruppo di Paul che non mi hanno perdonato la denuncia e le relative conseguenze.
Non l'ho confidato a nessuno, nemmeno a Connor o Audrey, ma ho paura. Paul ha uno sguardo freddo e cattivo e ho l'impressione che voglia farmela pagare e se per gioco mi ha mandato all'ospedale, non oso pensare a cosa possa farmi se vuole punirmi davvero.
A volte leggo tracce di paura anche in Allyson e per un brevissimo istante riesce a farmi pena, poi per fortuna ricordo tutte le angherie passate e torno in me.
In questi momenti però non riesco a fare a meno di ripensare all'avvertimento di Derek, di tanto tempo fa, di stare attenta. Perché mi disse così? Aveva previsto questo sviluppo?
Connor alla fine mi ha raccontato la storia di Claire Bishop, la ragazza che andava a letto con lui e Derek contemporaneamente. Ma è una storia che zoppica, manca qualcosa, non so cosa e non so se è importante, ma capisco che per uno spettatore esterno, che ora conosce le parti in causa, sia più facile accorgersene.
Soprattutto non so se riuscirò mai a saperlo, visto che l'unico che potrebbe spiegare tutto non parla.
Lei era conosciuta a scuola come la ragazza più fuori di testa di tutte. Andava con chiunque, i pompini nei bagni erano all'ordine del giorno, l'eccesso in ogni sua forma era il suo segno distintivo. Era molto amica di Paul ovviamente, oltre ad andarci a letto era una cliente fissa per le canne e vai a sapere per cosa altro. Ovvio che un ragazzo come Connor ne abbia approfittato, uno senza troppi scrupoli, che non gli pareva vero di farsi una più grande e con questa reputazione. Meno ovvio che ne abbia approfittato uno come Derek, così serio e posato e che addirittura l'abbia messa incinta per poi abbandonarla. Lei disperata, si sarebbe trasferita altrove, secondo la versione ufficiale. Qui non riesco più a credere alla storia. Devo riuscire a parlarne con Derek.
Sospiro. Non sarà facile e poi alla fine non deve nemmeno importarmene, sono cose del passato, lei si è trasferita ed io sto con Connor. Fine della storia.
Piuttosto, basta sognare ad occhi aperti e...
"Connor! Ma che stai facendo?" ansimo.
Perché nel mentre che io ragionavo sugli ultimi accadimenti e su quelli passati, lui ragionava con un'altra parte del corpo, parte che sta sfregando su di me e di cui ora sono del tutto consapevole.
Con gli ormoni impazziti che mi ritrovo è come sventolare un drappo rosso davanti al toro e il maledetto lo sa benissimo.
Come sa benissimo che non possiamo assolutamente farlo! E a causa sua, per giunta.
"Connor! Hai gli allenamenti! Sei già in ritardo." balbetto.
Nemmeno mi sente, la sua mano si è intrufolata nei miei jeans, io ho il cuore a mille, essere toccata da lui è sempre un'emozione fortissima, ma questa volta devo proprio farlo smettere o il coach mi odierà a vita. Con una forza di volontà che non mi aspettavo di avere, mi volto verso di lui e lo allontano.
"Smettila! Mi farai litigare con il coach e non voglio!"
Mi guarda con lo sguardo annebbiato dal desiderio, senza dire niente, quando arriva a questo punto è praticamente impossibile farlo ragionare ma per fortuna mio padre bussa alla porta.
"Ragazzi! Qualunque cosa stiate facendo, stop! Dobbiamo andare! Connor attento o il coach ti castra!"
"Papà! Scendiamo subito, vattene!" urlo di rimando.
Poi guardo sorridendo il mio amore che invece è molto contrariato.
Purtroppo, nel giro di un secondo, il mio sguardo amorevole si trasforma in sofferente e corro verso il bagno. Maledette nausee!
Non sto affatto bene, mi gira la testa e ho lo stomaco sotto sopra e se stasera voglio essere in grado di concludere quello che avevamo iniziato pochi minuti prima, è bene che me ne stia a casa tranquilla, anche se mi dispiace un casino visto che è una partita importante. Quando torno in camera gli basta un'occhiata per capire.
"Meglio così, io non avrò distrazioni e tu ti rimetterai in forze per stanotte." Mi bisbiglia all'orecchio abbracciandomi. Sorrido e rabbrividisco, non vedo l'ora. Lo abbraccio stretto mentre mi sistema a letto.
"Ti mando su Audrey, penso che si sacrificherà volentieri!"
"Sì direi di sì! Ci vedremo un bel film strappalacrime, senza i soliti commenti di voi maschi!" Ridacchio.
Lo guardo e sento il cuore scoppiare dalla felicità. Nonostante la situazione non sia delle più rosee, sono sicura che ce la caveremo. Il nostro amore è nato e cresciuto fra mille avversità, ora sta a noi dimostrarci all'altezza.
"Ok, allora vado. Spero di non fare tardi. Cristo Mallory! In così poco tempo mi hai trasformato in un pantofolaio! Per fortuna il sesso fantastico altrimenti..."
"Connor. Io mi fermerei qui se fossi in te e andrei! Altrimenti ti puoi scordare il sesso fantastico!" sbotto risentita. Non faccio in tempo a pensare che tutto andrà bene che se ne esce con una battuta delle sue. Stupida e irritante.
"Non ti arrabbiare, scherzavo. Penso che andrò in moto con tuo padre se non vieni, così saremo a casa prima. Sai, forse ci saranno pure i miei."
Lo ha detto con noncuranza, come se fosse una cosa da poco, ma io lo so che per lui è importantissimo. Sento un nodo alla gola. I signori Walsh, da quando io e Connor stiamo insieme e soprattutto da quando hanno saputo che sono incinta, hanno cercato di rimediare al loro comportamento di questi anni. Si sono resi conto di essere stati egoisti e aver mancato nel ruolo di genitori, di aver abbandonato il figlio in una fase fondamentale della crescita e stanno cercando di recuperare.
Ovviamente, questo è impossibile. Connor ne ha sofferto troppo per dimenticare e perdonare, ma è comunque contento del cambiamento, anche se non lo da a vedere. Per il momento i signori Walsh hanno deciso di rallentare con il lavoro, di gestirlo il più possibile da Apple Valley e a breve di aprire proprio uno studio qui. Questo significherà non avere più il prestigio del passato, ma avere una famiglia degna di questo nome. Non vedono l'ora che nascano i nipoti per fare i nonni.
Le ferite di Connor sono profonde e lente a guarire, ma sono fiduciosa. Tutti si stanno impegnando al massimo, alla fine tutto andrà a posto.
Mai avrei pensato di essere smentita poco dopo. E soprattutto non in quel modo.
NdA
Carissime, siamo quasi alla fine!
Scusate tanto per questi momenti di vuoto, ma questa mattina è stata proficua. Ho quasi pronto anche il prossimo capitolo che introdurrà al finale da altri punti di vista.
Dopo di che mancheranno uno o due capitoli conclusivi, devo ancora decidere, e l'epilogo che farà capire come intendo proseguire nel sequel.
Spero di avere ancora qualche lettrice interessata! Ci sentiamo nei commenti.
Grazie ancora a chi è arrivata/o fin qui. Un abbraccio e a domani pomeriggio con il prossimo capitolo.
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