Cap. 48 Non sono innamorato
Connor's pov
La guardo mentre con Audrey osserva in bacheca i temi estratti per la Spirit Week.
Quei leggings neri, con le Converse alte dello stesso colore, la slanciano e nonostante sopra abbia una t-shirt da uomo di Star Wars, i capelli raccolti e fermati con una matita e sia come al solito struccata, chiunque capiti nei suoi paraggi, non perde occasione per osservarla o addirittura per tentare un approccio.
Me ne sto buono, appoggiato al muro, con le mani in tasca anche se mi prudono e cerco di non invadere i suoi spazi. Sarebbe bello però, se lo facessero anche tutti gli altri. Non vedo l'ora che arrivi il ballo e che possa far capire a chiunque che stiamo insieme.
E una scena come questa non succederà più.
Certo, quando Alex comincia a farle il solletico, comincio a sentire un po' caldo ma molto opportunamente arriva Caleb a distrarmi.
"Amico, non vorrei dirtelo ma... sei proprio fottuto! Non ti ho mai visto così"
Già. Lo so. Ma per la prima volta in vita mia sto bene.
"Allora, ascoltami! Il tema di martedì sono le Hawaii. Ti prego, solo per questa volta... convincila a venire in gonnellino e reggiseno! Ti scongiuro!"
Ci metto un attimo a connettermi, sono distratto dal teatrino di Alex e Andrea, che ora si sta contorcendo fra le risate. Se quell'idiota non la smette immediatamente lo rispedisco in Inghilterra a calci.
Poi le parole penetrano nel mio cervello ed io mi giro di scatto verso Caleb guardandolo minaccioso.
Alza le mani sorridendo.
"Mi pare di capire che non sarà possibile"
"No, non succederà! Ma che vi prende a tutti? Avete deciso di farmi diventare matto?"
Scoppia a ridere.
"Sì, in effetti è così. Nessuno ti ha visto innamorato perso di una ragazza, perciò..."
Lo guardo come se gli fossero spuntate due teste.
"Io non sono affatto innamorato!"
Inevitabilmente la guardo e lei è tutta rossa per il gran ridere, i capelli si sono sciolti ed ora sono una cascata dorata che si riversa sulla sua schiena.
Innamorato? Figurati! Sono molto preso, questo è vero, ma addirittura innamorato!
Guardo Caleb e sto per ribattere quando mi anticipa.
"Ok, non sei innamorato. Ne riparliamo fra un po'"
"Sei fuori di testa" borbotto.
"Che fai nel weekend? Ci vediamo a casa tua come al solito?" mi chiede.
Che faccio? Non lo so. Ma non mi va di impegnarmi senza sapere cosa ha intenzione di fare Andrea.
Mi comincia a battere forte il cuore. Sono sicuro che lei non ha di questi scrupoli! Avrà già organizzato anche la prossima settimana senza pensare a me un solo attimo. Ed io sto pensando di tirare buca al mio migliore amico!
Sono caduto veramente in basso.
"Certo. Al solito, poi decidiamo il da farsi" rispondo.
Finalmente quella strega si gira dalla mia parte e si avvicina addirittura!
"Ciao Caleb. Allora... Old West, Hawaii, Pijama party e fra quelli proposti da Audrey hanno scelto Film Famosi, oltre ovviamente allo Spirit Day"
È euforica. Ha le guance rosse per l'eccitazione, gli occhi le brillano e ci manca poco che saltelli battendo le mani.
Eppure non mi sembra di averla mai vista partecipare alla Spirit Week, in passato.
Bravo Connor. Ci sei arrivato senza suggerimenti.
Ovviamente, per lei è una novità, non si è mai travestita in questi anni. Per motivi a me noti.
Vederla così felice, per una sciocchezza simile, mi riempie di tristezza. E' tutta colpa mia, le ho tolto anche questo piccolo divertimento. Bene, quest'anno è partito al massimo e farò in modo che prosegua così.
Se davvero ho deciso di farmi perdonare, devo pur fare qualcosa. Intanto ci pensa Caleb a dire scemenze.
"Dimmi piccola Mallory, come hai intenzione di presentarti in questi giorni?"
La vedo guardarlo perplessa e poi assottigliare gli occhi. Guai in vista. Non volendo mi tiro su diritto e vedo che anche Caleb ha cambiato postura, ora è molto meno rilassato.
"Mi spieghi perché per tutti sono la piccola Mallory? E poi perché all'improvviso mi rivolgi la parola?"
Diventa rosso e deglutisce e decido che dopotutto tocca a me rispondere.
"Andrea, non ti scaldare. E' colpa mia. E' dalle elementari che ti chiamo così e quindi per tutti sei la piccola Mallory. Non ti ha mai parlato perché non permettevo a nessuno di farlo. Dovevi essere emarginata. Andrea, scusa. Veramente non so spiegarti il perché della mia stupidità. Ma non devi prendertela con gli altri"
Ho parlato guardandola negli occhi, ho visto il momento in cui l'allegria e la felicità hanno lasciato il posto alla tristezza e le lacrime hanno fatto capolino. Potessi tornare indietro, cambierei tante cose, mi comporterei in tutt'altro modo.
Audrey mi fissa con durezza e le mette una mano sul braccio. Rivangare certe storie ha cancellato in un attimo il loro sorriso. Ha sofferto Andrea ma di riflesso anche la sua migliore amica.
"Certo che devi avermi odiato proprio tanto! Chissà una bambina di sei anni che fastidio può averti scatenato dentro! Probabilmente ero solo un bersaglio facile, complessata, disagiata e con un carattere che si prestava al tuo gioco"
Mi avvicino ma prevedibilmente lei fa un passo indietro, senza guardarmi negli occhi.
"Devo andare. Ci sentiamo dopo!"
La lascio scappare via, senza ribattere. Mi sento un emerito idiota e con la coscienza che mi rimorde. Mi sto cacciando, volontariamente in un vespaio, ma la verità è che ormai non ne posso più fare a meno. Il destino è stato beffardo e adesso devo pagarne le conseguenze.
"Connor mi dispiace, non volevo scatenare una tempesta"
Sorrido.
"Non è colpa tua. Sono io che ho seminato vento e questo è il risultato. Dovrò solo riuscire a rimediare, in un modo o nell'altro"
Si gratta la testa facendo una smorfia.
"Te la prendi se dico che secondo me non hai molte speranze? Nel senso che... si vede che le piaci, ma gli anni passati a tormentarla saranno sempre fra voi e le donne non perdonano tanto facilmente"
Abbasso gli occhi. Ha ragione, ma devo comunque provarci. Se adesso provo a pensare di non vederla più, di non parlarle, di non stringerla, di non baciarla, di non discuterci più... che Dio mi aiuti, ma mi sento proprio male, mi manca l'aria e la mia mente rifiuta questa eventualità.
Devo riuscire a farmi perdonare. Non ho altra possibilità.
Dopotutto, cominciare a pensare di essere innamorato perso, non è poi una cattiva idea.
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