Cap. 47 Preoccupazioni
"Non ci posso credere!" sbotta Connor
"Credici" ribatto sfinita mentre entriamo a scuola.
"Dopo lo cerco e gli parlo. Non può giocarmi uno scherzo simile! Non esiste che vai con lui!"
Lo guardo mentre impreca e borbotta al mio fianco.
"Davvero vuoi dargli questa soddisfazione? In questo momento è urtato perché praticamente ho ammesso di stare con te e sa che andremo al ballo da amici senza possibilità di far cambiare il nostro rapporto in altro. Sa anche che me ne andrò con te. Perché vuoi cambiare questo stato di cose facendogli capire quanto sei incazzato? Fai il superiore... lasciagli questo momento, tanto alla fine vinci tu comunque"
Mi guarda stralunato.
"Mallory, il tuo discorso è giusto ma a me non frega un cazzo lo stesso! Tu ci metti mezzo secondo a cambiare idea e a tradirmi con lui!" sbotta.
"Sai Connor, potresti prendere in considerazione il fatto, che non tutti si comporterebbero come faresti tu! Ma sei un tale stupido! Fai come ti pare. Io il mio lavoro l'ho fatto... e bene!"
Rimane zitto per un po' e allora continuo.
"In base al tuo ragionamento quindi, anche io mi devo preoccupare! Andrai al ballo da solo, il classico gallo nel pollaio. Io non sarò disponibile ma tante altre sì"
"Ti ho già dato una risposta su questo!" mi dice.
"Sì è vero. Ma avevi anche detto che se Josh non si fosse tirato indietro, non avresti fatto storie e mi avresti aspettato. L'ho trovato un discorso molto maturo, peccato fosse solo un bluff"
Sbuffa.
"Non sono abituato a ragazze come te!"
"Ohhh! Non stento a crederti" e scoppio a ridere.
"Comunque tranquillo, lo prendo come un complimento"
Mi guarda e finalmente sorride.
"Sei troppo intelligente per me"
"Forse è vero, ma credo che in realtà siano le ragazze che frequenti di solito ad essere più stupide del normale"
Da dietro qualcuno mi abbraccia e sobbalzo, ma è solo Peter.
"Andy! E così state insieme? Ti ha costretto in qualche modo o è semplicemente un chiaro esempio di autolesionismo?"
Scoppio a ridere e ricambio l'abbraccio. Connor non è affatto contento e tutta la situazione è a dir poco esilarante!
"La seconda che hai detto, anche se devo riconoscergli qualche merito, oltre ad una certa tenacia"
Peter ha un braccio sulle mie spalle come fa spesso e sta osservando Connor sorridendo.
Mi stringe di più, attirandomi vicino per avere a portata di voce il mio orecchio.
"Mallory..." bisbiglia, ma in modo che Connor lo senta benissimo.
"... che per caso è geloso di me? No perché... mi sta guardando veramente male!"
Cerco di trattenere il riso.
"Potrebbe Andersen, potrebbe, mi ha appena detto che non gli piace condividere" ribatto.
"Accidenti! Houston, abbiamo un problema! Lo sa che spesso dormiamo insieme? In tre ovvio, amico!"
Lo sta provocando deliberatamente ma Connor non è in grado di capirlo.
"TU, hai un problema! Scordati di fare ancora una cosa del genere!"
Oddio! Che noia! Nemmeno stiamo ufficialmente insieme che già accampa diritti!
"Connor, sul serio, se tu pensi di controllarmi così, ti avverto che andrai incontro a grosse delusioni!"
Mi afferra e mi trascina di peso dentro ad un bagno. Quello maschile, per giunta! Sento Peter e gli altri ridere alle mie spalle.
Beh, siamo saliti di livello! Dopo lo sgabuzzino delle scope, il bagno dei maschi!
Mi mette seduta sul lavandino e come ieri a casa mia, si mette fra le mie gambe.
"Allora! Basta di provocarmi! Non sono un tipo paziente e tu stai esagerando!"
"Sei tu che esageri Connor, sul serio tranquillizzati"
Si passa una mano fra i capelli e per un attimo ho un moto spontaneo di tenerezza nei suoi confronti. Gli sorrido.
"Mi rendi insicuro. Sei fredda nei miei confronti, le altre mi stavano sempre addosso, tu sei quasi indifferente!"
Sono sorpresa non c'è che dire. Mai avrei pensato di vedere Connor in questa veste e mi rendo conto che ha ragione, ma io non posso cambiare anni di autodifesa in un attimo.
Con nessuno, figuriamoci con lui!
Sospiro e faccio una cosa che non è nella mia natura. Mi butto.
Gli accarezzo il viso e mi sbilancio in avanti per baciarlo. Ha una così bella bocca! Nemmeno mi accorgo di aver approfondito il bacio finché non sento il suo gemito e le braccia che mi serrano in un abbraccio da cobra constrictor. Il cuore mi batte contro la cassa toracica, talmente forte che mi aspetto di sentirlo uscire.
Ed ha un sapore così buono! E la lingua che duella con la mia, sa decisamente il fatto suo, per non parlare delle mani, ovunque vadano la risposta è immediata.
I respiri che si mescolano stanno diventando affannosi...
"Ragazzi... io dovrei uscire, ne avete per molto?"
Una voce, da dietro una delle porte chiuse.
Ci irrigidiamo, guardandoci negli occhi e io dopo un secondo di indecisione scoppio di nuovo in una bella risata.
Sento Connor sbuffare divertito, afferrarmi e di corsa uscire dal bagno.
"Dovremo prenderci un momento solo per noi, che dici? Mi sto rompendo le palle di essere sempre interrotto sul più bello! Un luuungo momento, un pomeriggio direi, per fare l'amore tutto il tempo"
Mi carezza un braccio ed io rabbrividisco. Le sue parole mi hanno eccitato e vorrei tornare di corsa a casa con lui. Dal suo sguardo deduco che i nostri pensieri sono sulla stessa lunghezza d'onda e comincio ad avere caldo. Mi sta a fianco, senza toccarmi, ma è relativo. Io mi sento come se fossi ancora abbracciata a lui.
E' come se fossimo in una bolla, tutto ci scorre a fianco, ma noi siamo presi a guardarci e a prenderci le misure! L'attesa accresce il desiderio e noi è tanto che aspettiamo.
Un urto, una scusa e ripartiamo. Sono tentata di prendergli la mano ma resisto.
Ci immergiamo nella calca della corsa agli armadietti e finalmente raggiungo il mio e Audrey.
"Ho visto Peter, mi sento morire" mi bisbiglia mentre ci affrettiamo verso l'aula. Connor ci osserva da poco lontano.
"Audrey, stai tranquilla. Devi fare quello che ti dice il cuore, non la testa e soprattutto non il tuo corpo. Il corpo è traditore per natura, deve preservare la specie" le rispondo.
"Questa notte sono stata sveglia a pensare a come sarebbero le mie giornate senza Peter. A come sarebbero se non vedessi più Tom, a come sarebbero se fossi sola" mi dice.
"E la conclusione?"
"Devo farlo. Indipendentemente da tutto e tutti. E' arrivato il momento, quello che verrà è meno importante di quello che sento adesso"
Il suo sguardo è spento e perso nel vuoto. Non riesco a capirla appieno, del resto come potrei, sono senza un'educazione sentimentale, ma di sicuro la sosterrò. Per contro dovrò anche controllare Peter e valutare le sue reazioni.
A me sembra innamorato come il primo giorno ma posso sempre sbagliarmi. L'ambiente della piscina può indurre in tentazione anche un santo. Da un certo punto di vista, quasi me lo auguro. Meglio per tutti, un bel chiodo scaccia chiodo.
Ma dubito che sarà così semplice.
Mollare ed essere mollati. Che schifo!
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