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Cap. 40 Decisioni da prendere




Connor's pov

La sento fermarsi bruscamente e subito l'irritazione mi da alla testa. Non vorrà mica insistere ad andare al ballo con Carter!

Come può pensare anche solo lontanamente che possa lasciarla fare?
Adesso stiamo insieme! È con me e solo con me che andrà in giro.
Sto per dirgliene quattro quando Morris si intromette.

"Signor Walsh, ehm, la prego, ho ancora bisogno di lei. Andrea lei vada pure alla prossima lezione"

"Ci vediamo in mensa" borbotto
Sono stizzito per questa interferenza.

Ho bisogno di chiarire la questione una volta per tutte.

Se ne va senza degnarmi di uno sguardo e la cosa mi infastidisce. Le ho sempre avute ai miei piedi. Tutte. Non sono abituato a questa freddezza, a dover essere io a rincorrere. Anche se so di piacerle non si lascia andare e tutta questa situazione è frustrante e mi innervosisce.

"Connor! Per l'amor di Dio! La vuoi smettere di comportarti come un cavernicolo? Che ti prende? È questo il tuo concetto di corteggiamento?"
Lo guardo stupito. Ma che diavolo sta blaterando?
"Prof! Io non ho mai dovuto corteggiare nessuna"

Alza le sopracciglia e sorride.
"Ahhh! Ora si spiega tutto. Beh, ti consiglio di prendere qualche lezione e abbassare la cresta se vuoi ottenere qualcosa con lei. Mi ricordo come l'hai sempre trattata e non penso che lei cederà tanto facilmente al tuo fascino. Dovrai impegnarti un po' di più, non pensi?"

Stiamo camminando verso l'aula della mia prossima lezione.

Il suo tono è leggero come sempre, ma le parole pesano come macigni.

Ha ragione, ma non so se ne sono capace. E all'improvviso mi sento mancare la terra sotto i piedi perché forse riuscirò a perderla per la mia stupidità, ancora, come se non ne avessi dato prova abbastanza. Resto zitto, non so cosa rispondere.

"Se è già in parola con un altro ragazzo, come pensi di riuscire a convincerla a scaricarlo a favore tuo?"

"Ma se stiamo insieme, non dovrebbe essere scontato?" scatto

"Quindi state insieme? E' certo o stai dando per scontato anche questo?"

Lo sto dando per scontato? Non l'ho mai baciata, non abbiamo fatto sesso, litighiamo sempre, ho un passato da farmi perdonare... e anche un presente.

Cazzo! Forse lo sto dando per scontato...

"Connor , il tuo silenzio è più esplicito di mille parole"

Lo guardo con un sorrisetto ironico.

"Vuol dire solo che dovrò convincerla di tutto. Ed io sono un ragazzo molto determinato ad ottenere quello che voglio"

Il professor Morris mi osserva con la fronte aggrottata.

"Connor, che non venga mai a sapere che l'hai di nuovo presa in giro o che ti sei comportato in maniera sconveniente, perché questa è la volta in cui ne dovrai pagare le conseguenze"

E' serio e capisco che tiene davvero alla felicità di Andrea. Del resto è sempre stata una studentessa modello, tranquilla e buona.

Nonostante le mie vessazioni, che a volte l'hanno fatta piangere, spesso intristire, sempre irritare.

"Grazie dei consigli professore. Cercherò di fare del mio meglio"

Sono imbarazzato e irritato, ma devo riconoscere che ha ragione.

E' mentre sto per aprire la porta dell'aula che noto Galloway ripreso aspramente da un professor Stone veramente alterato, con il preside Colson ed un altro ragazzo che assistono in silenzio. Cazzo! Spero che non mi arrivi un'altra detenzione altrimenti sono fottuto.


*************


Andrea's pov


Sto per entrare in mensa insieme agli altri quando arriva Connor da dietro e mi mette un braccio sulle spalle. Non volendo mi irrigidisco, è più forte di me. Non posso farci niente. Però mi sforzo di non scrollarmelo di dosso in malo modo. Gli afferro la mano che pende verso il mio seno e cerco di togliermi quel tronco che mi pesa addosso.

Gli rivolgo uno sguardo gelido.
"Poca confidenza Walsh"
Sogghigna e si abbassa per bisbigliarmi all'orecchio.
"Mi sembra un po' tardi per questo!"

Lo fulmino mentre mi sento rimescolare. Che bastardo! Però mi viene da ridere e faccio uno sforzo enorme per trattenermi.
Con la coda dell'occhio noto che abbiamo parecchi occhi addosso. Ancora non si sono stancati di seguire questa soap opera.

"Pensi di esserti calmato? Allyson dove l'hai lasciata? La tua fidanzata ci allieterà con la sua presenza?"
"Mallory il sarcasmo non fa per te. Sei gelosa, confessa"

Lo guardo con sufficienza e sorrido.
"Nei tuoi sogni tesoro"
Fa una smorfia.
"Mi hai perdonato?"
"Per cosa di preciso? L'elenco è lungo"
"Per il bacio ovvio! Lo so, è stata una stupidaggine, ma hai il potere di farmi incazzare come pochi!"

"Chi baci è solo affar tuo. Sono molto arrabbiata per la rissa con Derek invece! Perché chi bacio è solo affar mio. Comunque ho deciso di essere più civile e disponibile..."
"Era ora!"
"...con tutti. Del resto sono un'adolescente anche io e con poca esperienza. Perciò devo recuperare"

Mi fissa corrucciato.
"La seconda parte del discorso non mi è piaciuta molto. E comunque lo sai benissimo che chi baci è affar mio! Ti faccio recuperare io, non preoccuparti. Sono o non sono il più qualificato?"

Lo fisso per un lungo momento. E' assolutamente serio.

"Al momento mi sembri solo il più arrogante ed egocentrico. Per non parlare del ballo!"

Si ferma di botto e mi strattona. Cristo, prima o poi mi partirà un'articolazione!
"Andy, falla finita! Non è un gioco"
"Ah no? Sicuro?"
Sta per ribattere ma si ferma e respira a fondo.

"Ne parliamo con calma in un altro momento" dice soltanto

Sorrido felice. Uno a zero per me. Mi massaggio la spalla poi però faccio una cosa del tutto fuori luogo, tenendo conto della situazione, mi sollevo sulle punte dei piedi e gli do un bacio sulla guancia.

Si irrigidisce ma non fa nulla di sconveniente. Rimane semplicemente fermo, un po' chinato verso di me, con le mani nelle tasche dei jeans mentre io mi arrampico su di lui. Tregua.

"Grazie. Dai, andiamo a pranzo che ho fame!" ribatto
"Ma tu hai sempre fame?"

Mi rabbuio subito ma non dico niente e sorrido. Questa volta non voleva essere cattivo.
Ci avviamo e nel tragitto la comitiva si allarga. Ora ci sono un paio di amici di Connor, tre di Ted e poi naturalmente Audrey e Peter. Alla fine ci ha raggiunto pure Alex... manca solo Derek.

Forse ha altro da fare e alla fine non verrà.
Il problema è che se si fa vedere, mangiare allo stesso tavolo con Connor e Derek, e rispettivi amici, non sarà semplice.

La nostra entrata trionfale in mensa non passa inosservata. Derek non si vede e sento una punta di delusione.

Uniamo vari tavoli fra cui il "mio" e andiamo a prendere da mangiare. Ogni tanto lancio un'occhiata in giro mentre faccio il giro dei vassoi e torno al tavolo con tutto quello che c'era di vagamente commestibile.

Finalmente! Mattinata intensa.

Mi siedo vicino ad Audrey e subito Connor si piazza al mio fianco. E' enorme e intimidatorio, non oso pensare sul campo, vederselo arrivare di corsa. Al suo fianco mi sento una nana anche se non sono così piccola.

Prima, per dargli quel bacio ho temuto di dover salire su una seggiola, per fortuna si è abbassato lui un po'.

Sobbalzo quando mi poggia una mano sul ginocchio. Il cuore è partito al galoppo senza preavviso. Lo incenerisco e tento inutilmente di toglierla. Non riesco a spostarla di un millimetro.

"Vuoi litigare?" chiedo
"Ho bisogno di un contatto umano" la sua mano mi carezza lentamente spedendo brividi ovunque. Mi agito e lui ovviamente se ne accorge.

"Dall'altra parte hai Ted, contatta lui" sbotto innervosita
"Ho detto umano!"
"Non voglio che mi tocchi"

La mano stringe minacciosa facendomi pure male e io gli rifilo un calcio.
"Mallory, hai la forza di una formica, nemmeno l'ho sentito"
"Idiota, le formiche sono fortissime. Devi lasciarmi in pace. Voglio mangiare senza sentirmi oppressa"
Ho parlato con sincerità. Non mi fido di lui e per quanto possa piacermi lui deve stare alle mie regole, non io alle sue.

Finalmente toglie la mano e io posso tranquillizzarmi e godermi il pranzo. All'appello manca anche Josh, ma non mi dispiace. Un po' di tranquillità è necessaria a volte.

Ad un certo punto, fra un pezzo di pizza e un hamburger, alzo la testa e rimango interdetta. Tutti parlano. Audrey e Peter con Ted, Connor con Alex, Caleb e l'altro ragazzo della squadra con gli amici di Ted. Ma di cosa potranno mai parlare?

L'unica asociale sono io.
Beh, ero occupata a mangiare, mettiamola così.

"Ehi, al solito hai spazzolato tutto! Se vuoi una mano a smaltire..." dice Connor leggendomi nel pensiero.

Che stronzo, hanno sentito tutti e ora sghignazzano come idioti. Io mi accingo a dare il colpo di grazia con una fetta di torta enorme.

"Se è un problema per te una ragazza con appetito la soluzione è tornare alle tue solite frequentazioni, cioè ad Allyson e ad altre sosia di Barbie. Sono sicura che loro riescano a campare con una foglia di lattuga, io no" dico addentando il dolce

"Andy calma, era una battuta"

"Sì... beh, scusa ma ti ricordi quante me ne hai dette negli ultimi anni perché non ero una taglia 38? E le battute sui miei rotolini, sulla mia altezza e..."

"Andy, mi spiace. Era una vita fa. Ora è diverso"

"Certo. Ora sono normale, non magra per carità, solo normale"

Il dolce della mensa non è come quello di mamma ma ha un suo perché.

"Ho scoperto che la normalità ha le sue attrattive" ribatte

Ah! Ora che lo so, sto meglio, penso ironicamente.

Mi mette un braccio sulle spalle e mi attira a sé ma io mi impunto e cerco di sottrarmi. Tentativo vano, mi ritrovo strizzata a lui.
"Mi fai male!"
Mi sembra di essere presa in una morsa. Sento le ossa chiedere aiuto.
Mi bacia sulla testa e mi bisbiglia "scusa" all'orecchio.

Quasi mi sciolgo. Quasi, ma chi voglio prendere in giro, se continua ad insistere prima o poi cederò e poi... avrò tutto il tempo per pentirmene. Anche se ora è così affettuoso so per certo che una volta ottenuto quello che vuole se ne tornerà alla sua vita.

Sono disposta a vivere questa esperienza?
Ho due voci in testa che si urlano contro. Una mi esorta a cogliere l'attimo, l'altra a proteggere il mio cuore.

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