Cap. 36 Solo amici
Mi raggiunge e di nuovo mi ferma. I suoi occhi azzurri hanno uno sguardo tormentato ma non mi interessa.
Devo andarmene. Abbasso gli occhi e faccio un passo indietro ma mi abbraccia e sento il suo odore di pelle misto a tabacco. Non ricambio l'abbraccio. In questo momento prevale il voler essere lasciata in pace.
Mi bacia una guancia molto vicino alla bocca e sento un fuoco divampare. Mi volto leggermente, le nostre labbra si sfiorano, così come i nostri sguardi.
Il cuore è un tamburo impazzito. Posso provare sensazioni simili per tre ragazzi diversi contemporaneamente?
Viene spinto via da me rudemente. Faccio un salto indietro, mentre Connor gli rifila un pugno in faccia.
Di nuovo? Sul serio?
"Connor? Ma che ti prende?" urlo.
Cristo Santissimo! Stava baciando Allyson!
Evidentemente stava anche tenendo d'occhio me.
Li devo separare o Connor rischia grosso. Stavolta Colson non gli farà sconti.
Mi butto in avanti, cerco di afferrare un braccio qualsiasi, già sapendo che mi farò male ma qualcuno mi tira via.
Probabilmente ha pensato la stessa cosa e vuole evitarmi danni.Se le danno di santa ragione, peggio che con Josh.
Mi volto ed è Alex. Cerca di farmi allontanare ma lo fermo.
"Dobbiamo separarli! Si faranno male! Connor passerà un mare di guai! Alexander, ti prego!"
"Andy, Andy... ma che cazzo!" borbotta.
Parte con Tom e dopo vari tentativi riescono nell'impresa.
Li guardo sgomenta tutti quanti. Audrey mi bacia e mi abbraccia, lanciando occhiate ai litiganti.
Alex ha il fiatone. Tom ha una mano sulla spalla di Derek che ancora sfida con lo sguardo Connor che si pulisce la bocca.
Alex si è beccato una gomitata da Connor e ora si tiene stretto il naso. Mi sento in colpa come non mai.
Derek e Connor sono sporchi di sangue ma non sembrano essersi fatti veramente male ma nemmeno mi interessa più di tanto. I rispettivi amici li assistono.
Fulmino Connor con un'occhiata. Mi guarda arrabbiato ma non se ne va.
"Alex grazie. Andiamo in infermeria? Mi dispiace averti coinvolto!" sussurro triste.
"Non è niente Andy, solo un po' di sangue. Mi basta stare tranquillo un attimo"
"Ok resto con te. Entriamo la seconda ora. Derek... tutto bene?"
Sono allibita, se potessi li picchierei entrambi io stessa.
"Non è niente, non preoccuparti"
Guarda in cagnesco verso Connor che ricambia, poi come se niente fosse mi si avvicina.
"Dove eravamo rimasti?"
Mi prende il mento con una mano. I suoi occhi sono seri. I miei tempestosi.
Non può fare sul serio! Ho lo stomaco contratto. Non riesco ancora a credere a quello che è successo. Gli tolgo la mano bruscamente.
Beh... come inizio di giornata non c'è male!
"Derek... non essere stupido. Questi atteggiamenti me li aspetto da Connor, non da te e ti ricordo che tu sei quello che non può avere a che fare con me. Ci vediamo a pranzo"
Lo allontano mentre Connor sbuffa incazzato.
"Perché Walsh non torni a lavorarti Allyson e ci lasci in pace?" ringhia Derek arrabbiato
Serro i denti. Un ricordo che non mi piace. Mi metto in mezzo. Ho una mano su ogni torace, di nuovo. Mi scappa un sorriso.
"Andate o farete tardi. Non fatevi beccare o tu Connor finisci in guai seri! Io e Alex rimaniamo un po' qui"
Se ne vanno tutti, anche chi si è attardato a curiosare. Allyson è furibonda e mentre si allontana mi insulta come uno scaricatore di porto. Audrey mi stringe una spalla.
Peter è arrivato, è stato ragguagliato su quanto successo e ora mi bacia sulla testa. Gli amici dei due litiganti mi fanno un cenno di saluto. Io ho notato una cosa che mi lascia stranita ma che ora non ho modo di approfondire.
Tom mi guarda e scuote la testa, mentre trascina via Derek.
Vaffanculo pure a te.
"Certo che con te non ci si annoia!" ridacchia Alex.
"Sì, questa l'ho già sentita" sbuffo.
Non vedo l'ora di ritrovarmi con Audrey.
Io e Alex ci sediamo sotto un albero. Lui con la schiena appoggiata al tronco, io di fronte a lui.
"Ehi Alex. Scusa, non volevo colpirti"
E' Connor ma non mi giro. Non servirebbe a niente. Alex gli fa un cenno. Sento che rimane dietro di me per un po', poi finalmente se ne va.
Aiuto Alex a pulirsi, in silenzio.
"Mi sa che questa volta devo rinunciare. Lo avevo già capito ma oggi ne è stata una riprova"
Sento il sole sulla schiena. Nonostante il motivo per cui sono qui, sto così bene, finalmente sono tranquilla e in pace con il mondo. Quasi quasi non entro per niente.
"A cosa devi rinunciare?"
"A te"
Dio! Ancora con questa storia...
"Perché?"
"Perché quei due se le davano di santa ragione. Connor è innamorato perso di te. Derek non so, ma scommetto che ci va vicino. Tu... mi piaci, molto, ma non so se avrei scatenato una rissa. Connor invece non ci ha pensato un secondo. L'ho visto partire di corsa da lontano e caricare come un toro. Quindi... non mi sembra il caso di aggiungere altra carne al fuoco"
Mi soppesa con lo sguardo. Io strappo fili d'erba. Mi piace l'odore che si sprigiona.
"Sono così contenta! Non mi fraintendere... sei un ragazzo bellissimo, ma in questo momento ho un bisogno disperato di amici. Quindi, non dire che rinunci a me, ti prego"
Annuisce solamente, non dice nulla. Forse non vuole essere mio amico dopotutto.
"E tu Andy? Cosa provi?"
Perché lo vuole sapere? Non lo so nemmeno io. Scuoto la testa.
"Niente per nessuno"
Sarebbe stato più giusto dire qualcosa per tutti ma non mi sembra il caso. Che stia diventando una zoccola?
Lui sembra aver capito il mio bluff perché sorride.
"Ma perché questa fissazione per me?"
Ho borbottato fra me e me ma Alex ci sente benissimo.
"Andy... perché sei bellissima e non te ne rendi conto. Sei diversa dalle altre, non ti metti in ghingheri, non ti metti in mostra, non te la tiri, non ti offri ad ogni bel ragazzo e tieni in considerazione persone come Ted... per noi sei afrodisiaca"
Sto cercando di capire se mi sta prendendo in giro.
"Anche a me piace mettermi in ghingheri"
"Che Dio ci aiuti! Certo che puoi farlo, anzi, devi. Però di solito sei in jeans e scarpe da ginnastica, sempre struccata. Se uno ti bacia non si sporca di fondotinta o rossetto e sa che la mattina dopo si ritroverà accanto sempre la stessa persona..."
Sorrido. Parlare con Alex si sta rivelando facile e terapeutico.
Non sono più sicura di niente. Strappo sempre più erba, sempre più in fretta.
"Andiamo prima di far fuori tutto il pratino"
Mi ferma la mano ora tutta sporca di verde. Sì, in effetti non sono uguale alle altre.
"Amici?" lo chiedo con trepidazione. Ho bisogno che lui sia mio amico, che me lo dica e che me lo dimostri.
Sospira e mi guarda.
"Ma certo. Conta su di me"
Sorrido felice. Non sa che bel regalo mi ha fatto!
Lo abbraccio stretto per un lungo momento e al solito sento gli occhi inumidirsi. Essere abbracciata da lui mi fa sentire bene.
E finalmente ho messo un punto a qualcosa.
Via con il prossimo. Sono fiduciosa.
Le cose si sistemeranno.
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