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Cap. 33 Manic Monday


"Dio Andrea, vorrei avere io un dilemma come il tuo! Con chi mi metto? Il muscoloso, bellissimo ma decisamente stronzo Connor Walsh? O con l'altrettanto bellissimo, alto e romantico Josh Carter? Oppure con il bel tenebroso, misterioso nonché... bellissimo Derek Galloway? Chi sceglierà la nostra eroina?"

Le lancio un'occhiataccia. Ha pure imitato la mia voce.
"Prendimi pure in giro! Ma mi stanno facendo diventare matta! E poi non è esatto, Derek mi ha detto chiaramente di non essere disponibile e che lo devo lasciare in pace, Connor non intende smettere di scopare a destra e a manca quindi... non ho nessun dilemma!"

È lunedì mattina e sono nervosa. Ho appuntamento dal preside con i miei e Tom Delaney per l'incontro con la polizia. Una formalità per carità ma di sicuro poco piacevole e ieri è stata una giornata particolare.

"Giusto! Rimane solo Josh . Ieri sono stati fantastici! Con quel film li abbiamo messi k.o. in cinque minuti e abbiamo avuto lo stesso la nostra domenica fra ragazze... almeno fino ad un certo punto"

Sorrido mentre usciamo di casa per andare a scuola. Ha ragione. Dopo cinque minuti di "Le parole che non ti ho detto" dormivano tutti e noi ci siamo potute rilassare. Più o meno, visto che con Connor che russava a destra e Josh a sinistra era un'impresa sentire qualcosa. Alla fine sono riuscita a sgusciare fuori da quella trappola fatta di gambe muscolose e braccia invadenti e mi sono sistemata sul tappeto.

Quando ho dovuto svegliare Connor per mandarlo all'allenamento mi è quasi dispiaciuto. Lui di sicuro lo era. Si è ritrovato appoggiato a Josh invece che a me e inoltre l'idea di andare via e di lasciarmi con lui e Alex non lo rallegrava affatto.

Questo allenamento domenicale fuori programma fra l'altro ho scoperto che è colpa mia. Come anche il fatto che in questi giorni si sono allenati nel tardo pomeriggio. Se Connor non avesse accumulato tutte quelle punizioni non sarebbe successo.

Ma è il capitano e non poteva saltare quattro allenamenti, quindi li hanno spostati più tardi per permettergli di partecipare e non saltare così, la partita inaugurale del campionato.

"Andrea, quando possiamo parlare?" con un braccio sullo stipite mi ha guardato dall'alto e mi sono sentita un tantino sopraffatta. Ma poi ho sbuffato.

"Connor sul serio, mi spieghi cosa vuoi? Ieri ti sei scopato una, praticamente davanti a me! Cosa pretendi? Di essere preso sul serio? Ma per favore!"

Mi sono innervosita subito e ricordare quanto successo alla festa non mi ha aiutato a restare calma. Un attimo prima mi lusinga, gioca con me e l'attimo dopo si imbosca con un'altra. Se questa è la sua idea per conquistare una ragazza... e poi è successo il disastro, mi ha dato il colpo di grazia.

"Finché tu non sei disponibile, mica posso farmi monaco!"

Ho spalancato occhi e bocca, ho sentito le prime lacrime premere per uscire e gli ho sbattuto la porta in faccia. Razza di emerito imbecille! Questa è la riprova che me lo devo togliere dalla testa. E alla svelta.

Quando sono tornata in salotto stavano tutti sul chi va là. Josh mi ha osservato con particolare attenzione.

"Tutto bene?" mi ha chiesto

Non ho saputo rispondere e sono rimasta lì, di nuovo una banderuola in balia di forti venti, finché Audrey mi ha preso per mano e mi ha portata in camera, dove sono scoppiata a piangere e mi sono sfogata abbracciata a lei. Ad un certo punto mi sono addormentata e quando ho riaperto gli occhi era buio, Audrey dormiva accanto a me e nella penombra data dalla luce lunare mi è sembrata in tutto e per tutto una principessa. Capelli scuri, pelle lattea e labbra rosse.

La verità è che non so davvero cosa farei senza di lei. E' la mia ancora di salvezza, il mio porto sicuro durante le tempeste della mia vita.

Ma oggi è un altro giorno. 

Devo affrontare gli sguardi dei miei amici, la polizia, Derek, Connor. Per ora mi godo la nostra passeggiata mattutina fino a scuola. I miei mi raggiungeranno lì.

"Allora? Sei pronta?" insiste Audrey

"Per cosa di preciso?"

"Per tutto, suppongo. Da quando è cominciata la scuola, con te non ci si annoia. Come intendi comportarti con Connor e Josh?"

"Penso che ignorerò tutti, nella speranza che loro ignorino me"

Proseguiamo in silenzio ma non ho nemmeno varcato il cancello di scuola che già si preannunciano guai. Una Allyson furibonda ci viene incontro. Negli ultimi giorni non si è fatta vedere in giro e mi ero opportunamente dimenticata della sua esistenza.

"Cosa diavolo hai fatto a Connor?"

Mi viene da ridere. Sul serio? Inarco un sopracciglio e continuo a camminare.

"Non so di cosa parli e non mi interessa"

"All'allenamento di ieri era distratto e a dir poco irascibile. Il coach l'ha ripreso più volte e lui ha scaraventato tutto a terra e se ne è andato. Fra le punizioni e questo suo atteggiamento, probabilmente non giocherà la partita inaugurale e tutto per colpa tua! Ha fatto il tuo nome mentre imprecava!"

Scoppio a ridere. Ci manca pure che la colpa è mia.

"Sul serio Allyson, mi stai dando troppa importanza, forse c'entra la moretta che si è sbattuto alla festa di Ted. Io non ho fatto assolutamente nulla"

E' stato un colpo basso, lo ammetto, ma è questione di sopravvivenza ed io mi sono stancata di essere sempre la vittima. Allyson è rimasta a bocca aperta, non dice nulla, segno che sa di cosa sto parlando. Quasi mi dispiace per lei.

Quasi.

E continuo ad avanzare. Primo scontro. Vinto.

Vedo Derek con Tom in un angolo. Sono insieme ad altri ragazzi dell'ultimo anno che conosco solo di vista. Ragazzi molto schivi, che fumano parecchio e sono stati sospesi varie volte per vari motivi. I classici ricchi annoiati che non sanno come far passare il tempo e architettano sempre nuove situazioni per creare problemi. Ovviamente le nostre strade non si sono mai incrociate e farò in modo che non succeda nemmeno oggi. Mi stupisce che due ragazzi come Derek e Tom siano coinvolti con loro. Forse, dopotutto, su questo aveva ragione Connor. 

Bene, un'altra delusione che si va ad aggiungere alle altre. Tiro dritto prendendo Audrey per mano e trascinandola via, senza far loro nemmeno un cenno di saluto. Secondo scontro. Vinto. Oggi ce l'ho con il mondo intero. 

Non tanto però da non notare la ritrosia della mia amica.

"Che c'è?" le chiedo

"Niente. Volevo solo salutare Derek e Tom"

Questa è una novità e non molto piacevole.

"Perché?"

Scrolla le spalle. Di male in peggio. Fa così quando è a disagio e non sa cosa dire. 

"Perché no? Dopotutto ti hanno aiutata"

"Dree... cosa mi nascondi?"

Sento il cuore battermi forte, sono in una situazione in cui non mi sono mai trovata.

"Niente! Davvero Andy. Stai tranquilla"

Mi sorride e mi abbraccia e tutto torna normale. Rilascio un sospiro e proseguiamo fino ad arrivare al gruppetto formato da Alex, Peter, Ted e nerd vari. Finalmente! Il mio mondo.

Mi abbracciano come incoraggiamento per l'incontro con la polizia. Gli amici di Ted sono deliziosi. Alex rimane con il braccio sulle mie spalle, ma con lui mi sento tranquilla, la leggera tensione sessuale che ho provato nei suoi confronti appena conosciuto si è tramutata in un sincero affetto e sento che per lui è la stessa cosa.

"Andrea?"

Mi volto, ancora con il sorriso sulle labbra ma decisamente più freddo.

"Derek, Tom, ciao!"

La mia capacità di dissimulare quello che provo mi sta aiutando parecchio e riesco ad essere cordiale e naturale, quando dentro sento un principio di terremoto.

"Pronta?"

Il suo sguardo non si sposta da me, solo per una frazione di secondo si posa sul braccio di Alex, ma è stato talmente veloce che posso anche essermelo immaginato.

"Sì, ma certo, è solo una formalità, fra poco sarà tutto finito"

Parlo con leggerezza, senza affrontare l'azzurro dei suoi occhi, ma anzi aggrappandomi ad Alex come ad un salvagente. Lui continua a stringermi gentilmente come se sapesse che sono turbata. Dovrò ringraziarlo prima o poi.

Derek rimane indeciso sul da farsi ma non gli do peso, sono stanca di arrovellarmi il cervello per degli sciocchi ragazzi, poi arrivano i miei genitori ed entriamo velocemente a scuola.

Per fortuna non ho incontrato né Connor né Josh. Ho bisogno di più tempo per elaborare i miei sentimenti e decidere come comportarmi con loro. 


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