Cap. 24 Un ragazzo complicato
I miei genitori sono stati chiamati e informati dell'accaduto. Non si torna indietro.
Ora che mio padre sa di questa cosa, posso stare tranquilla che Blake non lavorerà più in nessuna scuola e che avrà il massimo della pena prevista in questi casi.
Mors tua vita mea. Non vado fiera di questo pensiero, ma tant'è!
Sono al mio armadietto, circondata dalla mia combriccola, che vuole sapere cosa è accaduto dal preside.
"Ehi Andrea..."
Derek.
Mi volto lentamente, tenendo i libri in mano. Strano a dirsi ma non riesco a farli stare al loro posto, continuano a scivolare fuori.
"Ciao"
Tutti se ne sono andati alla velocità della luce. Audrey facendomi l'occhiolino, Peter scuotendo la testa, Alex scocciato e Ted deluso. Tanto fra poco li raggiungerò in mensa per il resoconto.
Sto sulle spine, non so cosa dire a questo ragazzo così serio.
"Tutto a posto?"
Faccio una smorfia. Non proprio, ma basta lamentarsi. Non mi piace risultare debole e fragile agli altri.
So per esperienza che poi se ne approfittano.
"Sì, non devi preoccuparti per me!"
Alza gli occhi al cielo facendomi sorridere.
"Su questo ho qualche dubbio, sei una mina vagante"
Sbatto le palpebre stupita. Cosa diavolo vuole dire?
"Io? Perché, che ho fatto?"
"Per fortuna nulla! Ma attiri i guai con una facilità imbarazzante! "
L'ha detto bruscamente. Non mi aspettavo un commento del genere e ci rimango male. Abbasso gli occhi di scatto prima che si possa accorgere che mi ha ferita.
Mi devo calmare! Non posso prendermela per qualunque cosa! Ma...a parte Connor che mi ha dato il tormento, sono stata o ignorata o trattata gentilmente dagli altri.
Mi arriva alle narici il suo odore, segno che si è avvicinato ma continuo a fissare il pavimento. Mi sento alzare il mento ma faccio resistenza.
"Non fare la bambina capricciosa, guardami!"
Alzo gli occhi di scatto, arrabbiata, ma vedo che sorride e un po' mi rilasso. Mi sembra di andare sull'altalena, un sali e scendi veloce con la costante paura di cadere.
"Dico solo che devi stare più attenta" mormora
Non capisco.
"Cosa dovrei fare, di grazia? Non mi sembra di comportarmi da stupida!"
Sbuffa frustrato e io con lui. Mi guarda e scoppia a ridere.
"Sei proprio buffa"
Faccio di nuovo una smorfia. Proprio buffa.
"Che c'è? Che ho detto?"
Continuo a far finta di sistemare i libri per non guardarlo.
"Non è la mia massima aspirazione essere considerata così da te ma meglio di mina vagante..."
L'ho detto quasi fra me e me, soprappensiero, ma lui mi sente.
Si abbassa per guardarmi negli occhi.
"E come vorresti essere considerata?"
Arrossisco violentemente. Perché non sto mai zitta? Forse ha ragione Connor, parlo troppo.
Non riesco a staccare gli occhi da quelle pozze azzurre, bellissime. Come voglio essere considerata? Devo rispondere seriamente? Mi sento il cuore in gola, non sono abituata a flirtare.
"Di sicuro non come una sorellina disadattata"
Meglio svicolare.
Lo vedo accennare un sorriso. Sembra triste.
"Non hai risposto. Ma va bene così"
E adesso cosa vuole dire? Dio, che ragazzo complicato! Mi sta venendo il mal di testa!
"Uffa! Non ti capisco! Sei criptico!"
Mi sto di nuovo arrabbiando così continuo sbottando.
"Perché non mi lasci stare? Fino a cinque minuti fa ignoravamo l'esistenza l'uno dell'altra! Se deve essere un problema possiamo tornare indietro e non amici come prima!"
Scoppia a ridere. Proprio la reazione che volevo...perché con lui è tutto così difficile? Avrei voglia di un abbraccio... e un bacio.
Mi fissa.
"Non posso..."
Lo guardo stralunata. Legge nel pensiero?
"Cosa?"
Sorride.
"Fare quello che hai detto. E quello che hai pensato. Purtroppo"
Di nuovo sento caldo alle guance, di nuovo sono arrabbiata. Questo tira e molla non fa per me. Lo fisso e poi rapidamente mi alzo sulle punte dei piedi e gli stampo un bacio sulle labbra.
Sento che mi afferra per la vita per non farmi cadere e che per un attimo mi stringe. Le sue labbra sono dure contro le mie, non accenna ad approfondire il mio bacio casto. Sono in apnea.
Che cosa ho fatto? O mio Dio...non sono più io, non mi riconosco. Come potrà mai considerarmi ora? Dove ho trovato il coraggio di farlo? La testa mi gira per le mille domande che si affacciano alla mia mente sovreccitata.
"Sei piena di sorprese piccola. Ma non è stata una buona idea"
Sta bisbigliando sulle mie labbra mentre una serie di brividi mi percorrono dalla testa ai piedi neanche avessi preso la scossa.
Sono nella confusione più totale mentre lui al contrario è calmo e serissimo. Sospira mentre piano mi fa appoggiare di nuovo i piedi a terra.
"Davvero? A me è sembrata buonissima"
Insisto, così da rendere la figuraccia completa e inequivocabile.
Sorride ma è un sorriso triste e io mi sento morire.
"Un giorno, quando ne potremo parlare, ti dirò tutto. Ma non ora"
Ancora enigmi.
"Quindi ti devo girare alla larga e magari smettere di saltarti addosso?"
Ha ancora una mano sulla mia vita e per un attimo mi stringe piano il fianco. Lo vedo inspirare e stringere la mascella.
"Sarebbe meglio, sì"
Mi allontano da lui, dal suo odore di pelle e tabacco, da quegli occhi magnetici. Mi sembra sia stato più che chiaro. Wow, che figura di merda! Adesso devo solo raccattare quel che resta della mia dignità e andarmene.
"Bene. Ok. Messaggio ricevuto. Scusami... ti auguro una buona giornata"
Il mio tono è stato falsamente indifferente e allegro. Meglio semplificare la cosa che renderla ancora più penosa.
Con il cuore in gola mi volto e scappo via prima di scoppiare a piangere. Sento uno schianto violento alle spalle, sobbalzo, rallento ma non mi giro. Forse ho lasciato l'armadietto aperto e lui lo ha...chiuso. Non lo so, non mi ricordo, ma di sicuro non mi volterò per scoprirlo.
Chiuso. Ok. Va bene. Chiaro.
Mi fiondo nel bagno delle ragazze e scoppio a piangere. Ho bisogno di Audrey, di sfogarmi e di leccarmi le ferite. Penso che tornerò a casa, troppe emozioni. Voglio mettermi a letto e non uscire più. Non mi rendo conto di cosa mi stia succedendo, dove stia sbagliando perché è chiaro che lo sto facendo...non me ne va dritta una! Mi sento allo sbando, una banderuola sbatacchiata dal vento.
No! Respiro lentamente e a fondo. Non devo mostrarmi fragile o se ne approfitteranno. Me lo ripeto all'infinito come un mantra. Ne ho appena avuta una dimostrazione. Forse è meglio stare alla larga dal genere maschile per un po'. Mi devo riprendere e uscire a testa alta.
Mi bagno il viso e i polsi. Per fortuna che questa mattina non mi sono truccata altrimenti ora assomiglierei ad un panda. Mi guardo allo specchio e mi sorrido incoraggiante. Ora mi basta starmene tranquilla un po' prima di andare a pranzo ed affrontare gli altri.
Ma è evidente che niente deve andare come vorrei oggi, perché quando esco dal bagno trovo Connor in attesa. Braccia e gambe incrociate, appoggiato al muro. Sospiro pesantemente mentre cerco di passargli vicino alla svelta.
"Non sono in vena Connor. Sparisci"
Mi blocca e mi solleva il viso.
È un gesto che sto rapidamente iniziando a detestare. Se voglio stare a testa bassa, perché non posso? Perché tutti devono voler vedere le mie espressioni? È una vita che mi nascondo, non capiscono che per me è difficile andare in giro a testa alta, sicura di me stessa?
"Un'altra mattinata intensa per Andrea Mallory. Mi dispiace. Ho saputo cosa è successo con Blake. Avrei voluto esserci"
Mi scappa una risatina nervosa.
"Così magari pestavi pure lui e venivi espulso"
"Probabile"
"Quindi, meglio che ci fosse Tom"
Lo vedo aggrottare le sopracciglia e stringermi più forte il mento.
"Di chi stai parlando? Questo Tom da dove salta fuori?"
Bel colpo Mallory!
"È...è un amico di Derek che mi ha aiutato in classe. Non stavo molto bene, mi veniva da vomitare ed ero un po' agitata, poi è arrivato anche Derek"
Meglio vuotare il sacco così si stressa una volta sola. Ma poi...perché mi devo giustificare?
"Andrea! Perché non mi dai ascolto? Non è un ragazzo che può andare bene per te e di sicuro nemmeno i suoi amici!"
Dio, dammi la forza...
"Connor lascia perdere. Sono tutti molto in gamba credimi. E io mi comporto come voglio"
Aggrotto la fronte.
"Tu come facevi a sapere quello che è successo?"
"Mi ha avvertito Audrey! Almeno qualcuno crede che io mi interessi davvero a te!"
"Connor...mi spieghi come faccio a crederti? Non è che non voglio, bada bene, ma sai...quando ti trovo con una spanna di lingua nella gola di un'altra...non riesco proprio a credere in un tuo interesse sincero nei miei confronti"
Anche se lo vorrei tanto. Ma questo meglio non dirlo sennò non me lo levo più di torno.
"Sei gelosa? Beh, comunque mettiti l'anima in pace, non ti lascio stare. Una come te non l'ho mai avuta ed è una bella novità"
Lo guardo a bocca aperta. Crede davvero di avermi fatto un complimento?
"Fammi capire. Manco alla tua collezione di bambole? O sono come la figurina rara dei giocatori di baseball?"
"Precisamente! Quella che cerchi da una vita e che quando finalmente la trovi..."
Si ferma di botto.
Certo, il discorso gli sta uscendo in maniera diversa da quella che intendeva...
"Lascia perdere. Comunque ti faccio cambiare idea, sono un tipo tenace"
E su questa perla...possiamo andare a mangiare!
È evidente che il fatto che la bella ragazza di ieri gli abbia fatto dimenticare questo proposito, la dice lunga. Chissà come si giustifica?
Quando ho sollevato la questione, non ha risposto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro