<<ijjeumeseo geumanhamyeon
kkeobeorimyeon modeun ge da pyeonhaejilkka
gwaenchanhjiman gwaenchenhji anha
iksukhadago honjasmalhaessjiman neul
cheoeumin geoscheoreom apa>>

<<Se mi fermassi a questo punto
Se lo spegnessi, diventerebbe tutto più facile?
Sto bene, ma non sto bene
Anche se ho detto a me stesso che ci sono abituato
fa sempre male come se fosse la prima volta>>

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Sentirsi sbagliati fa sempre male. Far finta che tutto vada bene, quando in realtà il mondo ci sta cadendo addosso e non possiamo far nulla per fermarlo, o forse non vogliamo. Alla fine ci sentiamo traditi dal destino, che ci ha fatto credere di poter essere capaci di tutto; quelle favolette che ci leggevano da bambini e che mentivano su ogni cosa. Fingiamo e recitiamo come fossimo dei perfetti attori di qualche film, ma nessuno verrà ad applaudirci, perché non finiremo mai di far finta di star bene, non cadrà mai il sipario sulla nostra recita. Eppure, anche se è da tempo che fingiamo di essere chi non siamo, una parte di noi sente sempre quella pugnalata che ci ferisce nel profondo.
I pensieri vanno sempre verso un qualcosa che non tutti capiranno, penserebbero che facciamo solo le vittime e fingiamo perché non vogliamo esserle.
Far preoccupare gli altri farebbe ancora più male, e dimostrerebbe come tutti i pensieri che la notte ci affollano il cervello non sono altro che la verità. Che tutto ciò che combattiamo in realtà non avrà mai una fine e che forse non vedremo mai la luce nella nostra mente fatta di tenebre.