Who is She
"Il viaggio sull'autobus pareva un monotono su quei colli macchiati dalle ultime chiazze dorate prima del tramonto.
Lei era accanto a me. Sentivo il suo calore sulla mia pelle mentre dormiva col viso poggiato dolcemente sulla mia spalla.
Intorno a noi solo facce sconosciute.
Con il braccio posto sulla sua spalla più distante, avvicinai ancora di più la sua testa, piano, evitando di svegliarla e stringendola piacevolmente a me.
Volevo rimanere in quella posizione per sempre.
Osservare la sua figura illuminata dalla luce del sole.
Distinguevo i suoi capelli biondi e mossi, lunghi fino a coprire le orecchie.
Il viso, di colorazione chiara metteva in risalto le sottili e delicate labbra rosate, il naso fine e le piccole narici da cui lei respirava con fare tranquillo, forse per il viaggio, ma nel profondo speravo vivamente che fosse merito mio.
Gli occhi verdi erano chiusi, sotto le lunghe ciglia che rendevano le palpebre pesanti.
Sembrava la rappresentazione della bellezza, così come non vi era mai stata.
Il modesto petto, sotto la maglietta bianca e leggermente scollata, mi fece venir voglia di appoggiarci la testa, sentendo così il battito del suo cuore.
L'accellerare del mio cuore a quel pensiero sembrò bastare per svegliarla.
Allora lei mi baciò il collo, delicatamente, una sola volta, mentre i suoi occhi si destavano verso l'alto per fissare dritti nei miei con quel sottile sguardo che mi rapida come le profondità del mare.
Ogni volta mi lasciava stregato.
Un lieve 'Ti Amo' uscì dalle sue labbra mentre ci accoccolavamo in quella posizione e le sue braccia delicate finivano tra le mie.
Sembrava una situazione irreale. Eppure nonostante ciò desideravo essere lì. Proseguendo verso un viaggio con una meta indefinita avendo tra le braccia una ragazza di cui non conoscevo neanche il nome."
Presto il quadro illuminato lasciò il posto ad una stanza dalle pareti ocra.
Atsushi poggiò una mano sulla fronte, con il dorso di questa che toccava la pelle abbronzata del ragazzo, il quale era appena uscito da quel che pareva essere stato solamente un sogno.
Una lacrima macchiata la parte sinistra del volto, bagnando leggermente suoi occhi.
Si girò su un lato, asciugandosi la lacrima e con calma di alzò voltandosi verso lo specchio.
Nel suo riflesso la figura che lui vedeva era più bassa di lui, decisamente meno muscolosa o virile.
I capelli ricci e biondi ora sembravano svettare come alberi in una foresta mentre due occhiali di forma simil rettangolare ingrandivano due occhi di tonalità miste tra marrone e verde.
"Dimmi Sin." Chiese poi il ragazzo. "Chi è quella ragazza, di cui neanche tu conosci il nome?"
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