Remus.

Caro Prongs,

Appena la porta dell'aula di pozioni viene chiusa alle nostre spalle la privo della sua borsa, constatandone il peso.
"Quanti libri hai in questa borsa?" Le chiedo, mentre mi guarda stranita, ma con un sorriso sul viso.

Il suo viso, James, è qualcosa che mi manda in palla tutte le volte che lo guardo.

"Un paio" mi risponde, guardandosi intorno, con il riflesso di tutto ciò che osserva nei suoi occhi vivaci.

I suoi occhi sono meravigliosi, qualunque colore vadano ad assumere, qualunque forma, qualunque stato d'animo riflettano.

Canticchia a bassa voce, mentre io osservo i suoi capelli, momentaneamente di un blu elettrico, muoversi a destra e a sinistra ad ogni passo, le arrivano a metà della schiena, e fa un effetto piuttosto strano.

La sua abilità è qualcosa di stupendo, assurdo e buffo allo stesso tempo. Non riesce a nascondere nulla, se si arrabbia diventano rossi, se è triste neri, o marroni a seconda dei casi, se è estremamente felice sono rosa, rosa cicca, a quanto dice lei.

"Grazie, Remus." Mormora, guardando il pavimento.
"Di cosa?" Le chiedo, sorridendo.
"Di, beh, avermi salvata, non avrei saputo rispondere."
"In realtà, non ho davvero nessun sensore, semplicemente Silente mi ha mandato a prenderti con un 'è importante, vada vada' imposto dalla McGranitt" gesticolo un po' con le mani e la faccio ridere.

Ecco, James, questo è strano. Ogni volta che la sento ridere mi sento come completo, pieno, felice a mia volta. Quando ride non posso fare a meno di sorridere, perchè è come se fosse davvero importante per me sentirla ridere, e sapere che è felice.

Per terra noto una piccola pozza d'acqua, ma non faccio in tempo ad avvisare la ragazza che cammina al mio fianco che ci scivola sopra.

Mi fa tenerezza quando scivola, cade, inciampa e io la devo riacciuffare al volo.

La prendo da dietro e la sento mormorare un "grazie" sussurrato, mentre i suoi capelli diventano immediatamente rosso fuoco.

È bellissimo poter camminare al suo fianco, senza paura, sapendo che lei mi accetta per quel che sono, sapendo che non ha paura di ciò che sono.

Le faccio segno di avvicinarsi e me la carico sulle spalle, nonostante le sue numerose proteste e la tengo dalle gambe.
"Stai attenta alla testa, quando passiamo in dei punti un po' più in basso" la avverto, per poi sentirla ridere.
La porto a spalle fino a davanti all'ufficio di Silente, quando facendola scendere le lascio un bacio su una guancia. Sorrido e la appoggio a terra, mentre la McGranitt ci guarda con fare severo.

Prongs, mi sono innamorato.

Remus.

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Amatemi per tutti questi aggiornamenti :)