"Credo che ognuno di voi vorrà sapere l'accaduto di questa notte. Non è successo alcunchè di grave, semplicemente la signorina Vance ha avuto modo di incontrare un Molliccio, un'affascinante creatura, e si è spaventata."
"Affascinante, si proprio." Borbotta Heidi. Io me ne sto in silenzio ad osservare Silente.
"Non è nulla di cui preoccuparsi. Dirigetevi pure nelle vostre classi e affrontate le vostre lezioni."
Sbuffo pensando all'orario mandato a mente. Prima ora Piton con pozioni.
"Ehy Valery! Buh!" Risate.
"Fifona!" Risate.
"Hai paura anche della tua ombra?" Risate.
"Se ti copro gli occhi con la mano, urli?" Risate.
Scuoto la testa e inizio a camminare verso il sotterraneo.
"Tonks! Aspettami!"
Mi fermo e mi volto, aspettando Heidi.
"Che ti prende oggi?" Dice affiancandomi. Riprendiamo a camminare.
"Niente." Poi, notando il suo sguardo interrogatorio aggiungo "Davvero."
"Parla. Parla o ti faccio il terzo grado." Mi punta l'indice sul petto facendomi ridere.
"Oh, ecco! Erano già un paio d'ore che non ti sentivo ridere, iniziavo a preoccuparmi."
"Ti preoccupi troppo." Affermo, voltandomi.
"Se la stanno prendendo con Valery, lo sai?"
"Si. Non sono sorda."
"Remus la difenderà."
"Che lo faccia, è grande e vaccinato."
"Ed è un Grifondoro."
"Cosa stai cercando di dirmi, Heidi?"
"Nulla..."
"oh, cielo!" Esclamo con gli occhi spalancati
"Cosa?! Cosa hai visto?!"
"Te ne stai innamorando anche tu!" La accuso.
"No!"
"Si"
"No"
"Si"
"No"
"No"
"Si! Accidenti, ci casco sempre!- sbuffa- Un momento...hai detto anche ciò sottintende che sei tu quella che se ne sta innamorando! Lo sapevo! Lo sapevo!" Esclama felice.
*

Un pacchetto arancione con un fiocco blu mi viene poggiato sulle gambe. Mi volto e vedo solo un albero, mi volto nuovamente nella direzione del pacchetto e mi trovo Remus. Sussulto per lo spavento e mi porto una mano sul cuore.
"Ti ho spaventata?"
"No, il mio cuore si è messo a suonare la batteria, tranquillo. Cos'è?" Dico alludendo al pacco.
"Il tuo regalo." Si siede vicino a me sull' erba e mi guarda attendendo.
"Io non te l'ho ancora fatto" farfuglio mentre sciolgo il fiocco.
"Non importa. Aprilo e basta senza fare storie."
Sollevo il coperchio della scatolina e adagiata trovo una piuma, lunga e rosa.
"Dove l'hai trovata?"
"Al Ghirigoro. Mi ci sono voluti un paio di tentativi per arrivare a quel colore."
"Rosa cicca." Affermo conoscendo perfettamente la tonalità del mio colore preferito.
"Si intona ai tuoi capelli"
Mi volto e senza nessun preavviso gli lascio un bacio sulla guancia che fa apparire un'espressione perplessa sul viso.

"Per la mia natura." Dice, dopo qualche minuto.
"Cosa?"
"Volevi sapere perchè Emmeline mi ha lasciato, qualche tempo fa."
"Lei ti ha lasciato per questo?"
"Si, per la mia natura. Siamo stati insieme due giorni, poi è arrivata la luna piena e lei si è fatta strani film, secondo cui io uscivo con altre o cose del genere, e ha ben deciso di attaccarmi quindi io ho dovuto spiegarle tutto, perdendola. Siamo rimasti amici, comunque."
Dopo avermi vista sbuffare mormora "non te la devi prendere con lei, chiunque lo farebbe."
"Chiunque è pari a chi, Remus?"
"Tutti."
"Okay, allora mettiamola così io, Sirius, James, Peter e Lily non siamo tutti."
"Tu mi accetti?"
"Ma sei così stupido come sembri?!" Esclamo tirandogli un pugno amichevole sul braccio.
"Sembro tanto stupido?" Chiede massaggiandosi il punto colpito.
"Si. Scusa...per il pugno dico."
"Credi di avermi fatto male, vero?"
"Lo credevo fino a qualche secondino fa. Ma non sembro neanche averti fatto mezzo graffio."
"A quelli ci penso io."
"Sembra che tutte le Vance abbiamo instaurato una passione per te."
"In che senso tutte le Vance?"
"Si, sei così stupido come sembri." Affermo scuotendo la testa.
"Intendi Valery?"
"Già." Sbotto scocciata
"Frena. Sei gelosa." Il suo non è tono da domanda, più da accusa.
"No."
"Oh, si, invece. Guarda che la gelosia non è un brutto sentimento."
"Cosa c'è di peggio? L'odio?"
"L'odio, la paura, il terrore, l'insicurezza..."
"Okay, hai reso l'idea." Lo interrompo.
"Quindi sei gelosa."
"No!" Sbuffo, lui si alza e mi prende in braccio a mo' di sposa.
"Esattamente, cos'è staresti facendo?" Gli chiedo leggermente allibita.
"Ti faccio vedere una cosa."
"Dirmi vieni con me o seguimi era troppo complicato?"
"Non saresti venuta."
"Questo lo dici tu."
"Lo so."
"Remus, mettimi giù." Tento di divincolarmi dalla sua presa ma inutilmente, questo quasi trent'enne è leggermente più forte di una quindicenne magrolina.
Sbuffa e poi mi fa riappoggiare i piedi a terra.
"Okay, però devi venire con me." Annuisco
"Ti porto in un posto." Aggiunge.

Guarda, pensavo che mi avresti fatta girare intorno ad un albero per il resto della serata.