T/n povs

Arsenal...
Una parola
Sette lettere
La persona che era fissa nel mio cervello come un campanello di allarme.
Cavolo!
Come può una persona creare tutto questo casino nella mia testa?!
E nel mio cuore...

Stava scuola... Dick aveva degli impegni e non poteva venire

<chissà cosa cavolo ha fa fare quel moro>

Dissi borbottando e chiudendo l'armadietto un po' troppo violentemente

<Hey T/n, vedo che sei calma e delicata anche oggi>

Roy Harper...
Adesso ci si mette anche lui
Sbuffai.

<cosa vuoi, Harper?>

Dissi appoggiando la schiena all'armaditetto 
Roy incrociò le braccia al petto e mi guardò ma... Non era il suo solito sguardo di superiorità...
Era uno sguardo che celava dei segreti...
Aveva paura...
Glielo leggevo negli occhi
Il suo sguardo dai miei occhi si spostò un po' più un basso... Sopra le mie labbra...

<R-Roy.. Emh... C-cosa dovevi dirmi?>

Scosse la testa e la sua espressione tornò la solita di sempre.
Certo che quel ragazzo aveva dei problemi seri di bipolarità.

<piccola, volevo chiederti se->

<P-PICCOLA?!>

Balbettai interrompendolo.
Lui sorrise come se stesse parlando con una bambina

<ho diciassette anni... Tu quasi sedici>

Arrossii imbarazzata
Ghignò e continuò il suo discorso

<se a pranzo venivi sul tetto>

Spostai la testa di lato confusa

<Tu che chiedi a Me un appuntamento sul... Tetto?>

Un lieve rossore spiccò sulle sue guance

<n-non è un appuntamento! Oggi Dick non c'è... E Jason pranza con la sua ragazza>

Distolse lo sguardo

<quindi, avevo pensato che stare un po' con te non mi avrebbe ucciso istantaneamente>

Lo guardai... Lo studiai...

<va bene>

Dissi semplicemente

<D-DAVVERO?!>

I suoi occhi verdi smeraldo brillavano e non riuscii a trattenere un sorriso

<davvero Roy, ci vediamo a pranzo>

<a dopo, piccolina>

Mi diede un bacio sulla fronte e andò in classe...
Avevo accettato...
Forse perché mi ricordava Arsenal...
Cappellino ciano
Capelli rosso fuoco

Scossi la testa

No... Roy William Harper non poteva essere Arsenal...
Ed andai in classe con il pensiero fisso dei due ragazzi

Roy povs

<Ma come diavolo mi è saltato in testa di invitarla a pranzare sopra il tetto?! >

Camminavo avanti indietro da almeno una decina di minuti
Era l'ora di pranzo e, mentre gli altri erano in mensa, io camminavo su tutto il perimetro del tetto aspettando T/n.
C'erano un sacco di posti più romantici e più belli dove portarla... Ma no! Mi è venuta la stupida idea di scegliere il tetto della nostra scuola...
Sono davvero un idiota
Un grandissimo idiota
Esattamente un coglione

Sospirai

Dovevo dirle chi ero...
Estrassi un pezzo di tasca dalla tasca dei jeans

<e devo anche questo, piccola>

Sentii dei passi dietro di me e mi voltai subito riposando il pezzo di carta al suo posto.
Sulla soglia della porta che portava al tetto, c'era T/n

Era bellissima
Come sempre
Bellissima

<ciao Roy>

Sorrise... Cavolo... Quel sorriso... Mi fotte ogni volta

<pensavo che non venissi>

Dissi solo e lei rise
Una risata che mi alleggerì il cuore

<Harper>

Disse avvicinandosi a me

<Non avrei mai rifiutato un tuo invito... E poi l'altra scelta era stare da sola... Non mi piaceva come idea>

Abbassò la testa imbarazzata.
Era adorabile

<tranquilla, sono contento che sei qua>

Le alzai il viso e le accarezzai una guancia, lei, subito arrossì

Restammo così per un po'
A guardarci negli occhi incatenando i nostri sguardi rivelando la nostra anima
I suoi occhi t/c, si incatenavano perfettamente ai miei colore smeraldo lucente
Il battito aumentò come faceva sempre quando lei era vicina a me o quando la guardavo mentre girava tra i corridoi della scuola o quando la pensavo durante la giornata
Ok... Forse ero davvero cotto di quella ragazza.
Come fa una persona sola a creare un casino del genere nel cuore e nella mente?

Il rumore di una sirena della polizia fece sobbalzare tutti e due

<c-cosa volevi dirmi, R-Roy?>

Disse ricomponendosi

Mi sedetti sul cornicione del tetto e la invitai a sedersi accanto a me.

<beh..>

Iniziai dopo che si era seduta al mio fianco

<devo ridarti una cosa>

Continuai e tirai fuori dalla tasca il foglietto e glielo porsi

T/n povs

Era una follia... Come poteva avere qualcosa di mio?
Presi il foglietto e lo aprii

<come l'hai preso da camera mia>

Dissi fredda senza guardarlo

<E-Ecco... È complicato>

Disse grattandosi la nuca imbarazzato

<COMPLICATO?!>

dissi furente

<Sei entrato in camera mia e hai preso il mio disegno! Chi diavolo ti ha dato il permesso di entrare!>

Strinsi i pugni e strappai il disegno

Lui mi guardò triste e sorpreso allo stesso tempo

<non volevo farti arrabbiare>

<beh...L'HAI FATTO!>

Ribbattei e mi alzai andando verso l'uscita ma qualcosa mi prese il polso

<ti prego... Non andare>

Mi girai e Roy era a qualche centimetro da me.
Gli tirai uno schiaffo.

<lasciami spiegare... Ti prego>

Ero arrabbiata... Ma... I suoi occhi... Erano così tristi che non ce la feci a rimanere arrabbiata

<inizia>

Si passò l'altra mano tra i capelli e mi disse tre parole che sono rimaste marchiate nella mia testa

<Io... Sono Arsenal>

Roy povs

<ieri sera...quando ero a casa tua ho trovato il tuo disegno su di me e... L'ho preso... Avevo pensato di ridartelo senza dire niente... Credevo che non ti saresti alterata e mi dispiace di averti fatta arrabbiare>

Mi abbracciò forte e qualche lacrima cadeva dai suoi occhi bagnandole le guance rosee

<m-mi dispiace>

Disse ed io le accarezzai la schiena  sussurandole parole dolci per farla calmare.
La strinsi più forte a me

<va tutto bene>

Le dissi

<come quando c'erano i temporali... Sono qui... Sono reale>

Le asciugai le lacrime e le diedi un bacio sulla fronte
In quel momento eravamo solo io e lei
Spogli di ogni maschera
Solo una coppia di ragazzi

Eeeeeee ciao a tutti spaghetti cioccolatosi!!
Eccovi qua un nuovo capitolo!
Wow... Un capitolo ad un giorno di distanza?!
Wow... Mi sono superata!
Comunque, questa settimana non potrò pubblicare ma vi prometto che tornerò con un'altro capitolo al più presto!
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto
Ciao!