Capitolo 16
Ascoltate sta canzone, io la adoro (specialmente per le animazioni che ci fanno con la Lumity ma lmao) ora avete una nuova canzone preferita lo so
Diana's POV.
Dopo aver evitato l'ennesimo attacco lanciatomi contro da Angel noto una figura alle mie spalle, più che altro un ombra. Lancio un incantesimo che produce fumo per prendere tempo e voltarmi, ed ecco che la figura acquista forma.
"Akko! Che diamine ci fai qui?" Sono costretta a voltarmi all'istante per evitare un altro attacco. Fino ad ora non ho fatto altro che evitare gli incantesimi, come se qualcosa mi fermasse, ma dovrò per forza fare qualcosa prima o poi.
"Diana!" Sento Akko chiamarmi con la voce rotta, mi avvicino al terreno, quanto basta perché Akko salga sulla mia scopa al volo.
"Akko che ci fai qui?" Chiedo volando sopra al livello degli alberi per avere più spazio ed una visione migliore.
"Ho visto che mi hai disobbedito..." Dice sottovoce abbracciandomi, la sua voce ancora rotta ma soprattutto sconsolata.
"Scusami tanto io-" Prima che possa finire la frase Akko fa fare una virata alla mia scopa per evitare un attacco che Angel mi aveva lanciato dal basso.
"È diventato un appuntamento?" Chiede Angel guardandomi direttamente negli occhi, quanto la odio...
"Angie... Angel, ti va di, non so, smetterla con questa faida?" Si intromette Akko concludendo con una risata talmente forzata che quasi mi infastidisce.
"Akko, ti voglio bene e sinceramente non ho problemi con te, ma hai scelto da che parte stare." Risponde Angel volandomi intorno a circa due metri di distanza. Sento Akko sospirare rassegnata, decido di riportarla a terra, non voglio si faccia male.
"Diana..."
"Stai attenta... ti amo..." Per quanto vorrei solo baciarla e tornare a scuola ora ho altro di cui occuparmi, le sorrido e mi alzo nuovamente in volo stringendo la mia bacchetta decisa a mettere fine a questa stupida sfida. Vedo Angel prepararsi a scagliare un altro attacco ma appena mi accorgo delle sue intenzioni è già troppo tardi: invece che puntare a me colpisce un albero che si trova esattamente di fianco ad Akko, mi volto per accertarmi che la mora stia bene ma bastano pochissimi istanti perché la mia rivale mi lanci un altro incantesimo, alle spalle. Colpisce la mia scopa facendomi cadere, per fortuna riesco ad aggrapparmi, mentre sono lì, a più di dieci metri da terra, sembra che ogni rumore sia attutito, forse a causa del vento. Eppure una cosa la sento...
"Diana Cavendish! Giuro che se cadi non ti bacerò mai più in vita tua!" Come fa a farmi sorridere anche in una situazione del genere? È davvero speciale... Raccolgo tutta la forza che ho nelle braccia per tirarmi su e, per la prima volta da quando abbiamo iniziato, lancio un vero incantesimo d'attacco facendo sbilanciare Angel verso sinistra, le volo di fianco il più velocemente possibile cercando di farla cadere dalla scopa ma appena sto per afferrarle la manica si sposta di scatto salvandosi per un pelo.
Dannazione.
"Angel Blue. Diana Cavendish. Venite subito giù di lì." Quando sento la voce della professoressa Finnelan vengo improvvisamente sopraffatta da un senso di vuoto, so perfettamente qual è la punizione per chi fa una sfida di magia non autorizzata... l'espulsione.
Torno a terra vedendo gli occhi tristi di Akko guardarmi, dapprima pensavo fosse delusione ma in realtà è pura tristezza.
"Signorina Cavendish, mai, da lei, mi sarei aspettata un comportamento tanto riprovevole. La preside vi aspetta entrambe nel suo ufficio." Anche se so la risposta chiedo:
"Verremo espulse?" Guardando Akko con la coda degli occhi.
"Questo dicono le regole signorina, le vostre foto e video sono già su tutti i social, avete contribuito a dare una pessima immagine del nostro istituto." Risponde la professoressa guardandomi e incrociando le braccia, poi si volta verso Angel
"In quanto a lei, me lo sarei dovuto aspettare, è esattamente come sua sorella maggiore." Vedo la strega presa di mira stringere i polsi e trattenere a stento le lacrime, non ha il coraggio di rispondere ad una professoressa, anche se ha mancato di rispetto a lei e a sua sorella.
"Non dovrebbe dire cose del genere professoressa.." Mugula Akko avvicinandosi a me, le metto una mano sulla spalla dandole un bacio sulla fronte, la professoressa ci guarda cone se ci volesse leggere il pensiero.
"Vuole ripetere signorina Kagari?"
"Ha sentito cos'ha detto, queste regole sono troppo rigide, è normale commettere degli errori ma non si può semplicemente espellere ogni soggetto che infrange una minima regola." Ripeto in maniera formale stringendo la mano della mia ragazza, che cosa sto dicendo, non ho mai risposto ad una professoressa, attirando lo sguardo quasi furioso su di me.
"Senza parlare delle stupide regole quali il divieto per le studentesse di frequentarsi in maniera romantica." Ormai sono partita, non mi fermo più
"E per quale motivo sarebbe stupida? Serve per mantenere l'ordine." Protesta la professoressa mentre Akko si aggrappa al mio braccio senza che ne capisca il motivo.
"È stupida perché io, amo e frequento la signorina Kagari, qui presente, non abbiamo mai creato problemi e nemmeno disagi a nessuno." A questo punto anche Angel mi fissa con i suoi occhi verdi, la discussione cade nel silenzio mentre la professoressa accompagna tutte tre nell'ufficio della preside.
"Diana..."
"Akko."
"Non pensavo tu potessi discutere con una professoressa in quel modo." Si ferma qualche secondo ma so che vuole dire qualcos'altro.
"È stato carino quello che hai detto." Mi prende per il braccio appoggiandomi la testa sulla spalla mentre continuiamo a camminare verso l'ufficio della preside.
"Lo vuoi un bacio?" Dice Akko dal nulla mantenendo un tono di voce molto basso.
"Pensavo di essere in punizione per averti disobbedita." Dico, altrettanto sottovoce, concludendo con una risata.
"Lo sei, ma ti ho perdonata." Senza che io possa fare nulla Akko mi blocca e mi da un bacio mettendosi in punta di piedi, è così carina, mette le braccia intorno al mio collo prima che la professoressa attiri la nostra attenzione dando un finto colpo di tosse.
"Cerca di contrattare Diana... non puoi andartene." Mi dice Akko tenendomi ancora le braccia attorno al collo, annuisco dandole un ultimo bacio sulla fronte prima di riprendere a camminare.
L'ufficio è ormai davanti a noi...
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