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Capitolo 10

Akko's POV.
Diana è stata così dolce ad avermi comprato il regalo di Natale, mi dispiace di averla fatta sentire triste prima, é che non sono mai stata innamorata di qualcuno, tanto meno di una ragazza e non ho idea di come funzioni, penso sempre che potrei dire qualcosa di sbagliato senza volerlo... qualsiasi cosa poterebbe suonare sbagliato se lo dicessi in maniera sbagliata, persino un complimento.
"Akko tutto bene?" Mi chiede Diana agitando la mano di fronte al mio viso, mi ricorda qualcosa.
"Sì sì sì, scusa stavo pensando.." appoggia elegantemente il gomito sul tavolo del ristorante e mi guarda.
"E... A cosa pensavi?" Mi chiede agitando leggermente la forchetta.
"Nulla di che... Anzi me lo sono già dimenticato." Sorrido e mi guardo intorno per cercare di chiamare il cameriere dato che inizia a venirmi fame.
"Cameriere!" Un ragazzo si avvicina al nostro tavolo con in mano un taqquino.
"Siete pronte ad ordinare signorine?" Annuiscono e, dopo aver preso gli ordini, il ragazzo si dilegua verso la cucina.
"Sei mai stata qui?" Mi chiede la ragazza di fronte a me.
"No, mai. Tu? Che domanda stupida, ovvio che ci sei già stata." Si copre la bocca con la mano lasciandosi scappare una risatina "Comunque questo posto è fantastico." Aggiungo
"Vero." Sento Diana che mi stringe la mano sotto al tavolo facendomi arrossire di colpo. Credo di amarla davvero.

Finalmente il cameriere ci porta i nostri ordini, stavo morendo di fame e appena mi si presenta davanti il piatto inizio subito a mangiare, dopo noto la faccia divertita di Diana.
"Cosa ho fatto di divertente?" Chiedo
"Stai usando la forchetta da dessert, il primo si mangia con la forchetta più esterna e si va avanti per il secondo è il dolce."
"Oh..." Mi sento parecchio stupida ora, appoggio la forchetta da dolce sul tavolo e prendo quella giusta, almeno credo sia quella giusta..
"Per quale motivo dovresti usare due forchette diverse per il primo e per il secondo?" Chiedo confrontando le due posate identiche.
"Per igene." Diana indica una delle due forchette, quella davvero giusta sta volta.
"Dove le impari queste cose?" Chiedo tra un boccone e l'altro.
"Galateo, quando sei figlia di aristocratici, come me, è fondamentale." Annuisco e, per qualche strana ragione, quella frase mi mette tristezza, immagino Diana da piccola che prende la forchetta sbagliata per mangiare il primo e subito viene rimproverata o simili, anche se magari stavo vagando troppo con l'immaginazione, da come mi ha parlato di sua madre non credo l'avrebbe mai rimproverata.

La cena è stata fantastica, il cibo era delizioso e Diana era stupenda, lei è sempre stupenda però.
Tornando all'Hotel ci teniamo per mano mentre camminiamo per strada.
"Diana, posso dirti una cosa?"
"Dipende cosa vuoi dirmi."
"Io... credo di essermi innamorata di te." Arrossisco completamente e sento la ragazza di fianco a me trattenere una risata.
"Allora? Ti metti a ridere? Cos'è pensi stia scherzando? Vuoi te lo dimostri?" Continua a ridere ma noto che anche lei è arrossita.
"Non è- non è quello, il modo in cui lo hai detto mi fa ridere."
"E in che modo l'ho detto?" Ci fermiamo e lei mi guarda negli occhi.
"In un modo carino." Si abbassa un po' e mi bacia prima sulla fronte e poi mi da un bacio a stampo sulle labbra. Mi blocco un istante dato che non me lo aspettavo ma poi la abbraccio.
"Anche io mi sono innamorata di te Akko." Dice sottovoce facendomi arrossire ancora più di prima.
"Ora torniamo in albergo prima che si faccia tardi." Dice lasciandomi andare, annuisco con un sorriso così ci prendiamo di nuovo per mano e arriviamo all'albergo.
Diana dorme con i suoi soliti vestiti mentre io mi sono portata il mio pigiama invernale di Shiny Chariot, anche se è un po' infantile ci sono affezionata.
"Akko?" Mi chiama Diana mentre stavo per andare sotto le coperte.
"Dimmi." La guardo sorridendo e noto che sembra in imbarazzo.
"Ti va di... dormire con me?" Mi guarda aspettandosi una risposta che non riesco a pronunciare.
"Se preferisci di no va bene lo stesso." Ancora non riesco a dirle che vorrei tanto dormire con lei.
"Notte Akko." Io ancora sono seduta sul materasso mentre Diana si sdraia e spegnare le luci. Diamine Akko, fai qualcosa...
Mi alzo e, senza dire nulla, mi infilo sotto le coperte con Diana abbracciandola da dietro.
"A-Akko!" Penso non se lo aspettasse, ma meglio così.
"M-mi piacerebbe dormire con te." Si volta verso di me e mi passa la mano tra i capelli prima di baciarmi.

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