Capitolo 59
Steven's Pov
Volevo preparare qualcosa di sorprendente, qualcosa che potesse stupirla a tutti gli effetti e una moto credo sia stata la sorpresa migliore conoscendo Ella.
Infatti non mi sono affatto sbagliato. Ha gli occhi esterrefatti, sembra sorpresa quanto me e la cosa mi rende molto felice. Sì, sono felice. Felice se lo è anche lei, felice quanto lei e felice se c'è lei.
Ormai la mia felicità dipende solo da questa ragazza, questa ragazza che ha rivoluzionato la mia vita, rendendola completamente migliore più di quanto non lo fosse... già... perché la mia vita non era del tutto al completo, anzi, non lo era affatto, ma ora posso dire che finalmente qualcuno ha colmato quel vuoto che giaceva dentro me come se nulla fosse, come se... ecco, a dire il vero non mi viene in mente, non so proprio cosa dire, ma credo che il concetto sia chiaro... almeno credo.
"Allora Stev, che aspettiamo?"
Ella è già in posizione con il casco sulla testa che risulta molto più sproporzionato di lei.
È davvero buffa, piccola e allo stesso tempo carina.
"Ehm... si andiamo." Le rispondo.
Spero solo mi ricordi come si fa...
Il motore è attivo ora devo solo partire.
Va bene, ci sono!
3...
2...
1...
Via!
Stento a momenti di perdere l'equilibrio, ma eccomi subito dopo pronto ad accelerare e a riprendere la guida in tutta tranquillità, come se non avessi mai smesso di guidarla in vita mia
Era da anni che non guidavo una moto e sinceramente non vedevo l'ora di rifarlo. Non c'è un motivo del perché abbia smesso, più che altro è stato quando ho preso la patente e ho cominciato a guidare l'auto, così ho trascurato le moto e mi sono concentrato più su quello.
Passiamo davanti al Colosseo e Ella mi supplica di fermarci per osservarlo meglio e non posso dirle di no. D'altronde è la sua vacanza. Parcheggio la moto lì vicino e scendiamo, togliendoci i caschi e mettendoli nel cofanetto sotto il sedile.
"Steven è... è enorme!" Esclama a bocca aperta. È bello vederla così. È bello vedere come si accanisce alle cose e a tutto ciò che le circonda. Lei non è una ragazza che si ferma alle apparenze, non è affatto una persona superficiale, al contrario. Le piace scoprire com'è fatto il mondo, vedere chi c'è dietro a tutto questo e scoprire ogni minimo dettaglio se solo potesse farlo.
È una delle cose che più preferisco di Ella, il fatto che è sempre pronta a imparare qualcosa di nuovo e che il limite non fa proprio per lei.
"È fantastico, non credi?" Le domando prendendola per mano, osservando davanti a noi quel monumento enorme capace di travolgere qualsiasi cosa gli passi accanto.
"Facciamo una foto!"
Odio fare foto. Forse è la cosa che mi viene peggio, ma posso mai dirle di no? Ah! Andiamo Steven è solo una foto, una maledetta foto.
Ella posa il telefono davanti cercando di inquadrare anche l'anfiteatro dietro di noi e in men che non si dica scatta un paio di foto per poi portarsi il telefono fra entrambe le mani, scorrendo la galleria per controllare che siano venute bene.
E lo spero proprio! Non ho affatto voglia di fare altre patetiche foto. Insomma... le foto sono da stupidi! Perché non viversi il momento, invece di immortalare ogni singola situazione che ci capita con un cazzo di cellulare?
Mi porta il telefono avanti, facendomi cenno di controllare e la foto che mi appare avanti è quella di noi due sorridenti, felici e spensierati come se i problemi fossero spariti per sempre dalle nostre vite, lasciandoci liberi e sicuri che niente avrebbe potuto ostacolare la nostra vita.
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