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Capitolo 4

Ella's Pov

Entriamo a scuola, sfortunatamente io e Lucy non abbiamo le stesse ore, siamo diventate amiche? Wow! Mi suona strano dirlo. Io ho un'amica?
Lei è una ragazza molto timida e determinata; per molti aspetti ci somigliamo molto...quasi.

Entro in classe, mi siedo all'ultimo banco, fortunatamente ancora vuoto, lì da sola sperando che nessuno mi disturbi.

Sono appena le 8:30 il professore sta spiegando da soli dieci minuti, ma mi sembrano un eternità. È molto noioso e anche se amo storia dell'arte, lui la fa pesare kili e kili.

TOC TOC

"Avanti."
Dice il professore.

"Buongiorno prof! Scusi il ritardo."
Risponde un ragazzo entrando in aula con un tono molto affaticato e con voce...famigliare?

Cosa? No! Non è possibile, dimmi che non è colui che penso. Si sta sedendo accanto a me? Ma perché?!
Accidenti!

"Ciao Ella..."
Mi saluta sfortunatamente...Steven!

"Oh no! Ancora tu? Non ci credo."
Gli rispondo infastidita.

"Sarà forse il destino, non credi?"
Chiede sarcastico.

"No, non credo! Sono solo piccole coincidenze o magari piccole sfortune della vita."
Rispondo.

DRIN

La campanella è suonata... grazie! Credevo non finisse più. Poi ci mancava soltanto che mi trovassi in classe Steven.

***

È finalmente giunta l'ora di pranzo e vado in mensa sperando servano qualcosa di buono. Devo incontrare Lucy, ci siamo date appuntamento proprio qui, ma non ho idea di dove sia.

Ah eccola là! È accompagnata da un ragazzo che mi auguro non sia il suo ragazzo, non ho affatto voglia di stare in mezzo a due fidanzatini, non mi sentirei a mio agio e soprattutto non vorrei fossero una di quelle coppie che passano il tempo a fare i sdolcinati e roba del genere. Che orrore!

"Ella, ciao siediti!"
Mi invita sporgendo la sedia da sotto al tavolo.

"Ciao Lucy."

"Ti presento il mio ragazzo, Felipe."

Alto, capelli neri... abbastanza carino.

"Ciao, piacere Ella."
Mi presento.

"Ciao Ella io sono Felipe."
Si presenta lui per poi rivolgere lo sguardo verso la sua fidanzata.

"Amore, mio fratello oggi pranza con Bridge quindi rimango qui con Ella, anzi, a dire il vero credo che questo accadrà tutti i giorni!"
Gli dice schietta Lucy.

"Ma tesoro, i nostri amici ci aspettano."
Cerca di convincerla Felipe.

"Quelli non sono miei amici! Se rimango con loro è solamente per te."
Ma Lucy non vuole proprio saperne.

Qui la situazione si sta facendo troppo complicata.

"Andiamo! Ci divertiamo molto con loro."
Un altro tentativo di Felipe.

"Tu ti diverti con loro, non io."

Niente da fare, Felipe non convincerà Lucy.

"Va bene Felipe, ma se te ne vai la nostra storia è finita."
Lucy è in preda alle lacrime ma Felipe sembra convinto della sua scelta quindi se ne va.

Nel frattempo Lucy scoppia un lacrime e io corro subito ad abbracciarla.
So cosa sta provando e posso capire che sta soffrendo.

"Scusami tanto Ella, ci conosciamo da così poco e ti faccio vedere tutto questo."
Singhiozza.

"Oh! Ma non preoccuparti."
Le sorrido e lei ricambia.

"Non voglio stare con quella gente,  se la tirano troppo e poi non sono per niente divertenti... mi prenderesti per pazza perché gli studenti fanno la fila per entrare nel gruppo dei "popolari", o così vengono soprannominati,  e io che ne ho la possibilità non la sfrutto, io sto lì per il mio ragazzo e per mio fratello altrimenti non ci sarei mai entrata e credimi, non ci terrei minimamente."

"Tranquilla, neanch'io ci sarei mai entrata."
La rassicuro stringendola più a me.

***

Steven's pov

Bridge oggi è molto carina, short di jeans, le sue gambe sono coperte da una calzamaglia di pizzo nero, top rosa a tre quarti e stivaletti col tacco.

Anche se ormai ci avevo fatto l'abitudine a vedere jeans, Fila, e maglioni.

Ella...

Pensandoci non la vedo da due ore.

"Steven mangia o si fredda tutto."
Mi interrompe la voce da gallina di Bridge.

"Si, si finisco subito."

Mentre finisco il mio pasto noto Lucy insieme ad Ella.
Si saranno conosciute? Mah...fatti loro.

Aspetta! Dio! Amo mia sorella.

"Bridge devo proprio andare ora."
Saluto Bridge mentre raccolgo il mio zaino ormai diventato tappeto per i passanti.

"D'accordo, è stato bello oggi. Vieni qui dammi un bacio."
Mi spinge verso lei.

"Ti avviso che non stiamo insieme Bridge."
Le dico maliziosamente.

"Scandalizzarsi per un misero bacio è il colmo...senza mettere in chiaro che tra noi due c'è stato ben altro."

Si avvicina a me sempre di più, ora siamo completamente appiccicati, sento il suo respiro sul mio orecchio e mi sussurra:

"Sarai mio Cool."

Rabbrividisco al suo tono, ma mentre sto per baciarla vedo Ella fissarmi con i suoi occhi color noce molto attentamente. Così mi stacco velocemente da Bridge e mi dirigo da lei.

"Ho notato che ami fissare la gente."

"Sta zitto e non rompere."
Dice seccata.

Alzo le mani in segno di difesa, mentre vedo Bridge arrivare verso di noi come una furia.

"Ehi carina! Non provare mai più ad avvicinarti a lui. È mio, sia chiaro!"

Non sapevo fossi diventato improvvisamente di qualcuno.

"Stai parlando con me?" Chiede Ella confusa.
"E con chi sennò?"
"Lasciami in pace!" Dice cercando di mantenere la calma, ma dubito che Bridge la lascerà in pace così facilmente.
"Ehi! Forse non ci siamo capite! Devi lasciar perdere Steven. Chiaro?"
Ecco, come non detto.
"Ascolta brutta cornacchia!" Wow! "Non permetterti di usare questo tono con me, non so chi cazzo tu sia e cosa tu voglia, non rompermi le palle, perché ho ben altro da fare che corteggiare quest'idiota!"
Risponde Ella acida,  tutto ad un fiato.

Mi ha chiamato idiota? Bel modo di chiamare la gente.

"Cornacchia?! Tu non hai idea di con chi stai parlando!"
Alza il tono Bridge.
"Perché tu si invece?"
Continua Ella.
"Mbe con una stracciona. Una di quelle che non valgono nulla."
La faccenda si sta complicando e qui abbiamo dato spettacolo.
"E sentiamo, tu invece vali qualcosa?"
Ella continua a fare la finta tonta, ma so per certo che sta tramando qualcosa.
"Certo. Sono la più popolare della scuola, che altro potresti dire a riguardo?"
"Io sono Isabella Vega."
Cala un silenzio tombale. Nessuno sa cosa dire e anche Bridge è rimasta senza parole. È chiaramente in imbarazzo e non si aspettava una risposta del genere. Nessuno avrebbe mai pensato a una cosa così, soprattutto da una ragazza totalmente indifferente a tutto. Ai modi di fare, a quello che dice e come si veste. La figlia dell'uomo più ricco di New York è nella nostra scuola, quando potrebbe esserne in una privata. È sconvolgente.
"Già, sono la figlia di James Vega. Ora dimmi, hai da obbiettare?"

"Ehi, ehi basta così! Andate subito via. Rassegnati Bridge è partita persa. Devo dirtelo, ma non riuscirai a mettere a Vega i piedi in testa."

Una voce maschile percorre il corridoio della mensa e quando finalmente decide di mostrarsi, caccia gli studenti che si erano aggrovigliati intorno a noi.

"Andrew,  che bella sorpresa!"
Noto che Ella lo conosce.

"Ciao Ella, devi sempre cacciarti in qualche guaio tu eh? Tuo padre mi aveva avvertito su questa cosa."
La saluta Andrew sorridendole e posandole una braccio sulla spalla.

Questo tipo mi è già antipatico, sono passati due minuti ed è appicicato ad Ella come una calamita.

Ad un tratto si allontanano da noi lasciando me e Bridge come due idioti al centro della mensa.

Tre parole. Me la pagherà!

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