Capitolo 25
Steven's Pov
Un rumore frustante mi rimbomba nella testa. Che sarà mai? Continua, continua, ma non capisco da dove provenga. Mi stiracchio e apro a malapena gli occhi cercando di capire cosa stia succedendo e man mano comincio a prendere coscienza della situazione. Mi rendo subito conto che si tratta del mio cellullare e ancora stordito comicio a cercarlo in giro con la mano che palpeggia ogni singola cosa presente.
Alla fine mi rendo conto che il suono proviene dai miei pantaloni.
Inserisco la mano nella tasca e fuoriesco il cellulare. È Felipe.
"Pronto?"
"Dove cazzo sei finito? È da ieri pomeriggio che sei sparito!"
"Sono al mare."
"Al mare? Di già?"
"Sì. Sono con Ella."
"Cosa?! Sul serio? Allora? Spara!"
"L'abbiamo fatto."
"Porca troia! E volevate andare con calma..."
"Fanculo. Non abbiamo resistito."
"Immagino. Ricordo la mia prima volta con tua sorella. Magico."
"Quando torno in città giuro che ti rompo i denti."
"Ma perché? Non credo sia rimasta incinta per opera dello spirito santo."
"Adesso ti saluto. Appena torno ti chiamo e ci vediamo ok? A dopo coglione."
"A dopo Stev."
Un dolore allucinante mi percorre la schiena facendomi rimanere bloccato per qualche secondo.
Oh ,no! Ancora....
Dopo che il dolore si sia allegerito, lascio il telefono in qualche angolo della tenda e mi stendo mantenendo la testa con entrambe le mani, quando sento qualcosa muoversi sotto la coperta. La scosto per sbirciare un po' e trovo la scena più incantevole che abbia mai visto. È lì tutta rannicchiata con solo la maglietta addosso, i lunghi capelli sparsi da una parte all'altra e quel piccolo viso innocente che mi manda fuori di testa. È così piccola e innocente, all'oscuro da tutta la crudeltà che c'è fuori. È vero. Ne ha passate tante, le è stato fatto del male proprio da coloro che amava, ma non è mai riuscita ad odiare, non si è mai abbattuta, ma al contrario, si è sempre rialzata più forte di prima e ha ripreso la sua vita in mano. Ed è questo quello che mi piace di lei, è questo il motivo per cui mi sono innamorato perdutamente ed è per questo che la voglio nella mia vita ora e sempre.
Comincia a muoversi e a stiracchiarsi fin quando si ferma d'improvviso e pian piano comincia ad aprire gli occhi. Con aria confusa comicia a guardarsi intorno fino a posare lo sguardo su di me. Dopo essersi resa conto di tutto mi sorride, mi guarda un'ultima volta e con voce rauca mi dice:
"Buongiorno amore."
Mi avvicino a lei e le do un bacio, la guardo e le rispondo:
"Buongiorno piccola."
Quel bacio mi ha fatto ripensare a ieri sera. Posso dire che sia stata la mia prima volta, quella vera, la prima volta che l'ho fatto per amore, la prima volta che ho fatto l'amore.
"Dobbiamo tornare, non credi?"
Domanda distraendomi dai pensieri.
"Si. Hai ragione."
Le rispondo sorridendole.
"Che ore sono?"
Chiede ancora.
"Le 8:30."
Senza perderci in chiacchiere ci vestiamo, raduniamo le cose e lasciamo la spiaggia, quella spiaggia che ha segnato completamente le nostre vite, un segno che non dimenticherò mai e poi mai.
Saliamo in macchina e ci avviamo verso casa, ma prima ci fermiamo in un bar per fare colazione. Subito dopo ripartiamo più carichi di prima, raggiungiamo casa di Ella e la lascio lì. Poi torno a casa mia, dove trovo il nonno indaffarato con i suoi lavori in giardino e la nonna già intenda a pulire casa. Li saluto e mi dirigo in camera pronto per fare immediatamente una doccia. Entro in camera e il mio migliore amico è seduto sul mio letto a sbirciare sul mio portatile. Dio perché non posso vivere in pace per più di un'ora, perché?
"Ehi tu! Com'è stato ieri sera?"
Chiede posando il mio computer sulla scrivania.
"Non adesso. Ho bisogno di fare una doccia."
Rispondo prendendo dal cassetto dei vestiti puliti.
"Ehi fratellone. Ho saputo!"
Esclama Lucy abbracciandomi.
"Volete prepari una conferenza stampa?"
Domando confuso.
"Già che ci siamo."
Risponde Felipe.
"Come l'hai saputo? L'hai detto tu Felipe?"
"Non proprio. L'ho solo sentito mentre urlava a squarciagola che tu e Ella l'avete fatto al mare. E nulla, l'ho saputo così."
Racconta.
"Io non oso immaginare cosa farai quando nascerà tuo figlio. Saranno una marea figure di merda per tutto l'ospedale."
Dico.
Lui scoppia a ridere, poi si stiracchia e solleva il poggiapiedi.
"Oh! Un messaggio da Ella. Mi chiede di passare da casa sua"
Ci informa Lucy rispondendo al messaggio di Ella.
"Uhhh! Come mai?"
Domanda infine malizioso."
"Che ti importa?! Ci vediamo dopo ragazzi!"
****
Ella's Pov
Ho mandato un messaggio a Lucy chiedendole di venire immediatamente a casa, voglio raccontarle tutto nei minimi dettagli. Ieri è stata la mia prima volta e il solo pensiero mi fa salire l'eccitazione a mille. Non faccio altro che pensarci, ammetto che non mi aspettavo sarebbe successo così, mi aspettavo una cosa più programmata, ma come si dice l'inaspettato è meglio del previsto. È successo. Succede quanto meno te lo aspetti, succede perché lo vuoi, perché lo desideri e non puoi evitarlo. Ieri è stato il mio momento, la mia notte magica, quella notte che rimarrà impressa sempre.
DIN DON
Sarà Lucy.
Mi alzo dal divano e corro ad aprire la porta, anche se ci ha già pensato Felix, il nostro maggiordomo.
"Signorina Lucyana, la signorina Isabella la sta aspettando."
"Vieni Lucy entra pure. E tu Felix, non essere troppo formale. Puoi chiamarmi Ella e lei è Lucy."
"Mi spiace signorina, ma devo!"
Dice tornando poi a lavoro.
"Andiamo in camera mia."
Le faccio strada per le scale.
Appena entrate in camera ci buttiamo sul letto e la prima cosa che faccio è sorriderle in modo malizioso per far intendere qualcosina.
"Non mi dire. L'avete fatto."
Mi precede.
"Esatto."
Confermo mettendo le mani davanti agli occhi per l'imbarazzo.
"Com'è andata?"
Chiede prendendo un cuscino dal letto per poi metterlo attorno alle gambe e avvolgendolo con le braccia.
"Si, mbe... benissimo!"
Mi limito a dirle per poi proseguire. "È stato tutto molto romantico, cioè tuo fratello è romantico, non avrei mai pensato di farlo per la prima volta al mare."
"Oh, lo so! Steven ha sempre avuto il suo lato romantico, praticamente è il contrario di Felipe. Pensa, la nostra prima volta è stata nel letto dei suoi genitori che erano partiti per le vacanze e in quel caso ci sono rimasta anche incinta."
Ridacchia, anche se i suoi occhi splendono e in effetti dicono tutto. Non importa quanto Felipe sia maldestro e per niente romantico, però lei lo ama e non sarebbe Lucy senza il suo amore.
"Lo ami però..."
Aggiungo compiaciuta.
"Con tutta me stessa Ella."
Dice in tono convinto e quel sorriso stampato sulle labbra.
"A proposito. Come sta il piccolo?"
Domando mettendole una mano sul ventre.
"Cresce a meraviglia, il dottore ha detto che nella prossima visita forse sarà possibile scoprire il sesso."
Mi dice.
"Voi cosa preferite?"
Chiedo.
"Felipe opta per il fiocco blu, ma per me è totalmente indifferente. Vorrei soltanto che mio figlio possa nascere sano."
Lo apprezzo molto, non so se un giorno sarò madre, ma se nel caso dovessi esserlo mi auguro di saper comportarmi in tal modo. Prendersi cura di un bambino è un grandissima responsabilità e sono sicura che Lucy sarà un'ottima madre, d'altronde è già una ragazza responsabile. Posso confermarlo dal fatto che è diversa dalle ragazze della sua età il quale loro unico obbiettivo è quello di aprire le gambe più volte possibili in una settimana. Lucy invece è diversa, si è innamorata con la consapevolezza di voler portare avanti il suo amore per il resto della vita. È vero, è stato commesso uno sbaglio, ma questa è la dimostrazione di quanto sia pronta a prendersi carico di ciò che la vita le ha dato e io la ammiro tantissimo. Nonostante sia qualche mese più piccola di me, la prendo come esempio e sono tanto onorata di averla come amica, come... possiamo dire cognata? Mbe, la sorella del mio fidanzato.
"Ti va un'uscita a quattro?"
Domanda.
"Oh! Non vedevo l'ora di farla."
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