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Capitolo 15

Ella's Pov

Il mio cuore è a pezzi, le lacrime scendono come fontane sugli occhi e non oso immaginare come possa stare Steven in questo momento. Penserà che sono pazza, e forse è vero, mi lascerà e capirà che non sono la donna giusta per lui perché, diciamoci la verità, chi vorrebbe accanto una persona che cambia umore da un momento all'altro? Chi vorrebbe accanto una persona che nasconde dei segreti? Chi?

Sto camminando, camminando e camminando senza una meta, non so neanche dove mi trovo, dove sto andando e sono certa che fra non molto mi sarò persa.

.....

Ma dove sono? Ecco appunto.

Mi sono persa!

Non ho mai visto questa strada, è così buia, isolata ed è anche molto inquietante...
Ad un tratto noto dei ragazzi avvicinarsi a me pian piano. Ne sono 3 e la situazione mi sta sfuggendo di mano, non so se mantenere la calma, magari cercano solo di aiutarmi oppure perdere il controllo e scappare a gambe levate. Dio! Che situazione!

"Ehy fiorellino, che ci fai tutta sola da queste parti?"
Mi chiede uno di loro.

"Ehm...i-io mi sono persa."
Balbetto.

"Uh! Povera stellina... che dite ragazzi? La mettiamo a suo agio?"
Parla un'altro.

"Che state facendo idioti? E chi è questa?"
Sbuca un altro da un vicolo.

Ma quanti ne sono?

"Si è persa Scott."

"Guarda un po' che culo!"
Ridacchia un altro.

Sono cosi spaventata, che vogliono questi qua? Devo sempre cacciarmi in qualche guaio. Ma perché tutte a me? Perché?
Improvvisamente una macchina percorre la strada e si ferma proprio davanti a noi.... È Steven.
Sia ringraziato il cielo!

"Sali!"
Urla Steven.

È arrabbiato, lo percepisco.
Senza dire nulla mi affretto a salire in macchina mentre quei delinquenti guardano Steven straniti.

"Ah!" Aggiunge Steven. "Quel culo posso toccarlo e guardarlo solo io."

La macchina parte e la situazione è alquanto imbarazzante. Nessuno dei due dice nulla, c'è la tensione più totale. Lo capisco perfettamente, non c'è neanche bisogno di chiedere il motivo del suo silenzio è al quanto accettabile.

"Cosa ci facevi lì?"
Domanda.

"Volevo stare da sola."
Sussurro.

"Lì? Con quel branco di drogati?"
Alza il tono di voce.

"Non sapevo fossero lì."
Dico.

"Perché cazzo sei scappata da me? Porca puttana!"
Urla.

Non rispondo, rimango in silenzio poggiando la testa sul finestrino.
Inizia a piovere. La prima pioggia di primavera.
In questi momenti la pioggia accompagna sempre, ed è anche un bene, perché nasconde le tue lacrime e la tua sofferenza, lei è cupa, spensierata, cade leggera come una piuma, non bada alle conseguenze,  scende e basta. Molte volte preferisco la pioggia al sole e credetemi, chiunque dica che il sole porta la felicità non ha mai ballato sotto la pioggia.
La cosa migliore che si può fare quando piove è lasciar piovere, non puoi avere l'arcobaleno senza un po' di pioggia...
Conosco una citazione di Bob Marley dove dice che la pioggia possono sentirla solo alcuni, mentre altri si bagnano soltanto...

"Vuoi rimanere in macchina?"
Domanda Steven distraendomi.

"No, no...buonanotte."
Lo saluto scendendo dalla macchina.

Mi sembra di essere tornati al primo giorno, quel primo giorno dove lui mi accompagnò a casa con la sua macchina ed io lo salutai con quella stessa passività che ho usato stasera...So che sto facendo male e me ne rendo conto, ma lo sto facendo per lui e per noi.

Entro in casa e senza pensarci lascio il cellulare sul tavolo e vado di sopra in camera mia... non voglio ascoltare più niente e nessuno, voglio solo stare da sola e riflettere, riflettere su tutto, sulla mia vita, sul grande cambiamento vissuto in questi 4 mesi a New York City, su come sono arrivata a questo punto... Già. Come? È proprio vero quando dicono che la vita è imprevedibile. La mia ha subito un cambiamento straordinario, non credevo più nell'amore e ho conosciuto Stev, non ho mai avuto amici e la vita mi ha dato Lucy, Felipe, Andrew, Sharon...
Solo che ora è tornato il passato a cercarmi e devo affrontarlo una volta per tutte, dirgli che io amo la mia nuova vita e le persone che mi circondano e non voglio più tornare indietro, ma so che questo mi costerà parecchio. Ma serve tanta forza e coraggio e sono sicura che ce la farò.

"Ella! Scendi immediatamente!"
Urla mia madre dalla cucina.

Ma che sarà successo?
Scendo le scale e trovo mia madre col mio cellulare in mano e un'aria a dir poco frustata.

"Edward? Ancora lui? Cosa vuole da te?"
Domanda mia madre.

"Non lo so mamma, credimi"
Le dico.

"Ella ti sta minacciando?"
Chiede.

"Ehm...si..."
Mi limito a dire.

"Che significa: hai fatto un ottimo lavoro, brava la mia ragazza?"
Domanda leggendo il messaggio di Edward.

"Non lo so mamma, lui vuole allontanarmi da Steven. Dice che ha capito che mi ama ancora."
Racconto in preda alle lacrime.

"Lui lo sa?"

"No mamma, non lo sa e non deve saperlo!"
Esclamo.

"Sei impazzita? Deve saperlo!"
Urla mia madre.

"Non urlare! Posso gestire la questione da sola, non intrometterti ok?"
Urlo.

"Ella! Fa attenzione."
Mi dice abbracciandomi.

"Sta tranquilla mamma, sarò prudente."
La tranquillizzo.

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