Corri va,
piccolo uomo,
le tue mani si muovono
per modellare una creta
che a stento trasforma.

Cerchi il meglio nelle
cose che fai,
con solennità e grido d'ansia.

Invano la tua errante avanzata
si scontra con furia
contro la dura roccia.

Come castigo t' insegue la spada
e il conflitto distrugge la terra e
il sotterraneo suolo.

Invochi il tuo pane,
bevi la tua acqua,
spesso con grande
umiliazione e pena.

Né argilla, né rugiada,
copriranno infine
il tuo sogno sfinito.

Bevi il fiele che il mondo t'istilla,
nel crepuscolo aspetti il tuo conto.

Non cerchi vittoria,
né fumo, né ombra.

Solo un pò di fuoco,
un raggio di luce,
un'esigua energia,
che emerga dall'umida notte.

Con malinconica attesa
aspetti l'aurora.

Accigliato nell'intima alcova
fai largo al dolore.

Infine tutto si placa
scorre sul fiume che
lento cambia colore,
lasciando infine
addormentare i tuoi sogni.

Mimma51