Siamo nati e moriremo,
questo non muta.

Lo svolgersi del tempo
fra i due eventi
è un'incognita...
può far paura.

Il desiderio di piacere
è insito in noi.

Spesso ciechi
all'insegnamento del passato,
corriamo a ripetere
gli stessi sbagli.

La vita è un puzzle che si
compone nelle sue
varie stagioni.

È primavera quando
chi ci vuole bene
si prende cura di noi.

Come tenero bocciolo
siamo da proteggere
dagli eventi del tempo,
dai mutamenti,
per crescere e diventare forti.

Ci viene elargito amore ,
tenerezza,
cercando di inculcarci
un poco di saggezza.

Poi è estate...
gonfi come frutti maturi,
belli, fieri,
pensiamo che nessuno
può mangiarci,
farci del male.

Esploriamo il mondo
tutto vorremmo provare,
tutto capire...

Le insidie,
come grandine e bufera,
ci possono cogliere
all'improvviso,
pronti a rovinare
ogni buon proposito.

Dobbiamo così valutare
attentamente,
senza farci trarre in inganno,
e prepararci agli imprevisti
della vita.

Presto arriva l'autunno,
bello, pieno di colori
e di vitalità.

Ora si raccolgono i frutti
del nostro duro lavoro.

È anche il tempo degli aggiustamenti,
delle risposte.

Qualche foglia comincia
ad ingiallire,
e sebbene non c'è più
il grande vigore dell'estate,
ci sentiamo forti
per migliorare il mondo
e chi ci sta intorno.

Si regala un po' di saggezza,
a chi ancora giovane virgulto,
deve affrontare la propria vita.

Ma,
se non si è coltivato
una propria vigna,
arricchendola di grande varietà,
si spigolerà nei filari
quasi vuoti...

Si va avanti...
arriva il freddo inverno.

Sotto spesse coltri,
cerchiamo il calore,
siamo pronti a riposare,
facendoci aiutare
dove non arriva più
il nostro vigore.

Nostalgici a volte
ci volgiamo indietro
a pensare al tempo perduto...

Se nel cesto della vita
abbiamo messo cose buone,
le ritroveremo,
insieme all'amore delle
persone a cui abbiamo
voluto bene,
che ci hanno amato...

Altrimenti,
soli e sconsolati,
resteremo a guardare
il resto della vita
scivolare via
come sabbia dalle dita.

Mimma51