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Barriera - giorno 2 pt 8

Hikari guardò il compagno con espressione alquanto diffidente.
Non sapeva proprio se aprire bocca o meno, ma soprattutto non capiva perché Missis B avesse messo proprio loro due in coppia.
Insomma, non era così certa di un vero e proprio successo, soprattutto per via della propria timidezza, ma ancora di più per via di Lorenz stesso.
Prese ossigeno, deglutí e scosse la testa.
Doveva farsi venire in mente qualcosa, non voleva una punizione!
-Uhm- arrossí, sfuggendo allo sguardo dell'altro, stritolando quasi il proprio block notes -Dobbiamo parlare di pregiudizi...- fece, quasi sottovoce, sentendo il sudore percorrerle il volto e perfino il collo, tanto che desiderava potersi strofinare le mani addosso per rimuovere quella sensazione così fastidiosa.
Nel frattempo, Lorenz non sembrava così propenso nel fare quello stupido compito , non per la compagna, sia mai, ma semplicemente avrebbe preferito fare tutt'altro, come ad esempio una delle sue attività preferite: leggere.
-Mh- un mormorio uscí dalle sue labbra un poco socchiuse ed il suo sguardo venne lentamente spostato, prima da una parte e poi di nuovo su Hikari, o almeno... Era quello il suo nome? Neppure ne era sicuro. Davvero, non lo era.
-Pregiudizi? Che vuol dire?- domandò apaticamente con un espressione alquanto perplessa e fredda in contemporanea, inclinando il capo verso la sua destra, portando così ad alcune ciocche dei suoi capelli un netto spostamento, tale da gettarsele da sé sugli occhi quasi.
-N...non hai ascoltato?- la giapponese fremette alla domanda, spostandosi la frangia e dividendola per portarla più dietro alle orecchie per un lieve nervoso -Erano... T-Tipo il primo impatto sulle cose-
La ragazza si strinse su sé stessa, come cercando di occupare il minore spazio possibile, mentre, espirando ed inspirando gradualmente, provava a farsi coraggio per farsi uscire dalle labbra qualsiasi cosa... E possibilmente un qualcosa di decente.
-C...come tipo... Io...-
Un altro respiro, le sue mani strinsero i suoi pantaloni con fermezza.
-Come tipo, io... Immagino che tu abbia una... Una p-passione per qualsiasi tipo di... Libro?-
Lorenz batté un paio di volte le palpebre ed allo stesso tempo si strinse nelle spalle appena sentí la risposta dell'altra.
-Uhm... Capisco, quindi- iniziò, avvicinandosi lentamente ad Hikari.
Sembrava troppo un predatore... E dallo sbiancare della giovane, forse la professoressa non aveva tutti i torti.
-Tu hai paura di me. É un pregiudizio?- domandò, a pochissimi passi dalla ragazza.
La sua espressione non era cambiata minimamente, sempre apatica ed inflessibile.
-Comunque é sbagliato- aggiunse, allontanandosi di scatto, come se fosse stato scottato anche se Hikari non si era mossa.
Ella invece arrossí di nuovo, fissando l'altro in maniera abbastanza spaesata da quel passaggio di vicinanza e lontananza, avviatasi così, tutta in un colpo solo.
Era parzialmente grata che non avesse continuato ad avvicinarsi a lei, davvero, lo era, e parecchio.
Se lo avesse fatto, molto probabilmente avrebbe smesso di respirare e si sarebbe soffocata da sola.
-Un ... Po'?- fece a mezza voce, mordicchiando con insistenza l'interno della propria guancia, tanto che non sarebbe stata sorpresa di ritrovarsela sanguinante.
-Non credo sia... Un pregiudizio, il tuo...- una pausa -Ed in che senso... Sbagliato... Esattamente?-
-Non leggo qualsiasi tipo di libro- rispose dunque Etzel, con la voce a metà tra le possibilità di tono, guardando perlopiù verso il basso mentre tirava appena il colletto della felpa che indossava, sperando forse di camuffarsi da quegli occhi grigi, non cattivi ma spaventati -Ma sto parlando troppo... Altre domande?-
-Ehm.- Hikari tossicchiò, molto a disagio, cercando di visualizzare una possibile pace interiore.
Dopotutto, fino a questo momento, non erano andati molto lontano con la loro conversazione... E non era riuscita a prendere neppure un appunto!
Si fece dunque coraggio e parló, cercando di annullare quella sottospecie di barriera protettiva che le impediva di esprimersi.
- Mi sembri... Mi sembri uno schivo... E che repelle il contatto fisico. Uno che preferisce allontanarsi da tutto e tutti, disinteressato verso il mondo. A volte mi spaventi, sí, ma perché guardi qualsiasi cosa con circoscrizione e non ho mai la più pallida idea di cosa tu stia pensando, tanto che non posso non temere che magari tu abbia cattive intenzioni. P-poi, magari, s-sono solo io- appoggiò la fronte sul Block Notes, diventando man mano più rossa ogni secondo che passava, sentendo poi il senso di colpa per le parole cattive che le erano scivolate dalle labbra -Anzi, é praticamente sicuro che sono solo io a vederla in questa maniera. S-scusami. Dovrei darmi una controllata-

Lorenz, nel mentre che si era ritrovato ad ascoltare la ragazza parlare di quanto fosse una persona orribile, sconnessa, che odia tutti, che si comporta in maniera da apparire apatico per paura di qualcosa che neppure esisteva, semplicemente scrisse sullo stramaledetto Block una risposta che potesse risultare sensata alla domanda che si era posto in precedenza.
Non era alterato, semplicemente aveva bisogno di finire in fretta quel compito e uscire fuori a prendere aria, molta aria.
-Parli molto- commentò d'un tratto, poggiando la penna sul tavolo, un tavolo che mancò totalmente.
Dopo di ciò si portò la mano sinistra alla fronte e chiuse gli occhi, sospirando.
Aveva bisogno di qualche pillola in più, iniziava a sentirlo in ogni fibra della sua mente.
-S-scusami.- balbettò la giapponese tinta, spalancando le palpebre a dismisura, tanto che sembrava che le sue pupille e la sclera sarebbero uscite dalle orbite a tratti, perfino.
-D-d-dovrei solo tacere- si coprí la faccia con le mani, l'imbarazzo alle stelle, per poi rialzare il capo e guardare con lieve shock l'espressione sofferente dell'altro.
-Ehm. T-ti senti... Ti senti bene?-
Lorenz non rispose alla domanda in nessun modo e ciò lasciò la giovane perplessa su cosa fare o non fare da quel momento in seguito.
"É meglio interrompere tutto? Devo andare a chiamare la professoressa?"
Non fece a tempo ad esporre tali domande che il Tedesco borbottò un altra cosa.
-Sbrighiamoci a finire questo affare- aveva detto, l'espressione nuovamente fredda, tanto che mandò in panico l'altra.
"oh. Uhm. E ora... Cosa chiedo? Devo concludere senza aver scritto assolutamente nulla? No, non posso! Mi basta una sola informazione. Ma quale?"
-Ok. Ehm. Vuoi parlarmi della tua... Della tua famiglia?-
Lo chiese perché fu la prima cosa che le ruotò nel cervello.
Se avesse dovuto essere sincera, non riusciva ad immaginarsi che tipo di genitori Lorenz potesse avere e, seppur fosse una cosa estremamente personale, si lasciò incoraggiare dall'immagine mentale che insorse tra i suoi pensieri di Missis B.
Se fosse stato per Lorenz, il ragazzo avrebbe sbottato un netto no, poiché appunto erano fatti suoi che non voleva neppure introdurre, ma ritrovandosi a fissare l'espressione della giapponese, non poté non paragonarla a quella della sua sorellina Yume, un unico paragone che lo acquietò per qualche attimo.
In seguito a questi attimi, tornò a gelarsi espressivamente.
-Ho due padri ed una sorellina- disse secco, accorciando il discorso il più possibile, ma risultando abbastanza preciso da evitare la domanda 'tua sorella é più grande o più piccola?'
In cambio, da parte di Budino ricevette un espressione sorpresa, tale che la vide aprire e chiudere bocca, formando prima una O, poi riunendola.
Hideoshi infatti scrisse rapidamente sul Block Notes dopo di questo.
-Io ho un fratello- fece, quasi distrattamente, andando poi a stringere la penna dopo che, semplicemente, si ritrovò a pensare alla sua famiglia in sé, inghiottendo un nodo alla gola per poi riscuotersi in fretta e furia, scacciando via il volto severo del genitore dalla sua testa, il quale aveva sovrastato quello della professoressa di filosofia, facendola sentire come un pesce fuor d'acqua.
-C-come si chiama tua sorella?- fece, lo sguardo quasi perso nel vuoto, il desiderio di concentrarsi su altro, seppur sapesse di star palesemente facendo domande a qualcuno che, bhe, sembrava detestarle, le domande.
Lui le rispose con svogliatezza, facendola semplicemente annuire in tutta fretta.
Lui le lanciò un ultima occhiata, come d'altronde lei a lui, prima che schizzassero via entrambi, uno verso fuori, l'altra cercando di raggiungere la propria camera in fretta e di scaricarsi lì del complesso emozionale che, beh, avrebbe potuto evitare se non avesse portato lei stessa quella stupida domanda a galla, sperando che non ci fosse nessuno ad occuparla.

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Parziale Role tra zeref8devil e makku-su

:3

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