11
La cena sta andando avanti da tempo ormai, troppo tempo, così tanto che per farlo passare ho bevuto, più di quanto io abbia fatto in tutta la mia vita, sento la testa girarmi e credo di non star indossando più le scarpe, credo, non ne sono sicura.
L'unica cosa certa è che mi trovo in mezzo alla pista a ballare come una sfegatata in compagnia di Max. Lui alza le mani, poi le abbassa, poi fa qualche strano passo con i piedi mentre io agito solo il mio corpo come una piovra.
D'un tratto mi fermo e mi guardo in giro, io e mio cugino siamo gli unici dementi che ballano, il resto degli invitati parlano tra di loro e altri sono fuori in giardino.
Annoiata da tutto ciò mi avvicino al tavolo, mi siedo al mio posto e cerco le scarpe, trovate le indosso e mi alzo ma crollo ricadendo sulla sedia.
Ok, ho bevuto decisamente troppo.
Con fatica ma determinazione mi rialzo e barcollando mi avvio anche io all'esterno, prima di appoggiarmi al muro prendo un altro bicchiere di champagne posto sui tavoli di fuori, lo scolo in un sorso e vedo una figura familiare avvicinarsi a me.
«Freya cara, sei splendida» socchiudo gli occhi per vedere meglio l'immagine e capisco che è Lucien, il bastardo Lucien.
«Vorrei poter dire altrettanto di te» sorrido perfida e lui si schiarisce la gola.
«Sei per caso ubriaca?»
«Ti sembra per caso ubriaca?» dico sfiorandogli il viso con un dito.
«Beh, dalla tonalità di voce che stai usando direi di sì, sei ubriaca» ride appena ed io mi perdo nei suoi occhi, quegli occhi che un tempo erano così familiari.
Si passa una mano tra i capelli sistemando il solito ciuffo ribelle e poi si riconcentra su di me, io lo guardo con tristezza e dolore.
«Posso farti una domanda?» dico battendo le mani.
«Ok, certo» sorride appoggiando una mano sul muro, mi sento così piccola in questo momento ed è come se il suo corpo mi stesse intrappolando.
O è così o sono davvero tanto ubriaca.
«È stato facile?»
«Cosa?» dai suoi occhi capisco perfettamente che non sa a cosa mi riferisca.
«Andartene»
«Freya io...»
«...Mi dicevi di amarmi, che ero l'amore della tua vita e poi sei andato via come se noi fossimo niente, come se io fossi niente» non so perché io abbia tirato in ballo ciò, a me non interessa più nulla di lui ma, forse è solo questione di principi.
«No, non lo è stato. Ma, se io ora ti dicessi che mi pento di tutto?» mi sento spiazzata, cosa vuole dire?
Anche l'altra sua mano si appoggia al muro questa volta intrappolandomi del tutto, vedo il suo viso avvicinarsi al mio e vorrei solo scappare ma non faccio in tempo, le sue labbra sfiorano le mie ma dura solo un secondo perché poi mi faccio coraggio e lo spintono «Ma sei impazzito? Io sono fidanzata, cioè più o meno, credo»
«Credi?»
«Lasciami in pace Lucien» mi scosto dal muro e per poco non inciampo, ma qui sono tutti impazziti? Ma cos'è una moda quella di baciarmi?
Mi incammino per il giardino ma vengo bloccata da un braccio, mi volto ed è Lucy.
«Freya ma cosa sta succedendo?»
Dio, mi scoppia la testa. Che sta succedendo? Che vuole? Che è successo?
«Niente Lucy» tutto intorno a me sta iniziando a girare.
«Niente? Lucien ti ha appena baciata e sono più che sicura che Harry vi abbia visti»
«Ma se Harry è a Seattle e poi cosa importa a lui?» le chiedo non capendo.
«Che?» mi guarda confusa. Che c'è? Cosa ho detto? Perché mi guarda così?
«Freya sei ubriaca fradicia, comunque va' dal tuo ragazzo prima di fare altre cavolate» si allontana da me ed io sbuffo.
Ma perché cavolo ho bevuto così tanto? È tutta colpa di Axel, delle sue labbra e delle sue mani sui miei fianchi, mi hanno fatto perdere la testa e, poi è anche colpa di Lucy, perché fare una festa qualche giorno prima del matrimonio? Tutte stronzate piacciano a mia sorella!
Decido di allontanarmi il più possibile dal resto degli invitati fino ad arrivare in spiaggia, una volta sicura di essere da sola mi levo le scarpe e affondo i piedi nella sabbia, mi getto con il sedere per terra e guardo le onde del mare.
Provo a chiudere gli occhi e a lasciarmi trasportare dal suono delle mare, ma i miei pensieri non me lo permettono.
Che sfigata che sono, mia sorella fa una cena di fidanzamento ed io mi ubriaco perché mi sento sola, o forse perché ho paura di ciò che mi sta succedendo, in ogni caso, non felice bacio il mio ex, anche se è stato lui a farlo e dulcis in fundo me la svigno sapendo di non essere in grado di affrontare altro.
Da qui casa nostra non si vede più, eppure non dista molto, ma mi sta bene così, voglio stare un po' da sola. Ma, ovviamente il destino non è dalla mia parte, mai è voluto esserlo. Riesco a vedere perfettamente che qualcun altro ha avuto il mio stesso pensiero. Axel è senza giacca e ha le sue scarpe tra le mani, cammina a piedi nudi e una volta che incrocia il mio sguardo si avvicina lentamente, sin da subito riesco a vedere nei suoi occhi una luce diversa.
«Anche tu non ne potevi più?» gli chiedo con un sorriso.
«Più o meno» risponde sedendosi al mio fianco.
Resta in silenzio, non mi prende in giro come suo solito e non dice nessuna delle sue frasi sconce, cosa sta succedendo qui?
«Va tutto bene?» chiedo stendendomi.
«Cosa significa per te tutto questo?»
«Di cosa stiamo parlando? Scusa sono un tantino sbronza» scoppio a ridere facendo la mia solita risata sguagliata.
«Ti sei ubriacata?» si stende al mio fianco ridendo.
«Già, così dicono»
Di nuovo il silenzio a regnare, mi concentro a guardare il cielo blu notte e per la prima volta mi incanto ad ammirare le stelle «Axel, secondo te le stelle sanno di essere così luminose?»
Lui si volta verso me e lo stesso faccio io, i nostri visi sono vicinissimi «Mi stai chiedendo se sanno di essere così belle?»
«Mhmh» annuisco e le guardo di nuovo.
«Io credo che le cose più belle non sanno di essere tali, non credo siano consapevoli che milioni di persone le ammirano pensando di non aver visto nulla di più bello al mondo, loro stanno lì, credendosi semplici, magari inutili, quando invece non si rendono conto di essere spettacolari» le sue parole mi lasciano senza fiato, mi volto e lo becco a fissarmi.
I suoi occhi sono luminosi, come non mai, la sua mano si appoggia sul mio viso e io chiudo gli occhi beandomi del suo tocco.
«Sai Freya, tu sei proprio come una stella» lo dice con voce carica di emozione ma, nello stesso tempo in modo così basso da riuscire a malapena a sentirlo. Apro gli occhi e lui mi dedica un piccolo sorriso facendo comparire una fossetta sulla sua guancia sinistra.
«Le adoro» dico sfiorandogliela.
I nostri respiri si fondono e le nostre labbra si avvicinano incontrollabili, riesco già a sentire il suo sapore di nuovo su di me, ma poco prima di scontrarci lui si alza di scatto e il suo viso cambia espressione.
«Cosa ti prende?»
«Nulla, dobbiamo tornare alla festa» si incammina senza dire più nulla, lasciandomi lì sola, su una qualsiasi spiaggia di Miami con le sue parole che mi risuonano in testa.
Loro stanno lì, credendosi semplici, magari inutili, quando invece non si rendono conto di essere spettacolari. Freya, tu sei come una stella!
⭐⭐⭐
SCIAO!
Ecco a voi il nuovo capitolo di SOLO NOI DUE. Allooora prima di tutto vi chiedo perdono per il ritardo, sono stata molto, ma molto impegnata. Ma finalmente sono riuscita a pubblicare.
Cosa sta succedendo a Freya e Axel, anche se la domanda più appropriata sarebbe, cosa sta succedendo a Axel? Da dove è uscito tutto questo miele? Pensate che si stia innamorando, oppure ha semplicemente fatto abuso di dolci?
Mentre Lucien ha baciato Freya, direi LA CONFIDENZA Lucien. In ogni cosa cosa ne pensate nel complesso? Vi piace?
Grazie perché siete ancora qui e perché leggete la mia storia, ve ne sono grata. Tantissimo.
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