JACK POV

altri dieci anni dopo..

La vita ora è bellissima. Da quando ci siamo trasferiti a Cincinnati tutto sta andando per il meglio: Mio padre è tornato a fare il lottatore ed è uno dei più amati. Becky, mia madre, al momento si dedica solamente ai suoi cari figlioli, io e Rosa. Quest'ultima ha riscontrato un notevole talento per l'arte, farà successo. Io invece, come dire..sopravvivo.

Jon: dai Jack dobbiamo andare sul ring, Braun Strowman non si schienerà da solo.

io: certo papà andiamo!

E si, sopravvivo. Il problema e che ho solo 22 anni e dei mostri come Braun mi sollevano come una piuma. Ma ci sto lavorando sto mettendo sù molta massa muscolare.

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Finito il match, abbiamo usato delle sedie e quindi l'arbitro ci ha squalificati come al solito, vado a fare una passeggiata fuori il palazzetto. Passeggio per molto, molte ragazze mi chiedono l'autografo e una foto, cosa che accetto molto volentieri, dopo che esse svaniscono dietro una strada spunta un signore sulla trentina, i suoi capelli sono di un celeste strano e i suoi occhi di un verde talmente chiaro che sembrano trasparenti.

lui: ciao Jack

io. salve

lui: ti andrebbe di fare un giro nella mia auto?

io: no grazie

lui: oh ma insisto

Questo signore non mi convince minimamente

io: ma lei chi è, scusi?

lui: oh io mi chiamo Gordon sono un vecchio amico di tuo padre

io: un amico di mio padre?

Gordon: certo, non ti devo mica rapire ti voglio solo riportare al palazzetto, ultimamente c'è brutta gente in giro ti potrebbe capitare qualcosa di brutto.

io: bhe se sei amico di mio padre, ok.

Fa un piccolo sorriso e mi porto alla sua auto. Invitandomi a salire. Se è amico di mio padre allora non ci sono problemi. Partiamo e lui chiude tutti gli sportelli

io: perchè lo hai fatto?

lui: oh tranquillo solo una precauzione.

Mi arriva un messaggio dal cellulare e sorrido nel vedere il nome di mio padre

"Jack dove sei?"

lo rispondo subito

"sono sceso per fare una passeggiata, poi un tuo vecchio amico,Gordon si è offerto di riaccompagnarmi alla federazione e ora starei arrivando, anche se vedo che ha preso una strada diversa..vabbe"

JON POV

Gordon!!!!! nonono lui no.

li rispondo immediatamente sperando che sia ancora presto

"lui non è un mio amico, mi ha rapito e minacciato molte volte dicendo che avrebbe ucciso tutti coloro che mi stanno accanto, scappa e non dire che stai a messaggiare con me, dove ti sta portando?"

"oh mio dio, seriamente? Non lo so dove mi sta portando ha chiuso gli sportelli dicendo che era per precauzione. Mi vuole rapire!!"

No figliolo con te no, ora che tutto stava andando benissimo NO.

"tranquillo non agitarti, accendi il GPS e metti il telefono in tasca, non glielo dare per nessun motivo. Sto arrivando"

il suo è un I Phone posso rintracciarlo. Eccolo! stanno andando nella parte malfamata della città.

Esco di corsa dal camerino e mi metto in macchina partendo a tutto gas. Noto che si sono fermati. Ne approfitto per chiamare la polizia e portarli sul luogo specificato sulla mappa del telefono. Finalmente arrivo, la casa sta per cadere a pezzi, c'è una macchina parcheggiata sul viale. Sfondo la porta -senza bussare- Jack è disteso sul pavimento con gli occhi chiusi e privo di sensi, quello stronzo di Gordon invece è difronte a lui che mi guarda con un sorrisino compiaciuto. Faccio un passo verso di loro

Gordon: non ti conviene, guarda a cosa è collegato

abbasso la testa e..

io: cavi elettrici

Gordon: BINGO! faremo uno stufato di Jack!

Io: che gli hai fatto?

Gordon: oh stai calmo li ho solo dato un sonnifero ma questo è l'ultimo dei tuoi pensieri

Esce dalla tasca una specie di telecomando e senza spiegazioni capisco di cosa si tratta, è lo stesso telecomando che ha usato con me tanto tempo fa.

io: prendi me, ti prego lascia stare mio figlio

Gordon: oh la tua morte sarà lenta e dolorosa

io: prendi me! lascialo stare

Gordon: come vuoi

Da un'altra tasca estrae un cortellino e inizia a farmi dei graffi sul petto e sulle braccia, stringo gli occhi per il dolore e mi accascio ma lui non smette e mi fa dei graffi anche sulla schiena, il bruciore e dolore è atroce.

JACK POV

apro lentamente gli occhi per un forte rumore di sirene, sembrano quelle della polizia, stanno arrestando quell'uomo e mio padre è accasciato sul pavimento con dei paramedici intorno, finalmente si accorgono della mia presenza e due infermieri mi vengono in contro, mi controllano gli occhi con una luce e mi chiedo se ho qualche dolore. Io sto bene ma vedo che papà no, è ricoperto di sangue, ha un grosso taglio sulla fronte, mi avvicino a lui con piccoli passi

io: papà?

lui: Ja-Jack

io: tutto bene?

lui: certo, solo qualche graffio qua e là.

io: ti voglio bene

lo abbraccio forte e mi sfugge una lacrima, la lacrima più bella della mia vita.

FINE

Salve ragazzuole, questa è stata la mia storia spero vi sia piaciuta. Grazie per aver votato e per averla letta, anche per il supporto che mi date. Tra poco scriverò una storia su Michael Clifford. Grazie a tutti

-ROSA