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Cosa vorrà da me un avvocato?

I soldi non fanno la felicità,
ma vi contribuiscono
per il 99,9999%
Susanna

3 mesi dopo, giorno più giorno meno
Ore 5:00 AM

Secondo un recente studio condotto da insigni scienziati di tutto il mondo pubblicato su una importante rivista scientifica di cui ora mi sfugge il nome, non c'è nulla di più salutare per l'organismo umano, che vuole vivere all'unisono con la natura, dello svegliarsi all'alba con il canto di teneri uccellini misti che, con il loro cinguettio allegro andante, produce vibrazioni positive che risvegliano tutte le cellule che che...

«Tirategli il collo", porca paletta. Non me ne importa un fico secco se il canto degli uccelletti mi risveglia tutte le celluline, "esse" vogliono dormire fino a mezzogiorno. E anche io!»

Afferro il cuscino di finte piume e ci infilo sotto la testa, fermamente intenzionata a vincere la mia personale battaglia contro quei dannati pennuti che, ogni giorno, alle cinque del mattino decidono che è ora di rompere i timpani a chi ha il sacrosanto diritto di dormire dopo una lunga notte di duro lavoro!

«Questo è il mio giorno libero e intendo sfruttarlo dormendo fino a mezzogiorno, come minimo... non la spunterete con me porca paletta!!!»

Eh? Fermi tutti... facciamo un piccolo passo indietro, ho detto il mio giorno libero, venerdì è il mio giorno libero, non c'è dubbio... porca paletta dimenticavo che oggi ho appuntamento con l'avvocato De Lollis... no, De Bellis o qualcosa del genere. Alle cinque del mattino è già tanto se ricordo il mio nome!

Questo significa niente dormita fino a mezzogiorno?

Ma che vorrà da me un avvocato?

Come una mummia dentro il suo sarcofago, mi siedo sul divano letto.
A quanto pare la mia battaglia contro tutti i pennuti del mondo sarà rimandata al prossimo venerdì.

Faccio attenzione a infilare prima il piede destro dentro la ciabatta destra.
Faccio la stessa cosa con il piede sinistro.

Io non sono una che crede nella sfortuna o in tutte quelle dicerie su questo porta male e quell'altro pure. Assolutamente No!
Sono piuttosto una che crede al "non si sa mai", meglio non stuzzicare il fato onde evitare spiacevoli inconvenienti. Sì.
Perché io sono l'esempio vivente che quelli arrivano anche senza andarseli a cercare.

Eccome se arrivano!

Tra uno sbadiglio e uno stiracchiamento felino, l'occhio aperto cade inesorabilmente sulla sveglia.
Le 8:20, ma come fanno ad essere già le otto e venti se neanche 4 minuti fa erano appena le cinque del mattino!

Approfondirò la faccenda più tardi, ora ho altre cose più urgenti di cui occuparmi.

Ad esempio l'appuntamento con De Lollis/De Bellis.

Uffa, non ci voleva proprio.
Un ultimo sforzo e abbandono la mia confort-zone, ovvero il divano letto.

Capisci che stai invecchiando quando al mattino senti le tue giunture cigolare come molle arrugginite. O semplicemente hai dormito su un divano sfondato!
Opto per la seconda ipotesi.

Quando dormivo nel mio morbidissimo lettone, al mattino mi svegliavo riposata, senza dolori e con il sorriso stampato sulle labbra pronta ad affrontare con entusiasmo la vita.
Sono trascorsi solo pochi mesi, da quando la mia vita ha subito un leggerissimo cambio di  rotta, ma a 23 quasi 24 anni mi sento pronta per essere gettata nel secchio dell'umido, almeno mi riciclano come fertilizzante organico per ortaggi.

Ma come ho fatto a ridurmi così!
No, lo so benissimo!

Com'era la cosa?
"Tesoro, sei abbastanza grande da poter badare a te stessa... su, non fare i capricci! Sarà un'esperienza indimenticabile anche per te, ti aiuterà a crescere... tranquilla, non andrai a vivere sotto Ponte Milvio, nooo, potrai stare nella cantina, finché non metterai da parte i soldi per affittare un appartamento tutto per te. Sarai libera di trasformare la cantina in un grazioso loft bohémien! Vedrai, sarà un'esperienza positiva e di grande arricchimento personale".

La cantina, per rendere la cosa più chic, possiamo definirla un mini loft con piccolo angolo cottura, divano letto.

E grazie che era già predisposta per montare un bagno di servizio separato, altrimenti avrei dovuto arrangiarmi con lo zi' peppe e il catino.

Ovviamente prima ho dovuto portare le cianfrusaglie, e tutto ciò di mio non indispensabile per la sopravvivenza, al mercatino dell'usato per poter comprare sanitari nuovi, un piccolo frigorifero, dei fuochi a induzione per evitare di andare a fuoco con tutto il palazzo, un piccolo tavolo con 2 sedie (una sedia in più in caso di ospite a cena) e il divano letto che si è sfondato dopo neanche un mese!

Tutto il resto l'ho rubato in casa mia. Una specie di risarcimento danni!

Ero convinta che la vita mi avrebbe riservato soltanto solo cose belle. Una laurea, un lavoro gratificante e ben remunerato, un marito innamorato, dei figli...
Ma non avevo fatto i conti con le persone che da contratto avrebbero dovuto garantirmi tutto ciò: i miei genitori.

Tutto sommato, nonostante mi trovi nella cacca fino all'attaccatura dei capelli, posso dire di essere soddisfatta di come ho gestito l'aspetto "tetto sulla testa"!

La cantina è decisamente meglio di "sotto Ponte Milvio".

Mi trascino lentamente verso il bagno, apro la porta scorrevole, un po' sgangherata ma fa ancora il suo sporco lavoro. Devo solo ricordarmi di chiuderla prima di andare a dormire altrimenti il geberit non mi fa chiudere occhio.
Deve trattarsi senz'altro di aria nelle tubature dell'acqua, ma spesso mi sembra di essere ad un Rave Party!

Dovrò decidermi a chiamare un idraulico. Sì, prima o poi lo chiamerò. Se riesco a mettere da parte qualche soldo. Con il lavoro da cameriera in prova, la vedo difficile. Forse, impegnandomi di più potrei aspirare ad una promozione. Il capo potrebbe spostarmi dai tavoli con vista sulla porta del bagno, zona molto frequentata ma per altri motivi, alla zona con vista sul parco... che vorrebbe significare più mance!
Chissà!

Il tempo di fare una doccia veloce, tanto non sono andata a sturare camini, e mi infilo nel vecchio armadio tarlato risalente all'epoca della breccia di Porta Pia, alla ricerca di qualcosa che non puzzi di fritto.

Tiro fuori tutto e lancio sul letto, tipo bouquet della sposa che non lancerò mai, in questo modo la ricerca sarà molto più rapida e proficua: questo no, quest'altro nemmeno... toh, ecco i jeans, finiti sotto a tutto, ovvi0!
Una annusata veloce che nemmeno un segugio in cerca di tartufi e... perfetti, profumano ancora di fresco bucato!

Una camicia bianca e una giacca nera! Un must have dell'abbigliamento che non tramonta mai e che ogni donna dovrebbe avere nell'armadio, per ogni evenienza e perché non si sa mai! E dulcis in fundo, comode scarpe da ginnastica. Anche queste un must! Ricordi di quando da grande volevo fare l'influencer.

E per finire, raccolgo i capelli in un sobrio chignon ideale per ogni occasione.

Mi sembra un outfit adeguato alla situazione: sobrio, minimal chic.
Anche perché mi è rimasto solo questo, per la vita che faccio, non mi serve altro.

Pronta!

Non mi resta che cercare l'indirizzo dello studio.

Afferro la comodissima borsa shopper di pelle ecologica, ci infilo la mano e cerco il tovagliolo di carta sul quale avevo scritto l'indirizzo. Ma dove si è cacciato!

Quando metti qualcosa nelle shopper non la trovi più! Sono stregate!

Infilo tutto il braccio... eccolo finalmente! C'è scritto: Avv. G. De Bellis - ah ecco, vedi? De Bellis e non De Lollis - via delle Due Rose 26, ore 10. Anche lui con la sua battaglia personale.

Non so come abbia fatto ad avere il mio numero di telefono fatto sta che la segretaria mi ha chiamato dicendo che l'avvocato De Bellis doveva parlare con me di una questione urgente e riservata.

Cosa vorrà da me un avvocato?

Non mi pare di aver infranto regole, ad eccezione di quando sbagliai a dare il resto a un cliente, però me ne sono accorta subito e l'ho ricorso per due isolati.
Mi avrà denunciata per tentato furto?
Mi servirà un avvocato?

La mia routine quotidiana casa-lavoro-lavoro-casa potrebbe essere interrotta per sempre da una deviazione dalle parti di Regina Coeli?

Temo che presto lo scoprirò.

Prima di uscire, come d'abitudine, guardo un'ultima volta la mia immagine riflessa nello specchio a figura intera appeso alla porta d'ingresso. 
Quello spacco nel vetro deforma appena un po' la mia esile figura, dalla vita in giù.

Se "qualcuno" di mia conoscenza si fosse degnato a aiutarmi durante il trasloco, lo specchio sarebbe ancora integro.
Peccato, era proprio un gran bel pezzo di specchio.

Dovrò decidermi a gettarlo via e ad acquistarne un altro. Sì, ma con calma. Non sono superstiziosa.
E poi, cosa può accadermi di peggio che passare in un nano secondo dal superattico alla cantina? Senza un soldo bucato, abbandonata dagli amici reali e virtuali. Chiuso l'account e buonanotte ai suonatori e a tutti sogni miei.
Pazienza

Se l'Araba fenice è riuscita a risorgere dalle sue ceneri, io posso risorgere dalla mia cacca!

Ho solo bisogno di un po' di tempo per capire come riorganizzare la mia vita! Tutto qui.

Per cominciare, idraulico e specchio archiviati nella cartella "spese straordinarie che possono tranquillamente aspettare tempi migliori".
Così anche la mia laurea.
Ovvero quando sul mio conto corrente non ci saranno solo zeri.

Chiudo la porta con due mandate e salgo le due rampe di scale che mi separano dal portone principale.

Questa cosa degli ascensori che si fermano al piano terra è una inciviltà. Percorro l'androne e sono subito in strada.

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