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10 - EMMA

Non ho particolare talenti,
sono soltanto appassionatamente
curioso. – Albert Einstein

Rebecca mi guarda come se le avessi appena detto che ho incontrato Zac Efron, ci sono uscita assieme e che in realtà Filippo è nostro figlio.

Magari fosse vero per le prime due cose, decisamente strano per l'ultima.

«Ti ha dato un passaggio a casa?» ripete per la terza volta. Dai suoi occhi giuro che riesco a vedere i meccanismi della sua testa provare a mettersi in moto in modo da trovare una soluzione al fatto che il suo ex ragazzo – stronzo di prim'ordine e da quel che ho visto attaccabrighe – abbia dato un passaggio a me e mio fratello.

«Si, un passaggio. Con la macchina. Quell'aggeggio che va su quattro ruote, con un motore e un volante»

Annuisce allungando una mano e prendendo la tazza con la cioccolata calda che Marta, la barista, le ha preparato. Ne beve un lungo sorso e continua a fissarmi inebetita.

«Certo, molto probabilmente lo ha fatto per Filippo, e se non fosse stato per lui non avrei nemmeno accettato» continuo nella speranza di farla tornare in se.

Ma il suo sguardo sembra ancora distante e passa un altro minuto prima che un sorriso illumini le sue labbra. «Ma certo! Ovvio, lui ha una sorella più piccola e vedendoti con Filo... si, è sicuramente per lui che ti ha dato un passaggio a casa»

«Quello che ho detto» sussurro bevendo la mia tisana rilassante.

«E com'è stato? Cioè, prima di tutto, che macchina ha?»

Aggrotto la fronte cercando di ricordare. «Una Fiesta nera mi pare» la guardo divertita per qualche secondo. «Ora ti metterai a stalkerare ogni Fiesta mera che vedi passare?»

Rebecca fa ticchettare le unghie lunghe e di un rosso acceso sulle labbra. «Non sarebbe una cattiva idea, in effetti. Ma no, pensavo più di andare a un loro allenamento.»

Alzo le sopracciglia, questa volta guardando io la mia migliore amica come se avesse proposto di andare su Marte rubando una navicella alla N.A.S.A..

«Non so... non ti pare una pessima idea?»

Lei arriccia le labbra e guarda la sua cioccolata, ormai finita. «No, perché? Il mio ragazzo si allena lì, e se lì c'è anche Nico sicuramente non mi lamento. Guardare non è ancora un peccato» dice decisa e ho già capito che potrebbe succedere anche la fine del mondo o un attacco di zombie ma Rebi non cambierebbe idea sull'andare a vedere gli allenamenti.

Indico la mia  cioccolata. «Posso prima finire?»

Lei annuisce e tira fuori il cellulare. «Secondo te Marco com'è? Cioè, è carino e simpatico, ma se lo confrontiamo a Nico è... così diverso»

Bevo un sorso guardandola perplessa. «Ma non avevi detto di aver completamente chiuso con quello stronzo del tuo ex, alias Nicolò?»

Rebi fa una smorfia muovendo una mano. «Si può sempre tornare insieme. Secondo te lui ci tornerebbe con me?»

«Ti spezzerebbe solo il cuore» replico con calma. Certo, Nico è sicuramente un bel ragazzo, ma ha anche l'aria di essere uno di quelli da cui è meglio rimanere lontano. Una fiamma da cui devi stare attenta, più ti avvicini più corri il rischio di scottarti.

Rebecca sospira e per il momento sembra aver ceduto. «Hai ragione. Meglio Marco, e poi penso che questo weekend lo faremo. Con lui è la prima volta e ora che stiamo assieme da un paio di settimane sento che è arrivato il momento» annuncia fiera ma con lo stesso tono di quando mi dice che ha intenzione di andare a compararsi un nuovo paio di scarpe o di andare da Sara per rifarsi le unghie.

«Non lo avete ancora fatto?»

Rebi scuote la testa infilandosi il Colmar. «No, volevo aspettare per capire se lui mi piace d'avvero. E poi questo weekend i miei sono da mia nonna e ho la casa libera. Un momento migliore non lo avrei potuto desiderare». Fa un grosso sorriso e mi aspetta mentre faccio fare alla sciarpa un terzo giro attorno al collo.

Rebecca, al contrario mia, ha una vita "amorosa" molto attiva che non si limita al bacio dato durante al gioco "obbligo o verità" in seconda media.

Lei ha avuto diverse storie, la più lunga forse è quella con Nicolò, e ogni volta ero sempre io a dover raccogliere i cocci e doverle togliere il cellulare per evitare che tornasse da chi le aveva distrutto il cuore.

Forse è anche per questo che faccio così fatica a fidarmi di un ragazzo che vuole essermi amico. L'amicizia tra maschio e femmina mi sembra un po' una grande cavolata e ogni volta che guardo FRIENDS mi convinco sempre di più.

Non dico che non mi piacerebbe, anche solo per sperimentare se quello che leggo nei libri, il batticuore e i fuochi d'artificio al primo bacio, sono veri.

Forse la mia è solo curiosità. La voglia di capire cosa si prova ad avere un ragazzo, qualcuno che ti baci come se fossi il suo ossigeno e che ti stringe a se facendoti sentire l'unica persona sul pianeta.

Rebecca mi schiocca le dita davanti agli occhi. «Emma! Hai capito quello che ho detto?»

Imbarazzata mi mordo il labbro e provo a guardare ovunque tranne che i suoi occhi. «Qualcosa riguardo a Marco?»

Lei sembra leggermente infastidita e scuote la chioma biondo tinta. «Non esattamente. Stavo valutando l'idea di fare una pizzata, chiedendo a Marco di invitare i suoi amici del basket»

Arriccio il naso mettendomi le mani in tasca per proteggerle dal freddo che cala alla sera. «Non ti sembra... troppo?»

Lei sbatte le ciglia lunghe come se non riuscisse a concepire il significato del termine. «Troppo? E perché? Saresti invitata anche tu e anche le altre ragazze dei giocatori. Sarebbe un modo per conoscere gente»

«Ne farei volentieri a meno. Quelli che conosco mi bastano e avanzano»

«Non essere sciocca! Ci sono talmente tante persone al mondo che limitarsi a conoscerne un paio è come chiamare due granelli di sabbia deserto!»

Aggrotto la fronte mentre attraversiamo la strada. «Che cosa strana e senza senso»

«Vabbè, quindi se convinco Marco a fare la pizzata ci sei? Possiamo andare in qualche posto dove puoi mangiare anche tu»

Mi trovo ad annuire mentre il pensiero di ritrovarmi ancora nello stesso posto con Nico si fa sempre più insistente, aggiungendo una strana nota piacevole.

«Va bene, ma voglio essere avvertita con largo anticipo»

Rebecca sorride soddisfatta raggiungendo la porta della palestra e facendo riversare all'esterno il caldo soffocante. «Pronta a rifarti gli occhi?» domanda mentre le sue sopracciglia fanno su e giù in maniera eloquente.

Rido divertita e entro in quel posto mentre il cuore batte a mille e lo stomaco mi si stringe consapevole che da lì a poco avrei rivisto quella fiamma da cui dovrei stare lontana.

Forse voglio sapere cosa si prova a entrare in contatto col fuoco, a scottarmi.

O forse sono semplicemente stupida. 

Hola readers! Come va?
Ecco a voi un nuovo capitolo e spero di riuscire a pubblicare al più presto l'incontro tra i nostri protagonisti.
Nel frattempo ecco a voi la foto di un altro personaggio che incontreremo nel prossimo capitolo: Alessandro

Alla prossima😉 e buone vacanze

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