Capitolo 4
L’acchiappasogni
La mattina seguente, Chumani era in cucina quando David, Lupo Bianco e Noah fecero la loro comparsa e lei gli disse:
“La colazione è pronta”
“Non dovevi disturbarti” le disse David
“L’ho fatto con piacere” rispose
“EMILY, vieni a fare colazione” urlò il padre dalla porta della cucina.
Si mise seduto e prese un sorso di caffè, non vedendola arrivare si alzò di nuovo e si affacciò alla porta.
“EMILY SCENDI” urlò nuovamente
Nessuna risposta.
Noah si alzò e urlò andando verso le scale, che portavano al piano superiore:
“EMILYY!!”
David, che era rimasto sulla porta di cucina guardò Noah che a sua volta guardò David, ed alzando le spalle gli disse:
“Vado a tirarla giù dal letto”
David rientrò in cucina e si rimise seduto, prendendo una ciambella e un PancKe con lo sciroppo d’acero.
Sentirono scendere velocemente Noah che si affacciò alla porta dicendo:
“Emily non è in camera sua”
“Cosa?” urlò David alzandosi
“Io l’ho vista andare in bagno stamattina mentre ero nell’atrio” disse Chumani
“Sicuramente, non vuole vederci andare via” disse Lupo Bianco
“Signor Walker, io forse so dov’è posso andarla a prendere?” chiese Noah
“Sì certamente Noah, forse è meglio se vai tu” rispose preoccupato
Noah prese un pacchetto che aveva con sé, due ciambelle e uscì di casa.
Girò dietro casa ed entrò nella stalla dei puledri, arrivò in fondo aprì la porta, e uscì avviandosi verso la collina.
Salì su per un piccolo sentiero arrivando davanti all’albero gigante, alzò lo sguardo verso la casetta che Lupo Bianco e David avevano costruito quando loro erano più piccoli.
All’inizio ci andavano spesso a giocare poi era diventato il loro rifugio, dove in “quei momenti”, non vuoi vedere nessuno.
Emily, aveva anche un altro posto dove andava quando voleva rimanere da sola, ma lei non glielo aveva mai detto ma lui sapeva dov’era perché un giorno l’aveva seguita, di nascosto.
“Emily” chiamò dal basso
“Emily, sei lì dentro?” chiese
Si avvicinò alla scala e cominciò lentamente a salire a metà scale sentì un leggero scricchiolio, segno che c’era qualcuno.
“Lo so che sei lì dentro, stò salendo” le disse
“VATTENE” urlò l’amichetta con la voce rotta dal pianto
Noah sorrise e finì di salire, aprì la porta e la vide rintanata in un angolo con le gambe piegate e la fronte appoggiata sulle ginocchia.
Si avvicinò piano, Emily non si mosse ma gli disse non convinta:
“Non….. Non ti voglio…. Vedere”
“E tu non mi guardare” rispose svelto con una punta di sorriso nella voce.
Si mise seduto vicino e le fece una carezza sulla testa, Emily non si mosse, ma tirò su col naso cercando di non farsi sentire.
Lui rimase un attimo in silenzio, poi le disse:
“Ti ho portato una ciambella”
“Non ho fame” rispose brusca
Poi, sempre rimanendo con la faccia nascosta, gli disse:
“Mi avevi promesso che non mi avresti lasciata MAI”
Noah abbassò lo sguardo e sospirò dicendole:
“Sì lo so, ma non sapevo quello che mi aspettava, devi credermi”
Lei tirò su lentamente il viso e lo guardò con gli occhi rossi e gonfi dal pianto, continuando a singhiozzare.
Lui le sorrise leggermente e le asciugò le lacrime col pollice.
“Sei bellissima anche quando piangi” le disse lievemente
Ed Emily lo abbracciò forte, arrossendo mentre lui non la poteva vedere.
“Noah non andare” gli disse supplicandolo
“Non posso non farlo, mamma mi ha spiegato quello che mi aspetta. Non mi piace, ma purtroppo lo devo fare” spiegò tristemente
Lei sciolse l’abbraccio e lo guardò
“Ti dimenticherai di me” gli disse
“Non succederà mai, Emily” le rispose sicuro di sé
“Tu ti dimenticherai di me” gli disse lui
Lei scosse energicamente la testa e gli disse:
“MAI, non ti dimenticherò mai perché ti voglio un mondo di bene”
“Emily, lo sai che ti voglio bene anch’io....tanto”
Si guardarono negli occhi, poi come se si ricordasse solo in quel momento lui le disse prendendo il pacchetto che aveva con sé:
“Ti ho portato una cosa” e gli porse il pacchetto
Lei lo prese, guardò il suo amico e aprì il pacchetto ne tirò fuori un acchiappasogni e tornando a guardare Noah gli disse sorpresa:
“Ma… ma questo è il TUO acchiappasogni”
Lui annuì e le rispose:
“Voglio che lo tenga tu, ha vari significati, questo lo sai anche tu. Ma nella tribù Cheyenne serve a tenere vicino le persone… che ami”
Lei lo abbracciò di nuovo e lo tenne stretto a sé, come a imprimersi quel momento sulla pelle e nel cuore.
Mentre erano abbracciati, lui le accarezzò la schiena lentamente e le diede un piccolo bacio tra il collo e la spalla.
Emily si staccò leggermente e tenendo sempre le braccia attaccate al collo di Noah, lo guardò nei suoi occhi scuri e gli disse:
“Grazie”
Lui sorrise delicatamente e dolcemente appoggiò le sue labbra su quelle di Emily, dandole un casto bacio.
Tornarono a guardarsi timidamente, ed arrossirono tutti e due senza dirsi niente.
Rimanendo in silenzio, Noah le porse una ciambella, Emily la prese e iniziarono a mangiare.
Mentre finiva di mangiare la ciambella, lei appoggiò la testa sulla spalla del suo amico, lui le prese una mano intrecciando le loro dita ed Emily, guardò le loro mani.
Dopo qualche minuto, Noah le disse:
“Emily io…. Io devo andare”
Lei alzò la testa dalla sua spalla e annuì, lui si alzò e le porse la mano dicendole:
“Mi accompagni…?”
Emily lo guardò rimanendo seduta, spostò poi lo sguardo sulla mano che Noah le tendeva e tornò a guardarlo nuovamente.
Lui era lì, in piedi con la mano tesa che l’aspettava, sorridendole dolcemente.
Lei scosse la testa negativamente, Noah ritrasse la mano e tristemente si avviò alla porta.
L’aprì ed uscì, scese la scala e si avviò verso il sentiero ripercorrendo il tragitto a ritroso.
Ad un tratto la voce di Emily lo fece fermare
“Noah, aspetta…”
Lui si voltò e la vide arrivare di corsa, appena fu davanti a lui gli prese la mano e gli disse:
“Ti accompagno, voglio stare con te fino all’ultimo minuto”
Lui la strinse a sé, la baciò dolcemente di nuovo e si avviarono mano nella mano verso casa.
Appena giunsero davanti a casa, trovarono David e i genitori di Noah fuori ad aspettarli.
David abbracciò Emily e le sorrise, rimanendo in silenzio; Lupo Bianco finì di caricare il Pickup, si voltò verso il suo amico mentre quest’ultimo salutava Chumani, ringraziandola di tutto.
David abbracciò Noah e rivolto verso Lupo Bianco che gli disse:
“David amico mio, io ci sarò sempre per te se avrai bisogno di qualsiasi cosa, chiamami”
“Grazie davvero di cuore amico, ci puoi contare e tu lo stesso” rispose David abbracciandolo.
Chumani e Lupo Bianco abbracciarono Emily e salirono sul Pickup.
Noah abbracciò di nuovo Emily e le sussurrò all’orecchio:
“Ricordati il significato dell’acchiappasogni, guardalo quando sarai triste,pensami e io correrò da te”
Lei annuì silenziosamente, sciolse l’abbraccio, si sfilò dalla tasca dei pantaloni un portachiavi con la sua iniziale tolse le due chiavi e glielo porse dicendogli:
“Così non mi dimenticherai”
Lui lo strinse nella sua mano e rispose:
“Mai, ciao amica bianca”
“Ciao amico pellerossa”
Salì sul Pickup guardandola, mentre Emily tratteneva le lacrime.
Lupo Bianco partì, David strinse a sé la figlia mentre insieme li guardavano allontanarsi, per sempre.
Emily si toccò le labbra, facendo scivolare silenziosamente le lacrime.
Sapeva in cuor suo che non lo avrebbe più rivisto, ma si sarebbe sempre ricordata del suo giovane amico indiano.
Quel ragazzino magro, dai capelli lunghi e dagli occhi scuri.
Appena il Pickup scomparve all’orizzonte, David tenendo sempre Emily per le spalle, si voltò e rientrarono in casa, cominciava per loro una nuova esperienza; vivere loro due da soli.
E Noah è andato via, partito per sempre😢
Emily con la morte nel cuore comincerà una vita da sola.
Riusciranno a vivere senza vedersi e sentirsi?
L'amicizia vincerà sulla lontananza?
L' amicizia vincerà sulle tradizioni e le origini di Noah?
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