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Capitolo 1

                                      
La punizione

Beaver Creek – Contea di Hill
Montana

Quindici anni prima

Il ranch di David Walker è immenso, cercare due bambini di dieci e dodici anni, esuberanti e vivaci come Emily e Noah, è molto difficile.
L’unica cosa da fare è chiamarli urlando:

“EMILY, EMILYYY”

“NOAH, NOOAAH”

“Venite fuori, il pranzo è pronto!” esclamò Chumani

Chumani è la mamma di Noah governante o meglio, è la signora che si occupa di casa Walker, da otto anni si è fatta carico di tutto, soprattutto della crescita di Emily.

Quando la Signora Walker è mancata, Emily aveva due anni.

“Ragazzi!”

Entrando nel fienile, vide muoversi un piccolo covone di paglia e si mise con le braccia incrociate al petto aspettando che si decidessero ad uscire, rimanendo in silenzio.
Dopo poco le due testoline, quella nera di Noah e quella rossa di Emily sbucarono fuori, rimanendo allibiti nel trovarsi la donna dai capelli lunghi e neri, davanti.

“Ciao mamma” disse Noah facendole un sorriso

“Chumani, non è colpa di Noah se siamo qui, la colpa è mia” disse uscendo fuori Emily piena di fili di paglia, tra i riccioli rossi.

“Non è vero, stà zitta Emily!” esclamò velocemente Noah mettendosi al fianco dell’amichetta, anche lui pieno di paglia tra i lunghi capelli neri.

“Andate IMMEDIATAMENTE a farvi il bagno, tuo padre Emily arriverà a breve, lo sai quanto ci tiene a mangiare con voi” brontolò la donna rimanendo seria.

“Scusaci” dissero in coro, avviandosi a testa bassa

Entrarono in casa e Chumani, ordinò loro:

“Emily, vai nel bagno di sopra e tu piccola peste vai a casa a lavarti, ci vediamo in sala da pranzo, tra mezz’ora”

“Mamma ci siamo sempre lavati insieme” le fece presente sbalordito Noah.

“Da adesso in poi, vi laverete separarti” rispose seria Chumani

“Mamma, ma..” ribadì Noah

“E’ un ordine vi rimane venticinque minuti” sentenziò la donna

“Ma…” fece per dire Emily

“Venti…” continuò imperterrita Chumani

E li vide correre, Emily per le scale e Noah verso casa senza prima scambiarsi il loro bacio invisibile.

Chumani, scosse la testa ridendo tra sé, quei due la facevano impazzire, ma erano adorabili.
Si volevano un bene immenso e si difendevano sempre a vicenda.
Avevano tutti e due un bel caratterino.

Emily, era molto dolce ma sapeva tirare fuori le unghie quando ce n’era bisogno.

Noah, era dolce, combattivo e molto premuroso con tutti ma con Emily in particolare.

Lui era più grande di due anni, e da quando la Signora Walker se n’era andata in conseguenza ad una grave malattia, Noah ed Emily, non si erano più separati.

Si alzavano, facevano colazione, andavano a scuola, tornavano, pranzavano, facevano le lezioni e poi andavano a giocare o a cavalcare, tutto sempre insieme.

Appena Emily scese le scale, ancora con i capelli bagnati la porta d’ingresso si aprì, rivelando l’alta figura del padre David.

“Ciao papà” lo salutò con entusiasmo andandogli incontro

“Ehi piccola ciao, come mai hai i capelli bagnati?” chiese abbracciandola

“Ecco vedi papà… stavamo giocando e…. siamo finiti nel fienile sud e…”

Ma non fece in tempo a finire la frase che apparve Noah alla porta dicendo:

“Non è colpa di Emily, lei non ci voleva andare sono stato io a costringerla”

“Non è vero, la colpa è mia” urlò Emily

“Stà zitta!” le intimò Noah

“Ragazzi, Ragazzi” disse ad alta voce David per fargli zittire.

Noah ed Emily, lo guardarono in silenzio.

“Quante volte vi ho detto di non andare nel fienile sud? Quello è il fieno e la paglia che dobbiamo vendere” spiegò di nuovo, sgridandogli

“Sì, scusa papà” rispose tristemente Emily

“Avete tutto il posto che volete, porca miseria Emily dovrei punirvi per tutte le volte che disubbidite” continuò a dire David

“Ha ragione Signor Walker non succederà più” disse Noah a testa bassa

“E tutte le volte dite sempre che non succederà più, vero Noah?” lo riprese David guardandolo

“Sì Signore, è vero” rispose mesto il piccolo

“Ok, questa volta vi darò una punizione leggera, ma se risuccederà la punizione sarà molto, ma molto più grande” concluse David

“E adesso a tavola, dopo, vi farò sapere la vostra punizione”

Così dicendo, si avviò in sala da pranzo dove Chumani stava già riempiendo i piatti, i ragazzi lo seguirono in silenzio.
Si misero seduti, e a testa bassa cominciarono a mangiare.
Appena aver riempito i piatti, anche Chumani si accomodò a sedere.

David, non la considerava una donna di servizio, per lui, lei e suo marito, Lupo Bianco, erano di famiglia.

“Chumani, ho saputo che i ragazzi sono stati, di nuovo, nel fienile sud” disse guardandola.

Lei annuì e lui continuò dicendole:

“Ho deciso che, avranno una leggera punizione sperando che non ricapiti”

“Certamente David, sono d’accordo” rispose

“Bene, non avevo dubbi” le disse soddisfatto

Emily e Noah, lo guardarono aspettando il verdetto.

“Ho deciso che oggi pomeriggio non andranno a cavallo” disse tranquillamente

“Va bene” rispose Chumani alzandosi e andando a preparare il caffè

“E andranno a pulire i box dei cavalli che sono al pascolo” finì di dire lanciando la bomba

“E questa sarebbe una punizione leggera papà?” chiese stizzita Emily

David si voltò a guardare sua figlia negli occhi, più cresceva e più assomigliava a sua madre.

Tutto di lei gli ricordava la sua Kelly, i capelli rossi, gli occhi verdi e il carattere dolce ma allo stesso tempo tenace.

“Stà zitta Emily”  le disse Noah a bassa voce e a denti stretti

“Sì signorina, è una punizione leggera” ribadì il padre

“A me non sembra” rispose senza timore rivolta verso il padre

“Emily, stà zitta” continuò a dirle il ragazzino

“Papà, non è giusto ti abbiamo chiesto scusa” continuò imperterrita

“Per favore Emily” la supplicò Noah

“Ho accettato le vostre scuse, ma ti ho detto che vi avrei punito e con questo signorina, ho concluso” le disse con tono autoritario il padre

“Ma papà!” esclamò nuovamente

“Emily, falla finita” le disse Noah leggermente alterato

David bevve il suo caffè e alzandosi le disse:

“Emily, ascolta Noah è meglio, non peggiorare la situazione. Non voglio ripetermi” e le diede un bacio sulla testa

“Ma io…” non finì la frase, che Noah si avventò su di lei tappandole la bocca.

“Mmmm” continuò con la bocca tappata

David salutò Noah e Chumani e si avviò alla porta, avvisando che sarebbe tornato per cena insieme a Lupo Bianco.

Noah, tolse lentamente la mano dalla bocca della sua amica che guardandolo male, gli girò le spalle e uscì, dirigendosi verso le stalle, borbottando tra sé.

Noah la seguì scuotendo la testa.

Mentre Chumani, ridendo sparecchiava la tavola.

Eccoci qua con una nuova storia
Spero che vi piaccia come le altre

Iniziamo intanto a conoscere Emily e Noah

Buona lettura

Aspetto i vostri favolosi commenti
🥰🥰🥰

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