Trascorro il pomeriggio a piangere e a ripetere a Diana quanto amassi la presenza di Federico in quegli spostamenti mattutini, quanto amassi lui, in realtà.

"Lo avevo capito fin da subito che eri innamorata di quel ragazzo..." mi passa l'ennesimo fazzoletto.

"Il problema è che lo sono ancora" mi soffio il naso, "io...io lo amo troppo forte..."

Diana si siede al mio fianco sul divano e affonda la mano nel sacchetto di marshmallow.

"E' un bel tipo, proprio come il suo amico, ma non abbiamo alcuna speranza, per noi quelli sono esageratemente troppo!"

"È tutta colpa di Samanta!" stringo i pugni, "Mi ha portato via l'unico ricordo piacevole che conservavo nel cuore..."

"Non è stata Samanta, o forse sì, è stata anche lei, ma comunque lui ha detto di non ricordarsi di te..."

"Hai ragione, sono una povera illusa, sono soltanto questo..."

Diana si riempie la bocca di caramelle e ingoia la rabbia insieme a un miliardo di zuccheri nocivi. L'unico sogno bello della mia vita si è appena trasformato in un incubo.
Un incubo vero e proprio.