Per ogni avventura che ho letto
C'era una volta una ragazza, una sconosciuta, che viveva nel bosco, in una casa stracolma di libri.
Tutto intorno a lei era incantevole: dalle finestre vedeva gli animali, la luce che si insinuava tra le foglie, la pioggia scosciante e la natura vivente...ma aveva troppa paura di uscire, così l'unico fremito che sentiva poteva essere causato da un libro, parole astratte che riesciusciuva a interpretare.
In inverno accostava i vetri delle finestre per provare a sentire il profumo della neve, ma durava solo qualche secondo.
La sua paura non era uscire, ma che fuori ci fosse l'inferno, che avrebbe ucciso la sua visione utopica del mondo.
Un giorno, però, si innamorò di un personaggio dei libri e impazzì.
Voleva vederlo così tanto da avere allucinazioni su di lui, che infestava la sua casetta come se fosse stato un fantasma, attirandola senza mai soddisfarla.
Un giorno la ragazza vide il giovane fuori dalla finestra e iniziò a urlare e strepitare per attirare la sua attenzione, ma egli sembrava trovarsi in una realtà diversa, dove non la poteva sentire.
In un impeto di follia, vedendolo allontanarsi, lei spalancò la porta e si precipitò fuori.
Per la prima volta sentì il terreno sotto i piedi, il clima fresco della primavera e i profumi che riempivano quel luogo.
Dopo un'attimo di assortimento lei iniziò a correre dietro al fantasma, fino a ritrovarlo.
Vederlo sembrava un' incantesimo, un'illusione, ma lui si trovava lì.
La ragazza, troppo assorta per avere paura, corse ad abbracciarlo, però cadde a terra, perché lui non era fatto di carne, solo di intelletto.
La ragazza scoppiò in lacrime, ma fu udita da una strega, che decise di spacciarsi per fata e ingannarla.
La strega si fece raccontare dalla giovane cosa le fosse successo e poi le disse che c'era ancora una speranza di rivederlo: se avesse seguito la bussola che la strega le avrebbe donato, essa l'avrebbe condotta dal suo principe e il mondo sarebbe stato perfetto come nelle sue storie.
La ragazza accettò e camminò attraversando tutta la foresta, fino a un villaggio, dove avrebbe dovuto imbarcarsi per procedere verso est.
Al porto la ragazza assistette a una rissa tra pirati e quando uno dei farabutti stava per colpire alle spalle uno dei loro sfidanti con un pugnale, lei si precipitò a fermargli la mano, dando il tempo al ragazzo di capire cosa fosse accaduto e stenderlo.
Il pirata, grato per avergli salvato la vita, decise di farla imbarcare sulla sua nave e accompagnarla dal principe.
Il viaggio, però, si scoprì subito turbolento, un po' per i caratteri incompatibili dei due, un po' per gli effettivi pericoli, che li obbligarono a collaborare.
Alla fine del viaggio giunsero a un castello enorme, che si ergeva sul promontorio di un'isola sperduta, dove viveva un mago cattivissimo, al posto del bel principe.
La strega, infatti, era in debito con il mago e pensò che mandare una vergine dal cuore puro sarebbe stato tanto gradevole da pareggiare i conti.
Il mago cercò di prendere la ragazza per strapparle il cuore dal petto, ma il pirata e la ciurma si opposero ai suoi incantesimi e riuscirono a trovare riparo, chiudendosi nella biblioteca.
Fu allora che la ragazza scoprì che il mago stesso era maledetto, avvelenato dal dolore di aver perso sua moglie e sua figlia per mano di un cacciatore.
Convinta di poterlo salvare, lei restò, mentre la ciurma scappava a malincuore.
A sua sorpresa, però, rimase anche il suo pirata, il suo compare, con cui visse nei meandri del castello magico per un mese, muovendosi come i topi.
Dopo trenta giorni, finalmente, la coppia riuscì a trovare una soluzione: il cuore del mago, per essere maledetto, era stato trasformato in un pezzo di pergamena su cui era stata scritta una canzone con il sangue.
Era una ninna nanna, come aveva precisato il pirata, memore della melodia lontana nei ricordi.
La ragazza di gli disse di preparare la spada, poi iniziò a cantare, appellando a loro lo stregone, che si prostrava forzatamente alla giovane.
Ella continuò a cantare, mentre un vento sempre più forte si alzava, ululando attorno al castello.
Il suo canto, sempre più melodioso divenne lentamente un sussurro, mentre gli occhi le si appannavano e le lacrime le rigavano il viso.
La pergamena cambiò, trasformandosi in un romanzo dalla copertina bordeaux, rilegata perfettamente e la ragazza perse la vista e l'udito.
Aveva trasferito su di se la maledizione e questa le aveva tolto ciò che più amava: le storie.
Il mago, rinvenuto alla sanità mentale, si precipitò da lei, supplicando perdono e pietà, ma lei non lo poté sentire.
Il pirata, furioso per cosa era successo alla sua compagna, iniziò a sbraitare sull'uomo, affinché egli rimediasse al disastro...ma solo il bacio del vero amore avrebbe potuto spezzarla.
La ragazza, intanto, sedeva a terra, con un senso di vuoto dentro e un sorriso sulle labbra.
Era così contenta di aver aiutato il mago, di aver vissuto un'avventura degna di tutti i libri consumati, ma ora non avrebbe più potuto udire o leggere una favola.
Chiamò il pirata, l'unico di cui lei si fidasse, e lo supplicò di portarla via dalla biblioteca.
Negli anni a venire la coppia visse sempre alla corte dello stregone, combattendo ogni giorno contro i malori causati dalla maledizione...fino a quando, in un pomeriggio d'estate, lui la accompagnò in giardino.
Passeggiavano silenziosamente, cercando di godere dei profumi, il clima tiepido e la brezza marina.
Comunicavano secondo il codice che avevano costruito a fatica, facendo discorsi semplici e lenti, tenendosi stretti per non sentire la solitudine che turbava nefastamente le loro anime.
Lei, terrorizzata che gli stesse ostacolando la vita, aveva ripetuto molto spesso nel tempo di andarsene, ma egli non aveva mai ascoltata, semplicemente perché non aveva luoghi in cui andare senza lei.
La lealtà, l'affetto, la complicità, la cortesia, la fiducia, la bontà e il rispetto erano stati superati da qualcosa di ancora più importante: l'amore.
In quel pomeriggio estivo il pirata accarezzò lo zigomo della ragazza dal bosco e si sporse per accarezzarle le labbra con le proprie.
Il bacio del vero amore.
In un attimo la maledizione fu spezzata e alla giovane tornarono la vista e l'udito.
Increduli, sopraffatti e gioiosi, si abbracciarono e baciarono, danzando fino alla sera.
In breve il loro amore crebbe magnificamente, fiorendo il giorno del loro matrimonio.
Continuarono a vivere nel castello dello stregone, ora un luogo molto più felice e accogliente, ma iniziarono anche a intraprendere viaggi strabilianti per mete esotiche, fino a vedere il mondo insieme, fino ad aver solcato tutti i mari.
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